LA RAGAZZA CHE LEGGE LE NUVOLE

CASA EDITRICE: Il Castoro

ANNO DI PUBBLICAZIONE:8 marzo 2012

NUMERO PAGINE: 149

La Ragazza che legge le Nuvole, è il primo libro scritto da Elisa Castiglioni pubblicato nel 2012 e vincitore del premio Cento 2013. L’autrice ha pubblicato altri tre libri: “Desideria”, “Le stelle brillano su Roma” ed infine “In punta di piedi sull’orizzonte”.

Elisa Castiglioni è nata a Busto Arsizio il 19 luglio 1975 ed ora ha 45 anni. Se l’autrice non fosse diventata scrittrice, le sarebbe piaciuto insegnare.

Prima di leggere questo libro, non conoscevo Elisa Castiglioni. Cercando notizie su di lei ho trovato pochissime informazioni perciò per conoscerla un po’ meglio ho letto le trame dei suoi successivi tre romanzi. Onestamente non credo che li leggerò, perché mi sono sembrate tre storie poco interessanti l’unica cosa che mi ha colpito sono le epoche storiche in cui sono ambientati. Tuttavia, l’autrice mi sembra molto competente e mi piace tanto il modo in cui scrive.

La Ragazza che legge le Nuvole, è un romanzo che presenta storie di amicizia, cambiamento, diversità e integrazione, bullismo, forza interiore e liberà di essere se stessi. Lo sfondo in cui si ambientano le vicende è l’affascinante India, con la sua natura rigogliosa, i suoi colori vivaci e travolgenti e le sue magiche credenze.

Questa è la storia di Leela, un’adolescente indiana che vive intensamente ogni giorno nella sua terra tra riti, tradizioni e insegnamenti antichi. Un giorno, il padre annuncia la notizia di una nuova e irrinunciabile offerta di lavoro negli Stati Uniti, Leela impacchetta bagagli e ricordi e parte entusiasta per una nuova vita. Inizia un’avventura tutta in salita, si trova a dover conquistare nuovamente cose che aveva già e che ha perso: gli amici, il rispetto, l’accettazione da parte dei compagni, una nuova quotidianità in un mondo completamente opposto al suo che non conosce la sua cultura e le sue tradizioni. Leela lotta per rimanere se stessa e con intelligenza e sensibilità riesce a farsi amare pian piano. Grazie al suo entusiasmo, non si abbatte e non perde il suo spirito leggero e sognatore, apprezza le nuove esperienze ed amicizie. Il romanzo si conclude con l’arrivo del primo amore per Leela.

La narrazione segue l’ordine cronologico degli eventi che Leela vive, tuttavia sono presenti continui flashback che la riportano ai ricordi vissuti con la nonna, che la guidano in ogni istante della sua vita. La nonna infatti rappresenta la “bussola” che l’accompagna durante la crescita e continua ad esserlo anche dopo la sua morte. Ho capito con molta facilità il racconto perchè è lento e ricco di descrizioni dettagliate con molti riferimenti olfattivi, visivi ed uditivi, come: “… mentre mi ascoltava, nonna teneva la testa appoggiata al tronco nodoso della pianta, gli occhi socchiusi e le mani abbandonate sulla punta delle ginocchia ossute. I suoi capelli odoravano di miele, come minuti fiori bianchi del gelsomino.”.

All’inizio, il libro sembra un po’ noioso, ma continuando la lettura, si scopre invece che la storia è molto avvincente e appassionante. Proprio grazie al racconto minuzioso della protagonista e alle sue parole, che presentano tutto ciò che vive e vede in modo dettagliato e intenso, è facile sentirsi rapiti dal romanzo e dal contesto. Si riesce ad immaginare Leela addentrarsi nella maestosa foresta di bambù, a sentire il gorgoglio del fiume dove ama nuotare e il profumo di curry che avvolge il suo paese. Così come, quando si trasferisce in Connecticut, il paesaggio nebbioso e freddo e i suoi abitanti chiusi e distaccati ti fanno percepire il senso di disorientamento e di rifiuto che prova la protagonista. Questa lettura è davvero un’esperienza affascinante.

Il romanzo parla di una ragazzina sensibile e determinata, che grazie a sua nonna Anu, ha imparato a leggere le nuvole con gli occhi del cuore. Purtroppo, Leela subisce un trauma: la morte della sua amata nonna. Con molto impegno e difficoltà, lotta per superare il dolore della sua perdita e, in qualche modo, sua nonna le rimarrà per sempre accanto. Il cambiamento è una costante nella sua vita e spesso sembra che le novità che lei è pronta ad accogliere felicemente si trasformano in una sfida durissima. Mi riferisco a due importanti eventi in particolare: la nascita del fratellino Ishan avvenuta proprio durante il periodo di lutto, e il trasferimento negli Stati Uniti che nell’immediato sembra un sogno che si realizza, ma che in realtà nasconde difficoltà che non aveva nemmeno immaginato. Fortunatamente, sono temi ed esperienze a me sconosciuti.

Il narratore della vicenda, è Leela, la protagonista ed anche il personaggio più importante che narra le sue esperienze in prima persona. Mi piace molto la scelta dell’autrice di mettere il narratore interno perché è come leggere un diario personale in cui lo scrittore rivela i suoi pensieri e i suoi punti di vista.

Il racconto presenta molte riflessioni di Leela sulle nuove avventure che sperimenta che, secondo me, potrebbero riflettere il punto di vista dell’autrice riguardo alcuni argomenti. Non ho incontrato alcuna difficoltà nel leggerle e capirle; alcune mi sono piaciute moltissimo. Ho apprezzato davvero tanto tutti i simboli che la scrittrice ha utilizzato: la Tigre bianca rappresenta fisicamente e metaforicamente il pericolo e il lato negativo della vita, i Falchi sono i guardiani della foresta che proteggono chi ci entra e impediscono alla tigre di fuggire, le Nuvole sono i consiglieri e se le osservi attentamente con gli occhi del cuore, ti suggeriscono la soluzione.

Il racconto, essendo ricco di descrizioni, presenta molto bene i personaggi fisicamente e caratterialmente; ad esempio la nonna Anu, dall’affascinante bellezza, gli occhi azzurri del colore del fiume Amber, i capelli scuri che odoravano di miele e le ginocchia ossute. E’una donna determinata e saggia, che insegna a Leela come affrontare le difficoltà della vita con coraggio e fermezza. Le insegna a cogliere il lato positivo di tutte le cose che vive, le trasmette antiche credenze che come una bussola la aiutano ad orientarsi nella vita. E’il personaggio che più mi ha colpito e sono rimasta davvero affascinata dai suoi insegnamenti. Nonna Anu mi suscita dolcezza, saggezza, forza e serenità e sinceramente, in questo momento, credo di non avere molto in comune con lei ma alla sua età, vorrei essere anch’io un forte riferimento per i miei nipoti come lei lo è stata per Leela.

La vicenda narrata, si svolge nel presente, e l’ho capito quando Leela e la sua famiglia, si sono trasferiti a New Haven, in America in questo passaggio del libro vengono citati vari elementi del mondo contemporaneo, come ad esempio il sistema scolastico attuale, alcuni oggetti come l’I Pod e la professione del padre. Sinceramente, il libro non mi ha introdotto nessuna novità riguardo la nostra epoca; piuttosto, mi ha insegnato parecchio riguardo i luoghi in cui si svolge. Leela è nata in India e ci vive felicemente con la sua famiglia fino al momento del trasferimento negli Stati Uniti. Non ho mai visitato l’India, ma sono rimasta molto affascinata da come viene rappresentata in questo romanzo: un mondo sereno dove la natura governa il ritmo di vita di tutto e di tutti, un luogo caloroso, ricco di profumi e suoni abitato da persone vivaci, umili e ospitali.

Gli ambienti in cui si muove la protagonista sono parecchi, i più significativi sono: la foresta di bambù, il fiume Amber, il giardino della nonna Anu, la biblioteca, la scuola e la sua casa a New Haven. Tutti gli ambienti sono molto importanti e spesso sottolineano lo stato d’animo dei personaggi in determinate situazioni. La foresta maestosa è il luogo dove Leela fugge nei momenti di sconforto e il suo spirito possente la avvolge fino a far scomparire le sue paure. La neve che copre i tetti delle case del suo nuovo quartiere a New Haven assomiglia al gelo e all’indifferenza con cui i vicini hanno accolto Leela e i suoi genitori.

Mentre leggevo, immaginavo di essere con Leela: la vicenda è narrata molto bene e grazie alle descrizioni dettagliate mi sentivo come se fossi lì ad assistere. L’autrice narra il suo libro in modo delicato ed efficace perché ricco di particolari.

Le parole che utilizza sono di facile comprensione ed appartengono ad un linguaggio semplice con qualche parola ricercata, come “Aiutai mamma a preparare litri e litri di infuso di calendula.”, “Lo strinsi al petto. Il suo cuore batteva forte forte. Martellava e pulsava, come fosse troppo grande per il suo corpicino. Quel battito così rapido mi ricordò il frullio delle ali del falco che mi aveva guidato fuori dalla foresta salvandomi dalla tigre bianca. Mi emozionai e anche il mio cuore accelerò. Per qualche istante i nostri cuori palpitarono all’unisono. La felicità sta nel battito di un cuore che ama.”.

I periodi verbali sono abbastanza brevi e i fatti vengono narrati con ritmo lento. Sono presenti molti dialoghi, ad esempio:

“«Cos’è successo?»

«E’ tutto scritto su quel foglio.»

«Voglio la tua versione dei fatti.»

«Ho tanto da fare…possiamo parlarne più tardi?»

«Sempre.»”.

Se dovessi descrivere lo stile dell’autrice, userei questi aggettivi: sensibile, brillante, curato nei minimi dettagli e figurato. Personalmente, apprezzo molto il suo modo di scrivere e narrare però, non saprei proprio scrivere come Elisa Castiglioni soprattutto per l’utilizzo di alcuni termini ricercati e per i riferimenti a Paesi lontani e culture che nemmeno conosco.

I temi che tratta l’autrice in questo romanzo sono molti e diversi tra loro:

  • la diversità: Leela viene dall’India, i suoi nuovi amici a New Haven sono tutti americani, quindi hanno tradizioni e culture differenti. Leela ha sempre trovato la sua forza e coraggio nei racconti e nelle credenze del suo popolo, negli elementi della natura e nei riti religiosi. Negli Stati Uniti tutto è diverso persino il cielo; la diversità degli ambienti e delle persone che entrano nella sua vita a volte ostacolano le amicizie.

  • il bullismo e l’integrazione: Leela è diversa per origine, aspetto fisico e cultura ed è pure molto brava a scuola e questo non facilita la sua accettazione da parte dei compagni. La nuova classe è divisa in due gruppi: gli “sfigati” e i “popolari”. Leela subisce il rifiuto iniziale dei compagni, ma senza abbattersi troppo o diventare vittima dei bulli. Grazie ai compagni Adam, Thomas e Sara, che la accolgono con gentilezza, la sua vita a scuola diventa meno difficile e riesce con la sua sensibilità a contrastare i bulli, a cercare di capire la loro natura e a perdonarli. Insegnerà ai suoi amici l’arte di leggere le nuvole e nel tempo la sua diversità si trasforma in motivo di unione;

  • la fiducia e la forza interiore: Leela si fida ciecamente delle sue tradizioni e si affida a questo “potere speciale” nei momenti belli e in quelli brutti. In alcuni momenti della storia è stato difficile per lei rimanere positiva e fiduciosa e quindi in queste situazioni ha imparato a diventare ancora più forte.

La nonna insegna alla nipote che ogni persona deve imparare a lottare contro la propria “Tigre bianca”, Leela però, perde la fiducia negli insegnamenti ricevuti e perde quindi la sua forza interiore quando sua nonna non riesce a sconfiggere la malattia che, nel suo caso, rappresenta la Tigre bianca.

  • l’amore: Leela è un’adolescente che scopre tante nuove esperienze, tra queste il primo amore. Riceverà una lettera d’amore da parte di un amico e purtroppo il finale non ci svela se anche a lei quel ragazzino piace.

  • La ricchezza e la povertà: sinceramente non so se sono temi che hanno ispirato l’autrice ma sono presenti nel romanzo e sono molto contrastanti. Leela appartiene al ceto medio in India, ed è figlia di due genitori istruiti con una professione importante. Nel villaggio sono molto stimati proprio per la loro istruzione, che non tutti possono permettersi. Nel New Haven non è certo così però le differenze di ceto sociale sono marcate tra i compagni di scuola: più sono ricchi più sono prepotenti. Un esempio è la bulla della scuola Mary Jane, che con arroganza impone ai compagni di farle i compiti pagando alcuni di loro o che ricatta gli atleti quando la contraddicono sottolineando che le divise della squadra sono state pagate grazie alle generose donazioni di suo padre.

  • La morte: nonna Anu muore e per Leela il dolore è immenso. Perde la sua vitalità, la gioia e la curiosità verso il mondo. Sarà veramente difficile ritornare la ragazzina di prima. Ho letto altri romanzi che trattano il tema del lutto e come superarlo, ma in questo libro ho notato qualcosa di diverso dagli altri. Leela è triste, le manca fisicamente la nonna e la vita quotidiana che condividevano, ma nel suo cuore e nella sua mente, appena passa questo trauma e impara un nuovo stile di vita a New Haven, la nonna non sembra un personaggio morto ma rimane vivo in ogni momento della sua vita tramite i suoi insegnamenti;

  • la natura: la foresta e gli animali che ci abitano, il giardino della nonna, i campi di riso che i contadini lavorano, il fiume, il cielo, le nuvole, i tuoni, la pioggia ecc. non sono inserimenti casuali, ma una presenza imponente nel romanzo, ognuno di essi con un significato, un’energia e una funzione. “…Le piante sono gli abitanti più antichi della terra, sono i guardiani del nostro pianeta…”, “…ero rimasta pietrificata e estasiata davanti allo spettacolo di lampi, tuoni, scrosci d’acqua e raffiche di vento che si abbattevano sul mio villaggio. Quella tempesta era una disgrazia terribile. Il raccolto di riso era perduto. Eppure non potevo fare a meno di pensare che quello scatenarsi furioso degli elementi avesse qualcosa di bello.”.

E’la prima volta che leggo un romanzo che mette la natura al centro di tutto il racconto trattandola come una “persona saggia” alla quale chiedere consigli che va sempre ascoltata e rispettata. Personalmente, credo di aver imparato dal libro che la natura è una forza vivente con una grande energia e non un qualcosa di inanimato come spesso purtroppo pensiamo. Dobbiamo considerarla in ogni istante. Quindi, per questo aspetto, chi legge questo libro diventa una persona migliore e più rispettoso del nostro pianeta.

La Ragazza che legge le Nuvole mi è piaciuto moltissimo. Il racconto è molto interessante e coinvolgente, parla di argomenti importanti e il finale è stupendo, anche se termina con un po’ di suspance. Ho letto questo romanzo in due giorni soltanto, non riuscivo a fermarmi, e mentre leggevo ero affascinata dalle descrizioni, mi chiedevo se Leela e i suoi amici avrebbero “sconfitto” le bulle e fantasticavo sulla conclusione immaginando una storia d’amore tra Leela e Adam.

Consiglio questo romanzo a tutti, grandi e piccoli perché è un libro che ti fa capire e apprezzare l’importanza della natura e della libertà di essere se stessi in ogni circostanza facendosi accettare per quello che si è.

B.N.

CLASSE 2A SSPG DI MINERBE