Gli anni Settanta sono un decennio complesso, segnato da una straordinaria mobilitazione civile, ma anche da una violenza politica diffusa, che inasprì le tensioni sociali quasi fino a un punto di non ritorno.

In anni caratterizzati dalla grande instabilità delle formule politiche di governo e marchiati da una crisi economica epocale, la Cgil di Lama opera soprattutto per l’approvazione di riforme strutturali in grado di mutare il volto dell’Italia e di attutirne gli squilibri sociali; da qui il sostegno a leggi fondamentali quali lo Statuto dei diritti dei lavoratori, la normativa sulla tutela delle lavoratrici madri e delle lavoratrici a domicilio, sull’istituzione degli asili nido e del Sistema sanitario nazionale, sulla parità tra uomo e donna in tema di lavoro a ancora su casa, fisco, trasporti, istruzione.


Dichiarazione di Luciano Lama e Piero Boni sul referendum sul divorzio, 29 marzo 1974 (Archivio storico CGIL nazionale)


1974. Foto Archivio storico CGIL nazionale

1975. Foto Archivio storico CGIL nazionale


1975. Foto Archivio storico CGIL nazionale

La Camera del lavoro di Avellino chiede l’intervento di Lama allo sciopero generale del 25 febbraio 1975 sui problemi degli investimenti e della occupazione (Archivio storico CGIL nazionale)






Baldina Di Vittorio scrive a Lama sulla problematica degli asili nido, 21 luglio 1975
(Archivio storico CGIL nazionale)


Agenda personale 1981 (Archivio storico CGIL nazionale)






Luciano Lama a Giorgio Napolitano, giugno 1982 (Archivio storico CGIL nazionale)

1982. Foto Archivio storico CGIL nazionale


1983. Foto Archivio storico CGIL nazionale

1984. Foto Archivio storico CGIL nazionale


1985. Foto Archivio storico CGIL nazionale