Vocabolario essenziale


Pagina a cura del prof. Edoardo Ballerini

A seguire sono spiegati alcuni termini che si possono incontrare con una certa frequenza quando si parla di musica. 

Accordo: due o più suoni combinati insieme secondo le regole dell’armonia.

Acustica: scienza che studia i fenomeni sonori e le leggi fisiche che li regolano.

Adagio: indicazione di movimento tra il largo e andante.

Allegretto: indicazione di movimento che si pone tra allegro e andante.

Allegro: indicazione di movimento per definire un tempo rapido e vivo.

Andante: indicazione di movimento, mobile e fluttuante tra l’adagio e l’allegretto.

Archi: famiglia di strumenti a corda che emettono il suono con lo sfregamento del crine di un arco.

Aria: pezzo per voce solista accompagnato da strumenti.

Armonia: disciplina che studia le possibilità di formare accordi con le diverse note della scala.

Arpeggio: accordo in cui le note si susseguono rapidamente una dopo l’altra..

Ballata: antico componimento cantato e ballabile

Balletto: coreografia su base musicale. I pezzi sono accomunati da un filo conduttore.

Basso: voce maschile di registro grave (o basso).

Battuta: unità ritmica di un brano, indicata da una frazione posta all’inizio (3/4, 2/4, 6/8 ecc).

Bemolle: segno di alterazione che preposto ad una nota l’abbassa di un semitono.

Bolero: antica danza spagnola dal ritmo caratteristico.

Bourée: antica danza francese a movimento allegro.

Cadenza: forma armonica a carattere conclusivo. Si può avvalere di un assolo che anticipa la conclusione del brano.

Camera: genere musicale destinato ad una esecuzione in ambienti ristretti.

Canone: forma polifonica vocale o strumentale basata sulla imitazione di un tema.

Cantata: composizione per coro o voci soliste e orchestra, spesso di genere sacro.

Cappella: esecuzione di sole voci senza accompagnamento strumentale.

Chiave: posta all’inizio del pentagramma definisce l’altezza delle note (comuni violino e basso)

Clavicembalo: antenato del pianoforte rientra tra gli strumenti a corda.

Climax: intensificazione regolare di una frase, di un concetto, di una espressione.

Coloratura: alteratura con fraseggio, diminuzione, agilità. Il termine è antico e nasce con l’uso di sostituire alcune note bianche con altre nere, cioè più brevi, che colorano il rigo del pentagramma.

Concerto: termine generico per indicare una esecuzione musicale.

Concerto grosso: è costituito dalla contrapposizione di un gruppo di strumenti solisti all’orchestra.

Contralto: voce femminile di registro grave. 

Contrappunto: scienza che studia la possibilità di combinare due o più melodie eseguite insieme.

Corale: forma di canto religioso in lingua tedesca tuttora in uso nella chiesa protestante.

Corde vocali: si trovano all’interno della laringe poste orizzontalmente. Sono lembi tendinei attaccati alla cartilagine tiroidea e alle cartilagini aritenoidi che vibrando con il passaggio dell’aria producono la voce.

Crescendo: è un aumento graduale dell’intensità sonora.

Cromatismo: uso frequente di alterazioni (diesis e bemolle) che si affermò con Wagner.

Diesis: segno di alterazione che preposto ad una nota l’alza di un semitono.

Dodecafonia: tecnica di composizione musicale ideata da Arnold Schömberge e basata , anziché sulla scala di sette note, su una serie dei dodici suoni della scala cromatica, senza la prevalenza di alcun suono (musica atonale).

Dominante: termine indicante la quinta nota di una scala musicale.

Duetto: brano eseguito da due voci tipico del genere operistico.

Durata: tempo che intercorre tra l’inizio e la fine della vibrazione che origina il suona.

Estensione: è l’ambito di suoni, dal più grave al più acuto, che una voce umana riesce a riprodurre.

Frase: binaria o terziaria, affermativa, negativa o mista.

Fraseggio: senso che l’interprete riesce a conferire alla frase.

Fuga: forma contrappuntistica basata sul canone e l’improvvisazione.

Gregoriano: il canto liturgico cristiano che prese il nome dalla riforma operata da Gregorio Magno.

Esempio di antico spartito

Inno: forma in strofe che si ripetono con un disegno melodico sempre uguale

Intensità: volume del suono legata all’ampiezza delle oscillazioni del mezzo vibrante e dal timbro.

Intervallo: distanza tra due suoni misurata per gradi.

Larghetto: indicazione di movimento, meno grandioso del largo, talvolta andante-larghetto.

Largo: indicazione di movimento più lento dell’adagio, più solenne, più sostenuto, quasi disperato.

Laringe: condotto costituito da un complesso di cartilagini e situato nella parte mediana del collo. Consente il passaggio d’aria e rappresenta l’organo fondamentale per la fonazione.

Lauda: canto religioso di lode  in lingua italiana.

Legni: gruppo di strumenti come flauto, flauto dolce, oboe, corno inglese, fagotto, clarinetto.

Leit-motiv: in tedesco motivo conduttore. Breve tema melodico di una composizione musicale che ritorna per evocare un personaggio o una situazione particolare, caratteristico dell’opera di Wagner.

Libretto: testo letterario in prosa e in versi tipico del melodramma (libretto di un’opera).

Lied: in tedesco canzone. Si tratta di un genere vocale caratteristico della tradizione musicale in lingua tedesca.

Madrigale: breve composizione polifonica medioevale per due o tre voci di ispirazione amorosa o pastorale. Con l’evoluzione assunse contenuti lirici e drammatici impiegando fino a 5 o 6 voci.

Melodia: compiuta successione di suoni, elementi in parte diversi, consecutivi e non simultanei, in linea orizzontale.

Melodramma: dramma in musica, opera secondo il termine più moderno. Si basa su un testo teatrale cantato con l’accompagnamento dell’orchestra. Il genere nacque a Firenze agli inizi del 1600.

Minuetto: danza in ¾ di origine popolare adottato nelle corti dei re francesi.

Monodia: canto a una sola voce o più voci che eseguono la medesima linea melodica.

Moog: sintetizzatore strumento elettronico capace di produrre una vasta gamma di suoni. Prende il nome dal suo inventore, l’americano Robert Moog.

Movimento: misura della rapidità di esecuzione che il compositore attribuisce alla sua musica. Si chiamano movimenti anche i diversi tempi di una sinfonia, di un concerto, di una sonata.

Nota: segno grafico per rappresentare un suono con le caratteristiche di altezza e durata.

Notazione: le note della scala diatonica sono 7 do-re-mi-fa-sol-la-si. Se consideriamo invece la scala cromatica diventano 12 per l’aggiunta di altre 5 alterate da bemolle e diesis.

Notazione letterale: nei paesi anglofoni è ancora in uso indicare le note con le lettere dell’alfabeto come segue  A = la · B = si · C = do · D = re · E = mi · F = fa · G = sol.

Notturno: forma musicale generalmente pianistica a carattere romantico affrontata soprattutto da Chopin.

Orecchio assoluto: capacità di riconoscere le note o di riprodurle con la voce senza alcun aiuto.

Orecchio relativo: capacità di individuare gli intervalli tra diversi suoni partendo da una nota data.

Orecchio timbrico: capacità di discriminare e apprezzare con minore o maggiore sensibilità i diversi colori di un medesimo suono.

Ostinato: figura melodica ripetuta più volte senza modificarne altezza o timbro.  Spesso si trova  al basso, definito basso ostinato. Il suo effetto è di  creare uno stacco rispetto alla consueta melodia. 

Ottava: intervallo determinato da note corrispondenti a suoni con la medesima frequenza. 

Ottoni: gruppo di strumenti come corno, tromba, trombone, tuba, corno francese, sassofono

Ouverture: in francese apertura, introduzione. Si tratta di un brano sinfonico di introduzione ad un’opera, un’operetta, un oratorio.

Partitura: insieme di tutte le voci e parti strumentali che costituiscono una composizione.

Pavana: danza lenta e solenne in tempo binario usata per l’avvio delle danze a corte.

Pentagramma: rigo musicale formato da cinque linee e quattro spazi su cui vengono scritte le note.

Polifonia: combinazione armonica di più voci o strumenti che eseguono contemporaneamente musiche differenti.

Preludio: brano strumentale a forma libera e a carattere introduttivo che può precede re una composizione di vario tipo.

Ragtime: musica popolare pianistica a carattere fortemente sincopato diffusa negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo.

Rapsodia: composizione generalmente strumentale di forma libera su temi di origine folcloristica.

Recitativo: declamazione cantata con ritmo libero caratteristica dei primi melodrammi. Con l’evoluzione del genere e l’introduzione delle arie cantate i recitativi presero la funzione di collegamento. 

Registro: termine che indica l’estensione melodica degli strumenti o delle voci.

Risonanza: fenomeno acustico per cui una fonte sonora può riprodurre il suono che proviene da un’altra fonte se le vibrazioni del suono sono uguali o multiple di quella che essa stessa produce.

Ritmo: susseguirsi regolare o irregolare di accenti forti e accenti deboli.

Romanza: composizione generalmente per canto e pianoforte (esempio Una furtiva lagrima) a carattere lirico – sentimentale con schema A-B-A.

Rondò: composizione strumentale derivata dall’antico rondeau francese (girotondo) in cui il tema principale (ritornello) si alterna con altri temi secondari (strofe).

Classificazione delle voci secondo i registri.

Sarabanda: danza di movimento lento, di probabile provenienza araba, in uso nel ‘500 e ‘600 ed entrata a far parte della suite.

Scala: successione di suoni secondo determinati intervalli. Quella più in uso è la naturale o diatonica do-re-mi-fa-sol-la-si.

Scherzo: in origine composizione vocale o strumentale a carattere burlesco. Successivamente sostituì il minuetto nella sonata e nella sinfonia 

Serenata: termine che significava in origine “canzone della sera”. Con il suo affermarsi diviene una composizione vera e propria divisa in movimenti diversi.  

Sincope: suono che inizia su un tempo debole e si prolunga nel tempo forte.

Sinfonia: composizione per orchestra di ampie dimensioni divisa generalmente in quattro movimenti (Allegro- Adagio – Minuetto o Scherzo – Allegro)

Solfeggio: termine derivante dall’unione delle note musicali sol e fa, consiste nel leggere ad alta voce e a tempo uno spartito musicale.

Solista: voce o strumento che durante una esecuzione musicale si esibisce da solo in una parte.

Solmisazione: metodo per rendere più semplice la lettura della musica dallo spartito (impiego del do mobile).

Sonata: in origine definiva qualsiasi brano strumentale contrapposto a un brano vocale. Nel ‘700 Haydn, Mozart e Beethoven le diedero la sua forma più classica e perfetta.

Soprano: voce femminile di registro acuto.

Spartito: riduzione per canto e pianoforte della partitura di un’opera.

Spiritual: canto religioso della comunità americana di colore.

Studio: brano destinato al perfezionamento della tecnica sia vocale che strumentale.

Strumenti a corda: chitarra, arpa, contrabbasso, violino, viola, violoncello, clavicembalo, pianoforte.

Strumenti a fiato: flauto, clarinetto, oboe, corno, tromba, trombone.

Strumenti a percussione: tamburi, timpani, xilofono, vibrafono, triangolo, nacchere

Suite: antica forma musicale composta di più tempi a movimenti diversi. Lo schema classico della suite prevedeva: preludio, allemanda, corrente, sarabanda, giga.

Swing: elemento fondamentale del jazz dal significato di dondolamento.

Syntetizer: sintetizzatore strumento elettronico capace di produrre una vasta gamma di suoni, inventato nel 1969 dall’americano Robert Moog.

Tarantella: danza vivace in tempo 6/8 di origine napoletana.

Tema: idea musicale a cui è possibile sviluppare una intera composizione.

Tenore: voce maschile di registro acuto.

Tessitura: identifica, riferita al canto, la zona del pentagramma su cui, in relazione a un registro vocale, si concentra la maggior parte delle note da eseguire.

Timbro: qualità del suono, diversa da strumento a strumento, anche con la stessa nota.

Toccata: tipica composizione per strumenti a tastiera derivata dalla consuetudine dell’organista di far ascoltare ai coristi un preludio, prima di avviare una esecuzione corale.

Ultrasuono: vibrazione superiore a 20.000 herz non percepibile dall’orecchio umano.

Valzer: danza popolare tedesca con tempo ¾ che nell’Ottocento divenne il ballo più in voga presso le corti europee. Il più famoso è il valzer viennese di J. Strauss.

Variazioni: elaborazioni diverse di un medesimo tema.

Vibrazione: termine che indica il modo di reagire di un corpo elastico che restituisce sotto forma di oscillazioni regolari l’energia che lo ha messo in movimento.

Vocaltract: rappresenta le caratteristiche individuali riferite alle missione vocale, legate alla conformazione anatomica della faccia.

Voci bianche: sono quelle dei bambini e delle bambine che non hanno ancora raggiunto l’età in cui si verifica la muta vocale, cioè il cambiamento fisiologico della voce.

Xilofono: strumento a percussione costituito da barrette di legno speciale di varia lunghezza poste su una intelaiatura di metallo come i tasti del pianoforte. Si suona con due speciali mazzette.

Esempio di partitura dove sono riportate le parti che dovranno eseguire i singoli musicisti (strumenti).