L'opera d'arte

Chi è Gunter Demnig?

Gunter Demnig nacque il 27 Ottobre 1947 a Berlino ed è famosissimo in tutta Europa grazie al suo progetto "Le pietre di inciampo", un'idea per ricordare le persone scomparse a causa delle atrocità del nazismo. Nel 1985 Gunter Demnig aprì il suo primo studio a Colonia, lavorando per svariati progetti locali. 

A partire dal 1992, egli  iniziò a posare le sue pietre di inciampo in tutta Europa, per far sì che le persone potessero ricordare il passato, nonostante tutto  il suo carico di orrore e terrore.



La storia delle pietre

Il progetto delle pietre d’inciampo iniziò nel 1990, quando Gunter Demnig decise di posizionarle davanti alle case delle persone deportate e uccise, per promuovere il loro ricordo, per far conoscere e comprendere la loro storia.

Il nome « pietra d’inciampo » deriva dal fatto che le persone, inciampando in esse, erano obbligate a osservarle e a leggere i nomi riportati, affinché nessuno potesse mai dimenticare l’atrocità dei campi di sterminio…un inciampo nella memoria, dunque.

Tuttavia molte persone potevano farsi male inciampando e, per questo motivo, le pietre furono posizionate a livello del terreno. 


Per collocare le pietre occorre l’autorizzazione dell’amministrazione locale e la  richiesta a Demnig in persona.

La posa delle pietre d’inciampo richiede inoltre l'autorizzazione degli eredi delle vittime e dei condomini degli edifici in cui avevano vissuto le vittime. Questo, naturalmente, costituisce un’ulteriore difficoltà, dal momento che non tutti i proprietari danno facilmente il loro consenso. Inoltre alcune famiglie vogliono cercare di dimenticare l’orrore del passato.


Un esempio di città in cui sono presenti delle pietre d’inciampo è Sanremo, nella provincia di Imperia in Liguria, località nella quale i turisti e le persone del posto possono ricordare le vittime del nazismo presso i giardini Vittorio Veneto e in corso Garibaldi. Esse sono dedicate a: 

Vittorio Ottolenghi, 

Edvige Norzi, 

Lodovico Orvieto, 

Ines Pacifici, 

Guido Norzi 

 Anna Luciana Norzi