I primi cantautori




Prof. Giovanni Ballerini /  8 gennaio 2024

In Italia, dove si poteva contare su un vasto patrimonio musicale di tipo canoro, accadeva già da tempo che  personaggi tipo Renato Carosone, Odoardo Spadaro, Fred Buscaglione e Domenico Modugno scrivessero in autonomia le canzoni che poi interpretavano, ma nella seconda metà del ‘900 il fenomeno si diffuse anche in altri paesi: un musicista scriveva musica e testo di una canzone, e poi ne diventava l’interprete. 

Il termine cantautore fu usato per la prima volta nel 1959 dalla casa discografica RCA in occasione della campagna di promozione del cantante Gianni Meccia: stava a significare che si assicuravano al pubblico testi di un certo spessore culturale e non le banalità delle solite canzonette sdolcinate. Riguardo ai contenuti innovativi si deve riconoscere che Domenico Modugno fu il primo a scrivere canzoni partendo dalla cronaca: Vecchio frac del 1955 gli era stata  ispirata dal suicidio del principe Raimondo Lanza di Trabia,  marito dell'attrice Olga Villi, che, all'età di 39 anni, si era suicidato gettandosi  dalla finestra del suo palazzo a Roma, ed anche Lu pisce spada  nacque da una storia vera, letta su un articolo di giornale. 

Ascolti consigliati:

Renato Carosone, pseudonimo di Renato Carusone (Napoli, 3 gennaio 1920 – Roma, 20 maggio 2001), è stato un cantautore, pianista, direttore d'orchestra e compositore italiano.

Pianista classico e jazzista, è stato uno dei maggiori autori e interpreti della canzone napoletana e della musica leggera italiana nel periodo tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni ‘90. 

Carosone fondeva i ritmi della tarantella con melodie africane e americane e creando una forma di macchietta, ballabile e adeguata ai tempi. Tra i suoi maggiori successi si ricordano: Torero, Caravan petrol, Tu vuò fà l'americano, 'O sarracino, Maruzzella e Pigliate 'na pastiglia. Carosone è stato anche uno dei due cantanti italiani (Domenico Modugno è stato l'altro) ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza inciderli in lingua inglese.


Fred Buscaglione , nome d'arte di Ferdinando Buscaglione (Torino, 23 novembre 1921 – Roma, 3 febbraio 1960), è stato un cantautore, polistrumentista e attore italiano.

Alla fine degli anni cinquanta Fred Buscaglione era uno degli uomini di spettacolo più richiesti, e non solo come cantante. Era impegnato nelle pubblicità, alla televisione e nei film, prima con brevi apparizioni canore, poi in ruoli autonomi incarnando quasi sempre la figura del simpatico spaccone.

Queste le sue canzoni più conosciute: Che bambola!!, Teresa non sparare, Eri piccola così, Love in Portofino, Porfirio Villarosa,Whisky facile, Giacomino, Guarda che luna, Non partir, Al chiar di luna porto fortuna .

Il successo purtroppo ebbe ripercussioni sgradevoli nella sua vita privata perché la moglie si separò da lui per i ricorrenti pettegolezzi sui rotocalchi che gli  attribuivano flirt con le attrici con cui recitava. La sua vita frenetica si concluse tragicamente in un incidente d'auto. All'alba del 3 febbraio 1960, a soli 38 anni, si scontrò alla guida della sua Ford Thunderbir con  un camion, mentre rientrava all'hotel Rivoli di Roma dove risiedeva.

La scomparsa, avvenuta nel pieno della carriera di cantante e di attore, fu un evento mediatico che ebbe grosse ripercussioni nell'Italia del boom economico. Il suo ultimo film, le cui riprese erano terminate pochi giorni prima del tragico incidente, uscì nelle sale il 24 febbraio 1960 con il titolo Noi duri e ottenne un enorme successo, restando in programmazione per mesi. 

Odoardo Eugenio Giano Spadaro  (Firenze, 16 gennaio 1893 – Firenze, 26 giugno 1965) è stato cantautore e attore italiano. Dopo il napoletano Armando Gill[1] è considerato il secondo cantautore puro, autore cioè di quasi tutte le sue canzoni.

Tra le sue composizioni più note si ricordano:  Firenze (1930), Il Cappello di Paglia di Firenze (1935), Porta un bacione a Firenze (1937), un brano che tocca i sentimenti di solitudine degli emigrati (sensazioni che l'artista ben conosceva), Rumba fiorentina (1938); le ironiche A me piace la testina di vitello, Micragna Les Bains, Era nata al Cairo e Stretta la foglia, larga la via;  le sentimentali Qualche filo bianco, composta con Vittorio Mascheroni (1937), Il valzer della povera gente (1938) e Sulla carrozzella di Gino Filippini e Riccardo Morbelli (1939), unico brano di cui non è autore.


Gianni Meccia (Ferrara, 2 giugno 1931) cantautore, paroliere, compositore e produttore discografico italiano. Fu il primo cantante ad essere definito "cantautore", termine coniato da Ennio Melis e Vincenzo Micocci della RCA Italia per lanciarne la carriera.

Raggiunge la notorietà con Il barattolo, arrangiata da Ennio Morricone, che ha l'idea di inserire in varie parti della canzone il rumore di un vero barattolo che rotola; il successo è replicato dal singolo successivo, Pissi pissi bao bao, e, alla fine del 1960, da Il pullover. Nello stesso è autore affermato per diversi cantanti in auge, tra i quali anche Mina.

Nel 1961 debutta al Festival di Sanremo con il brano Patatina, scritto insieme a Franco Migliacci e cantato in coppia con Wilma De Angelis. I suoi 45 giri successivi non riscuotono molto successo, e la RCA, dopo aver stampato di nuovo Il pullover, fa uscire un  33 giri, Le canzoni d'amore di Gianni Meccia (copertina del disco realizzata per l’occasione da Raymond Peynet[2], con i suoi celebri fidanzatini). 

Autore anche della canzone Il mondo, scritta insieme a Jimmy Fontana, su musica di Carlo Pes, Lilli  Greco e lo stesso Jimmy Fontana che poi la interpreterà, con un grosso successo.   Vedere l'immagine della copertina del disco.

Domenico Modugno  (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6 agosto 1994) è stato un cantautore, chitarrista, attore, regista e politico italiano. Considerato uno dei padri della canzone italiana e uno tra i più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, nonché recitato in  spettacoli teatrali e condotto programmi televisivi. Ha inoltre vinto quattro Festival di Sanremo, nel primo dei quali, nel 1958, con Nel blu dipinto di blu, (di cui era autore, cosa che lo rende il primo cantautore in gara nella storia della manifestazione) destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute al mondo, tanto da venderne 22 milioni di copie. Modugno è anche uno dei due cantanti italiani, insieme a Renato Carosone, ad aver venduto dischi all'epoca negli Stati Uniti senza inciderli in inglese. È tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie.

Queste le sue canzoni più conosciute: Vecchio frack 1955, Lu pisce spada 1955, Io mammeta e tu 1955, Resta cu me 1957, Nel blu dipinto di blu 1958, Tu si ‘na cosa grande 1964, Dio come ti amo 1965, Meraviglioso 1968, Cosa sono le nuvole 1968, Notte chiara 1968, La lontananza 1970, Terra mia 1971, Piange il telefono 1974, Il maestro di violino 1976, Delfini 1993.

Note:

[1] Armando Gill, pseudonimo di Michele Testa (Napoli, 23 luglio 1877 – Napoli, 1º gennaio 1945), è stato un cantautore e attore italiano. È unanimemente riconosciuto come il primo cantautore italiano, il primo a firmare musica e testi e a cantare i suoi brani, interpretati sia in napoletano sia in lingua italiana, e da lui così annunciati: «Versi di Armando, musica di Gill, cantati da sé medesimo».

[2] Raymond Peynet (Parigi, 16 novembre 1908 – Mougins, 14 gennaio 1999) è stato un illustratore francese, celebre per aver creato, nel 1942, i personaggi Les amoureux (I fidanzatini).