Il Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. Insieme a Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche interiori (antaranga sadhana) ed insegnano come controllare la respirazione e la mente, quale mezzo per liberare i sensi dalla schiavitù degli oggetti di desiderio. La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro vitale, respiro, vita, vitalità, vigore, energia, forza, potenza, e spirito) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il suo significato è quindi di controllo ed estensione del respiro.
Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi (vritti):
inspirazione (puraka)
pausa respiratoria dopo l'inspirazione (antara kumbhaka)
espirazione (rechaka)
pausa respiratoria dopo l'espirazione (bahya kumbhaka)
Queste 4 fasi vengono poi modificate in tempo lunghezza o ritmo per creare differenti pratiche che muoveranno respiro e Prana nel corpo portandolo dove necessario per domare mente e sensi.