5. Le note e il pentagramma

Immagine; Gavotte, J.S. BachWikimedia Commons).

La notazione musicale permette di scrivere con precisione le durate e le altezze delle note. Studiando le figure di durata abbiamo imparato a leggere le durate delle note. Ora impariamo come si fa a scrivere e a leggere l’altezza delle note.

Prima di tutto, però, impariamo il nome delle note. Le note hanno un nome che corrisponde alla loro altezza. Le note sono sette e, dal grave all’acuto, i loro nomi sono Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Imparale a memoria ponunciandole sia in ordine sia al contrario.

Le denominazioni che hai appena imparato sono usate in Italia e in altre nazioni europee. Sono nate nel XII secolo dopo Cristo. Esiste però anche un altro modo per denominare le note, un modo molto antico, di origine greca. Qui le note sono invece indicate da lettere: A, B, C, D, E, F, G. Attento, però: la nota A corrisponde alla nota La, non al Do. Tale modo di chiamare le note è usato in lingua inglese e in altre nazioni.

Osserva la tabella 1 e impara la corrispondenza tra le note italiane e quelle inglesi. 

Tabella 1. Nome delle note in italiano e in inglese.

Un consiglio: impara a memoria le note in ordine e poi anche nell'ordine contrario:

2. Il pentagramma e la chiave di sol

Per scrivere le note si usa il pentagramma.

Il pentagramma è una struttura formata da cinque linee e quattro spazi. Le note sono scritte negli spazi tra una riga e l’altra oppure sulle righe. Ogni nota viene posizionata sul pentagramma a seconda della sua altezza: più la nota è collocata nelle righe e negli spazi in basso, più sarà grave. Viceversa, più la nota è collocata nelle righe e negli spazi in alto, più sarà acuta.

All’inizio del pentagramma trovi la cosiddetta chiave, un simbolo che indica la posizione di una nota. Le chiavi sono parecchie, ma noi ne impareremo una: la chiave di violino, anche detta “chiave di Sol” perché indica la posizione del Sol sulla seconda riga a partire dal basso (le righe si contano sempre a partire dal basso).

Osserva un pentagramma vuoto in figura 1 e la posizione delle sette note sul pentagramma nella figure 2. Impara a riconoscere e a scrivere le note.

Figura 1. Pentagramma e chiave di sol.

Figura 2. le sette note scritte sul pentagramma

3. Le ottave

Abbiamo detto che le note sono sette. Osserva in figura 3 la corrispondenza tra i tasti di un pianoforte e il nome delle note. Per il momento trascura i tasti neri (più avanti nello studio capirai a cosa servono).

Se ora osservi il pianoforte di figura 4 ti accorgerai che i tasti sono ben più di sette. Un pianoforte ha ben 88 tasti e dunque può generare molto più di sette note. Nonostante questo, le note rimangono sempre sette. Semplicemente, si ripetono all’acuto e a grave. In pratica, in una scala l’ottavo suono è la stessa nota di partenza, ma suonata nel registro più acuto, nel caso la scala sia ascendente, o più grave, nel caso la scala sia discendente. Ogni serie di otto note è detta ottava.

Per distinguere le varie ottave l’una dall’altra, le numeriamo. La figura 5 mostra le note in varie ottave. Tieni conto che questa figura mostra solo una porzione della tastiera di un pianoforte, che è più ampia di così. Per indicare le note nelle varie ottave si usa il numero dell’ottava a cui la nota appartiene. Ad esempio, Il Do tagliato da una breve linea che già conosci è il Do4, un Do suonato alla quarta ottava. 

Figura 3. Corrispondenza tra tasti del pianoforte e nomi delle note.

Figura 4. La tastiera di un pianoforte.

Figura 5. le varie ottave di un pianoforte.

4. I tagli addizionali

Tutti gli strumenti possono eseguire più di una ottava. Ma come si scrivono queste note?

Osserva la figura 6, che riporta tutte le note che si possono scrivere all’interno di un pentagramma e prova a rispondere a domanda come le seguenti: “Come si fa a scrivere un La5”? "Come si scrive un Si3?". 

La5 e Si3  sono note che non possiamo scrivere all'interno di un pentagramma. Per scrivere le note molto acute o molto gravi si usano i tagli addizionali,, che sono delle brevi linee che ampliano il pentagramma. Una nota che usa un taglio addizionale la conosci già: è il Do4. Osserva la figura 7 per conoscere altre note la cui scrittura necessita di tagli addizionali. 

Figura 6: note che è possibile scrivere all-interno del pentagramma. 

Figura 7: alcune note che necessitano di tagli addizionali per essere scritte. 

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