ASCOLTANDO VIVALDI CON BERTO

In occasione dei festeggiamenti del grande compositore Vivaldi, vi proponiamo l’ascolto e la visione di una delle sue opere, il concerto in DO Maggiore RV 443.

In occasione dei festeggiamenti del grande compositore Vivaldi, vi proponiamo l’ascolto e la visione di una delle sue opere, il concerto in DO Maggiore RV 443.

Potete seguirla al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=hggISFswKcw

Avvicinandoci al brano ci siamo posti una serie di domande alle quali abbiamo cercato di rispondere per capire meglio la struttura del concerto di Vivaldi. In particolare:

  • Come si suddivide il concerto? Solitamente i concerti di Vivaldi sono composti di tre parti che chiamiamo “movimenti”. Per coinvolgere maggiormente lo spettatore viene assegnato un ritmo diverso: il primo è basato su un ritmo allegro (quindi piuttosto veloce), per contrastare con il secondo movimento lento e concludere con il terzo movimento decisamente allegro.

  • Possiamo scoprire di preciso quante sono le pulsazioni dei vari movimenti? Certamente, possiamo abbinare all’esecuzione un metronomo; scopriamo che l’allegro iniziale è suonato a 150 pulsazioni al minuto, l’adagio a 94 e l’allegro finale a 160.

  • Come mai non si dovrebbe applaudire tra un movimento e l’alto? Semplicemente perché il concerto è considerato un unico complesso e interrompere con gli applausi significa spezzare il senso complessivo del concerto; si applaude quindi solamente al termine del concerto, anche se nel video proposto… qualcuno non resiste alla tentazione.

  • Come mai il solista, al termine del concerto, si complimenta con gli altri musicisti? Perché hanno costituito un valido supporto per la sua parte solista.

  • In questo concerto sono coinvolti solamente gli archi? (violini, viole, ecc.) No, vediamo la presenza del flauto e del clavicembalo.

  • Come mai il clavicembalo è posizionato al centro dell’orchestra? Sicuramente per esigenze acustiche in quanto non ha un grande volume di suono ed anche perché funge da riferimento per gli altri strumenti; infatti non è presente il direttore d’orchestra.

  • Come possiamo definire le molte note suonate velocemente dal solista? Li possiamo chiamare virtuosismi che mettono in risalto le capacità del solista ed anche le caratteristiche dello strumento suonato. Nel nostro ascolto il solista cambia flauto tra un movimento e l’altro.

  • Per chi era stato pensato questo concerto da Vivaldi? Sicuramente lo aveva composto per le allieve dell’”Ospedale della pietà” una istituzione veneziana che si occupava di insegnare un mestiere alle giovani orfane.

  • Quanto tempo impiegava Vivaldi per comporre un concerto? Sicuramente era molto veloce; si diceva infatti che fosse più veloce a comporre un concerto rispetto al tempo impiegato da chi lo doveva poi ricopiare!

Buona visione e buon ascolto dai ragazzi di 2B e 2D di Minerbe e 2A di Roverchiara