LIKE A GIRL

ECCO LA BACHECA CON IL VIDEO E LE RIFLESSIONI:

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“Like a girl”… Cosa significa questa frase? Tradotta letteralmente significa: “come una ragazza”, ma ciò che è nascosto da queste parole va ben oltre il loro apparente significato. Questa frase è impressa nel nostro istinto da molto tempo, ancor prima che impariamo a parlare. Deriva infatti da un concetto maschilista: la presunta superiorità del genere maschile su quello femminile, tradizionalmente connessa con gli attributi della virilità e il comportamento originato da questa.

I ragazzi delle classi 2°A e 2°B della scuola secondaria di primo grado di Minerbe, accompagnati dalla professoressa di inglese, hanno riflettuto sulla suddetta frase, in un percorso che ha aiutato gli alunni ad eliminare alcuni pregiudizi sul genere femminile. Il video proposto dalla professoressa presenta proprio questo titolo: “Like a girl”. Diventato virale in pochissimo tempo, al suo interno vengono mostrate delle interviste, dove si chiede a dei ragazzi e a delle ragazze di mimare, rappresentare a gesti, quello che per loro è compiere certe azioni “in modo femminile”.

Si osserva che tutte le ragazze al di sopra di una certa età, compresa tra i 10 e i 12 anni all’incirca, hanno un’idea radicalmente diversa di ciò che significa essere una donna. Si vede infatti che tendono ad amplificare e sottolineare certi atteggiamenti attribuiti spesso al genere femminile. Lo stesso è quello che dimostra un ragazzino intervistato, che mima ugualmente certe azioni, addirittura estremizzando certi gesti. Al contrario, tutte le femmine al di sotto dell’età citata si mettono in gioco, dando tutto delle loro capacità.

Guardando il video insomma si giunge a una conclusione: all’incirca tra l’età dei 10 e dei 12 anni si sviluppa nelle ragazze una sorta di perdita di autostima, dovuta all’influenza della società, che impone spesso preconcetti che riguardano stereotipi di genere. Spesso l’espressione sopra citata allude a un qualcosa di negativo, ma perché dovrebbe esserlo? “Perché correre come una ragazza non può voler dire vincere?” è con questa frase toccante che si conclude il video, dimostrando che i preconcetti sono sbagliati e bisogna combatterli.

In seguito all'analisi del video i ragazzi hanno utilizzato un programma online, "linoit", per inserire i loro pareri su quanto avevano osservato e notato all'interno del video, rispondendo ognuno ad almeno una domanda-guida tra quelle proposte dalla professoressa, il tutto mettendo in atto le loro competenze nell'ambito della lingua inglese.

E.M.

CLASSE 2A SSPG di MINERBE