Gruppi italiani anni '70


Giovanni Ballerini / 20 agosto 2023

In questa pagina sono affrontate le biografie di alcuni dei  gruppi più famosi del periodo soffermandosi sulle opere di maggior valore artistico e innovativo.  In generale gli eventi riportati  si limitano all'anno 2000.

Ascolti consigliati per questo periodo:

Dal Beat al Pop

I gruppi italiani prendono una maggiore consapevolezza e abbandonano la scelta Beat che si esaurisce ovunque: il fenomeno si è concluso per lasciare il posto ad una musica più originale ed evoluta. Se il Pop non stabilisce con il pubblico a cui si rivolge un rapporto dialettico, rivedendo la, sua struttura, il suo linguaggio e i temi delle sue canzoni dimostra  che la differenza con le contestate “canzonette” è solo di facciata. Alcuni dei complessi menzionati intraprendono negli anni Settanta un percorso nel rock (progressive in particolare), altri trovano forme espressive che poi li caratterizzeranno negli anni. Il fatto che solo pochi restano in scena per qualche anno per poi sciogliersi sta a dimostrare che negli anni Settanta il settore musicale era molto recettivo.

Sono qui riportate le vicende dei gruppi più famosi degli anni Settanta.

Alunni del sole sono stati un gruppo di musica pop rock nato nel 1968. Dopo due singoli di successo L’aquilone e Concerto, nel 1970 partecipano a “Un disco per l’estate” con la canzone Fantasia. Il loro primo LP è Dov’era lei a quell’ora che esce nel 1972. Seguono tre grossi successi: Jenny e la bambola (1974), Le maschere infuocate (1976) e ‘A canzuncella (1977). Al calare delle vendite non incidono più dischi ma proseguono con i concerti. Restano in attività fino al 2013, anno della morte di Paolo Morelli.

Area sono stati un gruppo musicale importante sulla scena italiana degli anni Settanta. La loro aspirazione è una musica totale, internazionale raggiungibile fondendo diversi generi musicali dal progressive rock, al free jazz, dalla musica etnica a quella elettronica e di sperimentazione. «Pur partendo da un certo jazz-rock inglese che nei primi anni Settanta aveva largamente preso piede in Italia (Nucleus, Soft Machine), la musica degli Area è sempre stata in costante evoluzione, e di disco in disco è migliorata, si è arricchita, si è personalizzata»[1]. Sempre presente l’impegno sociale e politico nei testi dei loro brani. L’organico dei tempi migliori vede Demetrio Stratos canto, Patrizio Fariselli tastiere, Giulio Capiozzo batteria, Paolo Tofani chitarra e Ares Tavolazzi basso. Dopo l’album dell’esordio, Arbeit Macht Frei del 1973, seguono Caution Radiation Area 1974, Are(A)zione dal vivo e Crac del 1975. Questo terzo album in studio «costituisce la svolta in direzione di una maggiore comunicatività; più accentuata la padronanza degli strumenti, nuove combinazioni vengono sperimentate. Gioia e rivoluzione e L'elefante bianco i brani con cui i musicisti danno inizio alla svolta, entrambi caratterizzati da una parte vocale molto melodica e orecchiabile»[2]. Nel 1976 abbiamo la registrazione di Maledetti (maudits) con una formazione allargata a Steve Lacy al sassofono, Walter Callioni e Hugh Bullen alla ritmica, Paul Litton alle percussioni: il disco è acidamente urbano, ritmico, penetrante. Due anni dopo esce l'album che chiude la loro esperienza: 1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! Nel 1979 muore Demetrio Stratos a soli 34 anni e gli altri musicisi  si dividono per strade diverse. 

Branco del Mutuo Soccorso è un gruppo musicale rock progressivo nato a Roma nel 1968. La prima formazione era composta da: Vittorio e Gianni Nocenzi pianoforte, Claudio Falco chitarra, Fabrizio Falco basso e Franco Pontecorvi batteria. Nel 1971 il Banco del Mutuo Soccorso partecipa al secondo Festival pop di Caracalla di Roma dove si confronta con gli altri gruppi presenti. Al termine della manifestazione, il gruppo ha una nuova formazione: restano i fratelli Nocenzi con Francesco Di Giacomo canto, Renato D'Angelo basso, Pierluigi Calderoni batteria, Marcello Todaro chitarra. Con questa svolta il gruppo passò dalle canzoni beat del primo periodo a composizioni progressive, influenzate dalla formazione musicale classica dei fratelli Nocenzi.Il gruppo partecipa alla seconda edizione del Festival di musica d'avanguardia e di nuove tendenze, tenutosi a Roma a Villa Pamphili dall'1 al 4 giugno 1972, classificandosi al primo posto a pari merito con i Circus 2000. Nel 1972 pubblicano l'album d'esordio Banco del Mutuo Soccorso che, con brani come R.I.P. (Requiescant in pace), Il giardino del mago e Metamorfosi, conquista immediatamente l'attenzione del pubblico della nascente scena del rock progressivo in Italia. All’epoca la critica si esprime così: «La voce è singolare; ci sono un paio di tastiere che sovrastano il resto e lasciano dietro di loro una scia di classicismo; i testi sono favolistici, irreali, impalpabili con ammiccamenti per Ariosto e pretese di intellettual-chic»[3].   Particolare anche la concezione grafica della copertina: sagomata a forma di salvadanaio di terracotta. Nello stesso anno fu pubblicato il secondo album, Darwin!, un concept album con tematiche legate alla teoria sull'evoluzione delle specie di Charles Darwin. Questi due album sono  i più creativi e originali del gruppo con una particolare contaminazione tra rock progressivo, sonorità mediterranee, musica strumentale barocca e tradizione del melodramma. Nel 1973 Marcello Todaro è sostituito alla chitarra da Rodolfo Maltese, proveniente dal gruppo Homo Sapiens. Il gruppo incide Io sono nato libero secondo alcun fan e critici il miglior album della band. Nel 1974, su proposta di Greg Lake, il Banco abbandona la Ricordi per passare all'etichetta Manticore, di proprietà del gruppo inglese Emerson, Lake & Palmer. Nel 1975 esce l'album Banco, che ripropone in inglese i migliori brani dei primi tre album e raccoglie un enorme successo di critica sia in Italia che all'estero. Nel 1976 è pubblicato Come in un'ultima cena, promosso con un tour europeo che vide il Banco del Mutuo Soccorso esibirsi come artisti d'apertura ai concerti dei Gentle Giant. Nelo stesso anno esce Garofano rosso, colonna sonora del film omonimo (tratto da un romanzo di Elio Vittorini, con la regia di Luigi Faccini). Si tratta del loro primo album tutto strumentale, che avvia una evoluzione dello stile del gruppo. Ancora strumentale, e con sonorità ancora più complesse, fu il successivo ...di terra (1978), in cui venivano esplorate soluzioni che sconfinavano dal rock al jazz e alla musica classica. Per questa realizzazione, il gruppo si avvalse dell'orchestra sinfonica dell'Unione Musicisti di Roma diretta da Vittorio Nocenzi. Nel 1979 venne pubblicato l'ottavo album Canto di primavera, caratterizzato da suggestioni etniche e atmosfere pastorali. In quest'album Giovanni Colaiacomo dei Kaleidon subentra al basso, sostituendo Renato D'Angelo. Le successive uscite discografiche sono con il nome di “Banco” che apre gli anni Ottanta con un album dal vivo, Capolinea, spartiacque della sua "prima era", abbandona gli schemi tipici del rock progressivo a favore di brani più semplici e diretti. Questa tendenza è perfettamente rappresentata dai primi due album della decade, Urgentissimo (1980) da cui è tratto il singolo Paolo Pà, e Buone notizie (1981). In questo periodo si aggiunge alla formazione il percussionista Karl Potter con l’idea di esaltare la sezione ritmica. Nel 1983 esce Banco dove è presente il brano Moby Dick, che diverrà uno dei brani più conosciuti della band. nonostante si allontani dai canoni del rock progressivo che li ha caratterizzati in passato. Nello stesso anno esce si allontana Gianni Nocenzi per diventare  collaboratore esperto di campionamenti per la ditta giapponese Akai, seguito nel 1985 da Giovanni Colaiacomo che viene sostituito dal polistrumentista Gabriel Amato, già membro della band di Aretha Franklin. Incidono l'album ...e via (1985) e partecipano al Festival di Sanremo col brano Grande Joe.  Nel periodo successivo il Banco tralascia l’attività discografica per dedicarsi esclusivamente ai concerti dal vivo con tour mondiali in Giappone, Messico, Stati Uniti d'America, Brasile e Panama. Nel 2014 muore in un incidente stradale il cantante del gruppo, Franesco Di Giacomo.   Il Banco del Mutuo Soccorso è ancora in attività.

 Note:

[1] S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, Milano, Gammalibri, 1977, p. 44

[2] S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, cit., p. 45

[3] E. Gentile, Vecchie glorie, in S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, cit., p. 18 

Collage è un complesso musicale di pop melodico che ha riscosso un buon successo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Il gruppo nasce ad Olbia nel 1971 come sestetto con Masino Usai batteria, Piero Pischedda chitarra solista, Pino Ambrosio voce e tastiere, Tore Fazzi  basso e voce, Piero Fazzi chitarra ritmica e voce, Luciano Degortes canto. Il debutto del complesso è nel 1975 con l’incisione del 45 giri Angeli sbagliati. Nella formazione a cinque (per la defezione di Degortes), il complesso dei Collage nel 1976 vince il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuote un notevole successo e raggiunge la fama presso il grande pubblico. Nel 1977 la band partecipa al Festival di Sanremo con il brano Tu mi rubi l'anima, che si   classifica al secondo posto. Grazie ai due singoli che raggiungono la vette delle classifiche viene pubblicato il loro primo album dal titolo Due ragazzi nel sole. Negli anni a seguire il successo arriva sempre puntuale con brani come Sole rosso, Lei non sapeva far l'amore, Un'altra estate, La gente parla, I ragazzi che si amano. Tra un tour e l'altro la band partecipa ad altre tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1979 con La gente parla, nel 1981 con I ragazzi che si amano e nel 1984 con Quanto ti amo. Con il passare degli anni si avvicendano nuove formazioni che ruotano intorno ai fratelli Fazzi.

I Cugini di Campagna sono un gruppo musicale pop italiano fondato nel 1970 a Roma da Bruno Zambrini e Gianni Meccia intenzionati a recuperare il repertorio tradizionale italiano. La prima canzone del quartetto è infatti Il ballo di Peppe, lanciata dalla trasmissione Alto gradimento di Arbore e Boncompagni ma lo scarso successo ottenuto spinge il complesso a cambiare genere. Nel 1973 la band ottiene un primo successo con la canzone Anima mia, seguita da Un'altra donna, Preghiera, Conchiglia bianca, Tu sei tu. I brani sono stati composti dalla coppia Ivano Michetti - Flavio Paulin. Dal 1978 il complesso raggiunge il successo discografico con altri singoli: Dentro l'anima; Solo con te; Meravigliosamente; No tu no e Cucciolo.

I Delirium sono stati una band di rock progressivo italiano formatasi a Genova sul finire degli anni Sessanta, prima con il nome di Sagittari, poi Delirium con l'ingresso del giovane Ivano Fossati alla voce, chitarra e flauto traverso, nel 1970. La formazione di quegli anni è la seguente: Ettore Vico tastiere, Ivano Fossati flauto e voce, Peppino di Santo batteria e voce, Marcello Reale basso e voce, Mimmo di Martino chitarra e voce. L'anno successivo la band si aggiudica il titolo di "Rivelazione" al primo Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio con la canzone Canto di Osanna, brano che ottiene grande successo anche all'estero e viene registrato nelle versioni francese, inglese e tedesca. Sempre nel 1971, il complesso incide il primo album,  Dolce acqua. I Delirium sono presenti sul palco di molti dei raduni pop promossi negli anni Settanta e  concorrono anche al Festival di Sanremo del 1972 con il brano Jesahel, che vende diverse decine di migliaia di copie. Partecipano anche alla manifestazione “Un disco per l'estate”, ottenendo il settimo posto nella classifica finale con il brano Haum!. Ivano Fossati abbandona la formazione, sostituito dall'inglese Martin Frederick Grice; la nuova formazione registra Lo scemo e il villaggio (con testi dai Mauro La Luce), album di jazz-rock progressive. Nel 1974 viene pubblicato Delirium III - Viaggio negli arcipelaghi del tempo, nel quale viene impiegata anche una completa sezione di archi. Nel 1975 il polistrumentista Rino Dimopoli entra nella formazione al posto di Martin Grice, il complesso incide il 45 giri Signore per poi sciogliersi lo stesso anno.

Formula tre, gruppo fondato nel 1969 e composto da Alberto Radius (chitarre e voce), Tony Cicco (batteria e voce) e Gabriele Lorenzi (tastiere e voce). I Formula tre furono l'unica band che accompagnò Lucio Battisti nei suoi concerti, e Battisti scrisse per loro numerosi brani, scegliendoli come esecutori della sua più profonda vena rock. Tra i loro brani più famosi si ricordano  Questo folle sentimento, Ho difeso il mio amore, Io ritorno solo, Sole giallo sole nero, La folle corsa, brano presentato al Festival di Sanremo 1971 in abbinamento con Little Tony. È sempre del 1971 il 45 giri Eppur mi son scordato di te / Nessuno nessuno, altro grande successo. Si sciolsero nel 1973, per  la decisione di Mogol e della casa discografica Numero Uno,  di dar vita ad un nuovo gruppo, Il Volo. Negli anni Settanta hanno inciso quattro album per l’etichetta Numero Uno: Dies Irae (1970), Formula Tre (1971), Sognando e risognando (1972) e La grande casa (1973). Nel 1990 la band si è ricostituita con la stessa formazione originale, partecipando a due edizioni del Festival di Sanremo, 1992 e 1994.

 Garybaldi è stato un gruppo musicale genovese degli anni settanta, di genere rock-blues con elementi progressive. Prima di  Garybaldi si chiamano Gleemen, fondati nel 1965 dal leader del gruppo, cantante e chitarrista Bambi Fossati. Oltre a lui abbiamo Maurizio Cassinelli (batteria e voce), Lio Marchi (tastiere) e Angelo Traverso (basso). Hanno un discreto successo con il loro primo singolo, una cover del brano Lady Madonna dei Beatles con un pezzo originale sul lato B, Tutto risplende in te.  In seguito ad una intensa attività concertistica, pubblicano l'album omonimo Gleemen (1970). Nel 1971 cambiano nome in "Garybaldi". Sul primo singolo col nuovo nome, Marta Helmuth / Corri corri corri  si legge "da oggi non ci chiamiamo più I Gleemen, siamo i Garybaldi". Segue il primo album del gruppo, Nuda, con chiari influssi progressive; la copertina del vinile fu realizzata da Guido Crepax [4] e si apriva in un grande poster. I Garybaldi sono uno dei gruppi di spicco del primo progressive italiano, nell'epoca dei festival. Suonano anche in apertura dei concerti di artisti affermati come Bee Gees, Santana, Uriah Heep e Van der Graaf Generator. Nel 1973 Marchi e Traverso abbandonano il gruppo e Sandro Serra subentra al basso; con questa nuova formazione il gruppo incide il secondo album, Astrolabio, ancora più progressive con due soli brani Madre di cose perdute e Sette?  L'album non ha successo commerciale e il gruppo si scioglie.

Goblin sono un gruppo italiano di rock progressivo molto noto per la realizzazione di colonne sonore, in particolare quelle per alcuni film di Dario Argento. Nascono come Oliver nel 1974 per idea di Claudio Simonetti e Massimo Morante ai quali si aggiungono Fabio Pignatelli al basso e Carlo Bordini alla batteria. Durante la registrazione del loro primo album ricevono la proposta di  arrangiare ed eseguire le musiche del jazzista Giorgio Gaslini per il nuovo film di Dario Argento. In seguito a discussioni con Argento, Gaslini lascia l’incarico e il gruppo gli subentra. Cambiato il nome in "Goblin" iniziano a registrare la colonna sonora del film con i brani Profondo Rosso, Death Dies e Mad Puppet. Con questa colonna sonora ottengono il "Disco d'Oro" vendendo, nel solo 1975, un milione di copie e rimanendo per cinquantadue settimane ai primi posti nelle classifiche di vendita dei 45 giri e dei Long Playing. L'anno successivo realizzano Roller ma il disco non ebbe il successo sperato. Il gruppo allora ritorna sulla strada della composizione di colonne sonore e incide Suspiria, per il film omonimo di Dario Argento. Nel 1978 esce Il Fantastico Viaggio del Bagarozzo Mark, un concept album progressive sul tema della droga e prima opera della band con brani cantati. Sempre nel 1978 realizzano la colonna sonora di  “Zombi / Dawn of the dead” di Romero. Negli anni successivi realizzano alcune delle colonne sonore per i film di Dario Argento: Tenebre nel 1982, Phenomena nel 1984 e Non ho sonno del 2000.

Note:

[4] Guido Crepax (Milano, 15 luglio 1933 – Milano, 31 luglio 2003) è stato un fumettista italiano conosciuto per il  personaggio Valentina, da lui ideato negli anni Sessanta. La copertina a cui si fa riferimento è quella riportata sopra.

Il giardino dei semplici è un gruppo musicale nato nel 1974 dall’incontro di Gianni Averardi, Andrea Arcella, Giancarlo Caliendo e Luciano Liguori. Il gruppo muove i primi passi nei locali di Napoli per giungere nel 1975 all’incisione del primo 45 giri, M’innamorai / Una storia, con autori e produttori Giancarlo Bigazzi e Totò Savio. Partecipano  al Festivalbar e il disco raggiunge la quinta posizione. Segue nello stesso anno Tu, ca nun chiagne, rifacimento pop del brano del 1915, che vende tantissimo e vince il disco d’oro. Nel 1976 esce il loro primo album: Il giardino dei semplici, seguito da un tour con più di cento date. Nello stesso anno partecipano al Festivalbar con il nuovo singolo Vai / Tamburino. Nel 1977 il gruppo si presenta di nuovo al Festival di Sanremo con la canzone Miele che si classifica al quarto posto e li fa vincere un altro disco d’oro, esce anche il loro secondo album, Le Favole del Giardino. Nel 1978 partecipano al Festivalbar con Concerto in La Minore (dedicato a lei) e partono per una tournée, prima in Italia, poi negli Stati Uniti e in Canada. Dal 1979 decidono di diventare autori della loro musica, cambiano etichetta e incidono l'album  B/N (Bianco e Nero), interamente in vernacolo, con uno stile che si accosta alla new wave napoletana dell'epoca. L'album vende bene e la band intraprende un lungo tour teatrale di grande impatto scenico: negli spettacoli indossano costumi di scena basati sul bianco e sul nero e il loro palco viene sormontato da una gigantesca maschera di Pulcinella. Nel 1980 Gianni Averandi esce dal gruppo che continua la sua attività fino ai giorni nostri.

Il volo, fondato nel 1974 su iniziativa di Mogol e della casa discografica Numero Uno come evoluzione della Formula 3, era composto da Alberto Radius e Mario Lavezzi alle chitarre e voce, Vince Tempera e Gabriele Lorenzi alle tastiere, Bob Callero al basso e Gianni Dall'Aglio alla batteria. I componenti del gruppo erano tutti musicisti affermati provenienti da formazioni di rilievo. Il Volo collaborò con Lucio Battisti negli album Anima Latina del 1974 e Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera del 1975. Il gruppo produsse due dischi con musiche proprie e testi di Mogol, Il Volo  nel 1974 e Essere o non essere? Essere! Essere! Essere! nel 1975 e si esibì al Festival del Proletariato Giovanile al Parco Lambro di Milano, organizzata da Re Nudo[3] e al Festival pop di Villa Pamphili. Alla fine del 1975 il gruppo si sciolse.

Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo nato negli anni Sessanta a Venezia come gruppo beat. Il primo nucleo del complesso si forma su iniziativa del chitarrista Nino Smeraldi che si unisce al cantante Aldo Tagliapietra, al bassista Claudio Galieti e al batterista Marino Rebeschini. La prima formazione incide un unico singolo, Fiori e colori (1967) che, secondo gli usi dell'epoca, esce anche in lingua inglese col titolo Flowers and Colours. Dopo la pubblicazione, Rebeschini abbandona la formazione per gli obblighi di leva e viene sostituito da Michi Dei Rossi. Nel 1968 Le Orme, acquisita una certa fama grazie alle esibizioni dal vivo al Piper di Roma, incidono un nuovo singolo, Senti l'estate che torna. Con questo pezzo, partecipano al concorso “Un disco per l'estate" e per questa occasione ingaggiano un nuovo musicista, il tastierista Tony Pagliuca. Alla fine dello stesso anno il gruppo entra in sala di incisione per registrare il disco di debutto,  Ad gloriam: i cinque sono consapevoli che l'operazione è rischiosa e che l’LP avrebbe avuto uno scarso riscontro commerciale, come infatti avvenne. Nel 1969 anche Galieti partì per il militare sostituito al basso dallo stesso Tagliapietra; Dei Rossi, anch'esso chiamato alle armi, rimase comunque in formazione, sostituito per un breve periodo dall’inglese Dave Baker con il quale incisero il singolo Irene e due  provini, che restarono inediti, con una breve riproposizione del Concerto brandeburghese n. 3 di Johann Sebastian Bach e Blue Rondò à la Turk, standard di Dave Brubeck. Questo singolo, poi edito nel 1973, rappresenta la genesi del rock progressivo italiano. Questi due pezzi segnano anche  la svolta musicale del gruppo che abbandona per sempre le facili note del Beat. Le divergenze di opinione tra Pagliuca e Smeraldi comportarono l’abbandono di quest'ultimo. Smeraldi non viene sostituito e così il gruppo in breve tempo si trasforma da quintetto a terzetto, in quella che viene  identificata come la "formazione classica": Tagliapietra al basso, chitarre e voce, Pagliuca alle tastiere e Dei Rossi alla batteria. Intuito che a musica beat è ormai al tramonto sostituita dal nuovo pop sinfonico proveniente dal Regno Unito, i tre si recano all'Isola di Wight, per assistere al Festival del 1970. Realizzano il singolo Il profumo delle viole e, nel 1971, l'album Collage. Il disco  considerato uno dei primi esempi di rock progressivo italiano, è caratterizzato dalle sonorità tipiche del genere con utilizzo massiccio di tastiere e testi che affronta spesso tematiche a carattere impegnato. «Col senno di poi è niente, non va al di là di dieci accordi; ma è stato l'inizio, la molla, l'origine da cui è scaturita tutta una serie di avvenimenti, di contraddizioni, di delusioni o momenti magici musicali che viviamo ancora oggi»[5]. Nel 1972 Le Orme incidono Uomo di pezza, album di successo e primo loro disco d'oro.  Nel brano strumentale Alienazione emerge l'influenza di gruppi come Emerson, Lake & Palmer. L’album è affiancato dal 45 giri Gioco di bimba, delicata immagine di una giovanile storia d'amore. Nel 1973 Le Orme pubblicano il loro primo vero e proprio concept album: Felona e Sorona, disco a tema cosmico su due pianeti opposti e complementari. Questo 33 giri conquista velocemente i primi posti nelle classifiche di vendita italiane, valendo a Le Orme il secondo disco d'oro. Una versione in inglese, con testi di Peter Hammill, è pubblicata nello stesso anno con un certo riscontro nel mercato inglese che li spinge ad intraprendere un tour nel Regno Unito. Nel gennaio 1974 Le Orme suonano al Teatro Brancaccio di Roma e l'esibizione viene registrata per l’album In concerto. Nello stesso anno esce Contrappunti, album che piace più ai critici che al pubblico. L’'insuccesso del disco obbliga il gruppo a partecipare al Festivalbar 1975 con l'orecchiabile Sera, inedito su LP. La  crisi interna al gruppo porta alla di aggiungere un chitarrista alla formazione, Tolo Marton Con lui alla chitarra elettrica e all'armonica viene inciso, a Los Angeles, l'album Smogmagica. Il disco contiene tra l'altro il singolo Amico di ieri, e Laserium Floyd, dichiarato omaggio ai Pink Floyd. Nei brani emerge la spiccata personalità di Marton, ma le sonorità blues rock del disco non piaceranno ad una parte dei fan di vecchia data. L'idea di Pagliuca di allestire un nuovo spettacolo, chiamato "Rock-Spray", in cui si voleva rivisitare in modo ironico i grandi della musica rock non piace a Marton, che per questo motiv lascia il gruppo, sostituito dal giovane Germano Serafin. Serafin debutta al Festivalbar 1976, al quale il gruppo partecipa con Canzone d'amore, pezzo nato per le radio che ebbe un buon riscontro di vendite, toccando i primi posti della Hit parade, grazie a ritmi e melodie accattivanti e rockeggianti. Sempre nel 1976 l'incisione di Verità nascoste, album con brani dedicati ai pericoli delle sostanze stupefacenti. Il disco, trascinato dal singolo Regina al Troubadour / Verità nascoste, riavvicina i fan al gruppo, superando le vendite di Contrappunti e Smogmagica. In questo periodo storico si sta declinando l'esplosione della musica punk, new wave e disco music che avrebbe messo fine al periodo del rock progressive e l’uscita di Storia o leggenda segna la consapevolezza che il ciclo si è chiuso. I produttori spronano il gruppo ad allinearsi con le mode per le future registrazioni e questo comporta l’interruzione dei concerti per lo studio del repertorio “colto”. Il risultato è Florian, del 1979, che con sonorità da "Musica da camera", si allontana sempre di più dalla musica commerciale. La flessione delle vendite crea  disaccordi con la casa discografica Polygram con cui Le Orme sono impegnati per un altro album. Viene così inciso Piccola rapsodia dell'ape (1980) con l’unico entusiasmo di Germano Serafin che scrisse gran parte delle musiche e poi il gruppo di fatto si scioglie.

Note:

[5] S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, Milano, Gammalibri, 1977, p. 74

Gli Osanna sono un gruppo musicale italiano di genere rock progressivo, formato a Napoli agli inizi degli anni Settanta. Il gruppo ha i suoi esordi nel 1971 al Festival Pop di Caracalla e prende parte anche al Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio dove impressionano critica e pubblico per l'impatto della loro dimensione live. Il loro primo album L'uomo, vince il "Premio della Critica Discografica Italiana". Il disco è un concept album molto ricercato anche sotto l'aspetto grafico, con una copertina apribile e note introduttive a cura di due celebri firme, quali Renzo Arbore e Fabrizio Zampa. L'album è valido sotto l'aspetto musicale con affinità con Jethro Tull e Led Zeppelin. Alcuni brani vengono inseriti nella colonna sonora del film “Grazie signore p...” L'anno successivo l'incontro con la musica da film è più diretto. Il maestro Luis Bacalov coinvolge il gruppo nell'esecuzione della colonna sonora per il film “Milano calibro 92”, film noir diretto da Fernando Di Leo. L'album si intitola Preludio, Tema, Variazioni e Canzona, e si inquadra nel filone delle contaminazioni tra orchestra classica e musica rock, che era stato appena avviato dallo stesso Bacalov con il Concerto Grosso per i New Trolls. L'esperimento non bissa il successo dei New Trolls, anche se le variazioni composte dagli Osanna hanno qualche spunto interessante. Il 1972 resta soprattutto un anno di intensa attività concertistica, nella quale la band propone l'originale aspetto scenico, con le lunghe vesti colorate, i visi dipinti e le coreografie. Il gruppo suona alla Controcanzonissima organizzata da Ciao 2001 al Piper Club, al Festival Pop di Villa Pamphili, e al II Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze al Foro Italico. Infine affiancano i Genesis nel loro tour italiano. Nel 1973 esce l'album Palepoli, che è ritenuto uno degli episodi più riusciti del progressive italiano. Il disco è costituito da tre lunghe composizioni, che si sviluppano attorno al contrasto tra tradizione e modernità: la musica è un impasto sonoro di registri musicali antichi e moderni, dall'improvvisazione free jazz, al recupero del folk partenopeo con partiture di derivazione blues. Palepoli, che vuol dire città antica, viene contrapposta idealmente alla Neapoli moderna, fredda e distaccata chiusa nel suo egoismo metropolitano. Nel 1974 esce il quarto album Landscape of life. Il gruppo è minato da dissidi interni, acuiti durante la lavorazione del disco. Dopo la sua pubblicazione il gruppo si scioglie per ricostituirsi nel 1977 senza Elio D'Anna, sostituito dal tastierista Fabrizio D'Angelo, e con Enzo Petrone al basso. Con questa formazione gli Osanna realizzano Suddance che pubblicano nel 1978, disco che nonostante l'apprezzamento della critica non riscuote il successo sperato, per poi sciogliersi definitivamente all'inizio dell'anno successivo.

Perigeo sono stati un gruppo musicale italiano di stile fusion e progressive degli anni Settanta, guidato da Giovanni Tommaso. Formazione: Giovanni Tommaso - contrabbasso, basso, Franco D'Andrea – tastiere, Bruno Biriaco – batteria,  Claudio Fasoli – sax, Tony Sidney – chitarra. Il loro primo disco, Azimut (1972), raggiunge subito buoni risultati, nel successivo album Abbiamo tutti un blues da piangere (1973) inseriscono invece brani orientati verso il rock, dal jazz rock al funky jazz. Il successivo Genealogia (1974) comprende brani sempre di alto livello ma più orecchiabili, con maggiore utilizzo del sintetizzatore. Riscuotono grande successo nel tour europeo dell'estate 1974. con La valle dei Templi (1975), che si avvale della presenza di Tony Esposito alle percussioni, viene data particolare importanza alla ritmica; il gruppo ottiene un buon riconoscimento commerciale. Con Non è poi così lontano (1976), registrato in Canada, il Perigeo esalta al massimo le doti tecniche dei musicisti ma chiude con il jazz rock. Nel  1977, durante un concerto a Firenze, salutano il pubblico annunciando il loro scioglimento.

I Pooh sono stati un gruppo musicale italiano formatosi nel 1966 a Bologna e scioltosi dopo l'ultimo concerto a Casalecchio di Reno il 30 dicembre 2016. La composizione del gruppo ha subìto diverse mutazioni nel corso dei suoi cinquant'anni di storia ma la formazione, stabile per 36 anni con la quale conobbe i suoi maggiori successi è questa: Roby Facchinetti tastiere, Dodi Battaglia chitarra, Red Canzian basso e Stefano D'Orazio batteria e, talvolta, flauto;  la voce principale fu quella di Facchinetti, autore di molti brani del gruppo,  ma anche gli altri sono stati voci soliste nelle proprie composizioni. Il primo album come Pooh esce nel 1966, Per quelli come noi, solo Facchinetti è presente. La canzone Piccola Katy del 1968, lato B del loro quinto 45 giri In silenzio, raggiunge la quindicesima posizione della hit parade. Nel 1969 esce il singolo Mary Ann, che partecipa al Cantagiro con scarsi risultati. Nel 1969 esce l’album  Memorie che ottiene un ottimo consenso dalla critica, ma scarso riscontro dal pubblico. Nel 1971 incidono il singolo Tanta voglia di lei che raggiunge la prima posizione della classifica, cosa che si ripete con Pensiero, che vende oltre un milione di copie. Subito dopo esce il disco Opera prima, un LP che fonde la musica sinfonica, come nel brano omonimo, alla melodia italiana. Tanta voglia di lei arriva seconda al Festivalbar 1971. Nel 1972 altri singoli di grande effetto come Noi due nel mondo e nell'anima / Nascerò con te), Cosa si può dire di te / Quando una lei va via. L’album Alessandra segna una maggiore presenza di Roby alla voce, che fino a quel momento era stata di appannaggio soprattutto di Dodi e Riccardo Fogli e vede per la prima volta la firma di Dodi Battaglia come autore delle musiche. Il produttore riesce a imporre che l'album sia composto esclusivamente da canzoni d'amore: nel disco scompare quasi totalmente la chitarra elettrica, sostituita dagli arpeggi dell'acustica, mancano assoli di chitarra e si esalta il ruolo dell’orchestra. Riccardo Fogli decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista insofferente delle prese di posizione del produttore. All’inizio del 1973, il gruppo rischia di sciogliersi dopo infinite selezioni per la ricerca del bassista, ma finalmente viene scelto Red Canzian, chitarrista della band progressive Capsicum Red. Con quella che sarà la formazione definitiva esce il disco Parsifal, un LP complesso e di ampio respiro strumentale e lirico. Anticipato dai singoli Io e te per altri giorni e Infiniti noi, questo LP miscela in maniera unica nel panorama italiano il pop sinfonico di derivazione britannica con le melodie sofisticate di Roby Facchinetti come nell'omonima Parsifal o in L'anno, il posto, l'ora. Se lo stile musicale sembra indirizzarli verso paragoni ingombranti come Pink Floyd e Genesis, i cori dei quattro riportano direttamente ai Beatles e ai Bee Gees. Il brano omonimo segna una tappa importante nella storia del complesso in quanto la sua seconda parte è esclusivamente strumentale. Nel 1974 esce la raccolta I Pooh 1971-1974 che contiene i loro motivi di successo. Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché di liriche spesso oniriche e difficili si fonde in due LP di modesto successo commerciale: Un po' del nostro tempo migliore troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzoni di rapida presa e  Forse ancora poesia che con Ninna nanna, scelto per promuovere l'album, riesce appena a entrare nella top 10 dei singoli. Canzoni come Pierre e Linda, con cui i Pooh partecipano al Festivalbar decretano il successo dell’album Poohlover (1976) dove la musica è suonata dai quattro con arrangiamenti più ricchi, nonostante resti ancora l'accompagnamento di una sezione d'archi. I testi non si concentrano più solo sull'amore, ma si aprono alla quotidianità e alle questioni sociali. Con Linda il gruppo ritorna dopo alcuni anni ai vertici delle classifiche. Il seguente Rotolando Respirando è un disco carico di energia e vitalità, che spazia abilmente dal pop fino alla grande energia rock del brano che dà il titolo all'album con il noto assolo di Dodi Battaglia, oppure alle note di Ancora tra un anno, che diviene la sigla di chiusura dei loro concert. Un altro LP di successo è Boomerang (1978). Per la prima volta si osservano un uso generoso del sintetizzatore e numerosi virtuosismi alla chitarra elettrica anche nelle parti cantate. Si tratta anche del primo LP in cui si rinuncia totalmente all'accompagnamento degli archi. Nel 1979 esce Viva e i Pooh vendono oltre 700.000 copie. Il disco contiene brani celebri come Io sono vivo, che rimane in classifica per oltre 51 settimane, Notte a sorpresa, L'ultima notte di caccia, Tutto adesso. Nel 1980 i Pooh pubblicano l'album Hurricane, un disco nel quale i Pooh riarrangiano in inglese i pezzi più importanti dell'ultimo triennio pensato per il mercato estero. Il disco non riesce a entrare nelle classifiche americane e inglesi e viene quindi fatto uscire anche in Italia, dove diventa disco d'oro. A settembre del 1981 esce sul mercato italiano Buona fortuna, contenente brani come il 45 giri estivo Chi fermerà la musica e Buona fortuna. Nella primavera del 1982 i Pooh pubblicano      Palasport, il loro primo disco dal vivo registrato durante il tour autunnale del 1981. Il successivo Tropico del nord del 1983 viene registrato negli studi di Montserrat, nei Caraibi. È il primo LP italiano a essere commercializzato anche sul supporto CD; per la prima volta su un disco del gruppo si trova una canzone, Solo voci, eseguita a cappella, per celebrare i Beatles di Because. Nel 1984 i Pooh volano a Maui, nelle Hawaii, negli studi di George Benson, per registrare il disco Aloha. Il brano portante del disco è La mia donna, interpretata dai quattro che si suddividono il cantato delle strofe; questo brano si distingue per il virtuoso assolo di Dodi Battaglia. Asia non Asia, del 1985, è il nuovo lavoro dei Pooh registrato in Giappone: disco pieno di chitarre sintetiche e tastiere.  Nel 1987 esce il disco Il colore dei pensieri con l'ecologista Acqua dalla luna. Nel 1988 con il disco Oasi i Pooh cominciano a collaborare con il WWF. L'impegno sociale dei Pooh continua sulla falsariga del disco precedente: il tema della distruzione del pianeta si avverte in  Nell'erba, nell'acqua e nel vento. Gli anni novanta si aprono per il complesso con uno dei pochi successi che ancora mancavano alla loro quasi venticinquennale carriera: a marzo vincono il Festival di Sanremo con il brano Uomini soli, che cantano in abbinamento con Dee Dee Bridgewater, la quale inciderà la versione in inglese del brano, intitolata Angel of the Night. Dopo il Festival viene pubblicato l'album omonimo del brano proposto, che contiene brani di successo come L'altra donna (scritto e cantato da Dodi Battaglia), Giulia si sposa (scritto e cantato da Stefano D'Orazio) e Tu vivrai (in collaborazione con Eros Ramazzotti, Umberto Tozzi, Raf ed Enrico Ruggeri). Il 1994 è un anno di transizione, i Pooh incidono un album di brani inediti: Musicadentro, disco arrangiato da Dodi Battaglia in maniera molto energica, suonato quasi per intero in presa diretta, con l'intento di trasportare su CD tutta l'energia della band, come se fosse un disco suonato dal vivo. L’album però vende meno dei precedenti. I Pooh tornano alla ribalta grazie al disco Amici per sempre, del 1996, che lancia brani come Amici per sempre, La donna del mio amico, Cercando di te. I nuovi Pooh rimangono fedeli alla loro musica, rinnovandosi negli arrangiamenti, seguendo in parte la moda del momento. Nonostante il titolo, questo sarà il disco con la gestazione più difficile di tutta la loro carriera perché sono nati disaccordi interni sull’esecuzione di alcune canzoni. Nel 1999 esce Un posto felice: singoli come Dimmi di sì, Se balla da sola e Mi manchi sono tra i pezzi più importanti dell'anno e permettono ai Pooh di partecipare al Festivalbar e di riempire piazze e stadi, ritrovando il rapporto di sintonia col grande pubblico che sembrava smarrito dopo qualche passo falso a metà degli anni novanta. Il millennio si apre con Cento di queste vite (2000) che torna al suono degli anni settanta, un lavoro interessante che sicuramente mostra più impegno e carattere rispetto al precedente. Da questo disco vengono estrapolati molti singoli, tra i quali spiccano Stai con me, I respiri del mondo, Un grande amore e il brano di chiusura, Puoi sentirmi ancora, canzone dedicata a una fan tragicamente morta in un incidente stradale, pezzo con una coda strumentale. Nel corso della carriera i Pooh hanno venduto più di 100 milioni di dischi, il più alto numero per un complesso italiano.

Premiata Forneria Marconi (o PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità, negli anni Settanta, sia in Italia sia a livello internazionale e che ha saputo evolvere il proprio stile nei decenni successivi grazie alle doti tecniche dei suoi componenti. Nasce  dall'evoluzione musicale e artistica di “Quelli” gruppo formato da musicisti di sala che incidono  per Mina, Lucio Battisti, Fabrizio De André e tanti altri. Le loro doti tecniche risultano utili alla fine degli anni Sessanta quando il rock si stava evolvendo in nuove forme (rock progressivo) che richiedono una preparazione talentuosa. I Quelli diventano “Krel”continuando il lavoro come session man e portando avanti la loro ricerca musicale. Conoscono il violinista e flautista Mauro Pagani, durante le registrazioni del disco La buona novella di Fabrizio De André, che si aggiunge al gruppo. Entrano nella nuova etichetta Numero Uno, di Battisti-Mogol, e adottano l’attuale nome. Iniziano come gruppo di supporto nei concerti italiani di alcune delle grandi band straniere del momento: Procol Harum, Yes e Deep Purple facendosi conoscere al grande pubblico degli appassionati di rock. Nel 1971 parteciparono alla prima edizione del "Festival di avanguardia e nuove tendenze" di Viareggio con la canzone La carrozza di Hans, vincendo l'edizione a pari merito con Mia Martini e gli Osanna. Nel 1971 esce il loro primo disco, il singolo La carrozza di Hans / Impressioni di settembre, seguito all'inizio del 1972 dall'album Storia di un Minuto. In  questo album viene impiegato per la prima volta in Italia il Minimoog. Il brano Impressioni di settembre (di Mussida e Pagani, su testo di Mogol) diviene presto uno dei loro cavalli di battaglia e un classico della musica italiana. Alla fine dell’anno esce il secondo album, Per un amico. La musica è più complessa, più elaborata, più vicina al rock progressivo che si suona nel Regno Unito in quel periodo. Durante il loro concerto a Roma per la presentazione del nuovo album, la Premiata Forneria Marconi è ascoltata da Greg Lake degli Emerson, Lake & Palmer che li porta a Londra alla sede della Manticore dal paroliere e ispiratore dei King Crimson, Peter Sinfield. L’impresario decide di scrivere i testi inglesi dei pezzi della Premiata Forneria Marconi per  lanciarli nel mercato internazionale e semplifica il nome in PFM, più facile da pronunciare per gli anglofoni. Nel gennaio 1973 Mussida e compagni tornarono a Londra per registrare il loro primo album internazionale, edizione in inglese del disco Per un amico, dal titolo Photos of Ghosts e pubblicata dalla Manticore. Il singolo tratto dall'album, Celebration (versione inglese di È festa) ebbe un notevole successo radiofonico e nel mese di agosto la PFM si esibisce con grande successo al Reading Festival, il più importante evento rock inglese dell'epoca, insieme a loro i Genesis e i francesi Magma. Photos of Ghosts entra sia nella classifica britannica che in quella statunitense di Billboard. La Premiata Forneria Marconi è indicata come uno dei gruppi rivelazione dell'anno nei referendum delle più importanti testate musicali britanniche (il Melody Maker e il New Musical Express). L'attività dal vivo internazionale diviene frenetica e il gruppo gira l'Europa con Sinfield e il sassofonista britannico Mel Collins. Poco prima della registrazione del loro terzo album, L'isola di niente, avvenuta nel 1974 a Londra, il bassista Giorgio Piazza viene sostituito da Patrick Djivas, ex-Area. Anche di questo disco fu realizzata una versione inglese, The World Became the World, che fu lanciata dalla Manticore nel mercato statunitense. Il gruppo partì quindi per il suo primo tour negli Stati Uniti d'America, da cui fu tratto nel 1974 il primo album dal vivo Cook (pubblicato in Italia come Live in USA). Cook entrò nella classifica di Billboard e la tournée da cui il disco è tratto permise al gruppo di suonare per 50 date nel Nord America e di esibirsi anche in concerti trasmessi alla televisione. Dopo quattro mesi di ininterrotta attività negli Stati Uniti al fianco di Peter Frampton il gruppo fa ritorno in Italia.Nel 1975 entra nell’organico il cantante Bernardo Lanzetti proveniente dagli Acqua Fragile. La PFM, in effetti, non ha un cantante fisso e tutti si dedicano al canto, ma questo ha il difetto di rendere anonimo il gruppo rinunciando a un front man, dotato di buona voce e di presenza carismatica. Il nuovo cantante ha inoltre dimestichezza con la lingua inglese avendo studiato negli Stati Uniti. Con Lanzetti il gruppo inizia a registrare il quarto, intitolato Chocolate Kings e alla fine del tour promozionale, questa volta realizzato solo in versione inglese, la PFM suona alla Royal Albert Hall di Londra davanti alla Regina Madre. È di quel periodo il successo, anche commerciale, in Giappone, dove si recò per una fortunata serie di concerti. Al ritorno in Italia Mauro Pagani lascia il gruppo per intraprendere la carriera solista. Con la sua uscita termina il periodo di più grande creatività e successo per la PFM. Nel frattempo l'interesse per il genere progressive cala con l’avvento del punk rock e della new wave. Il loro quinto disco, uscito nel 1977 e intitolato Jet Lag, pone fine alle ambizioni internazionali. Nel 1978 esce Passpartù, cantato in italiano, che riporta le sonorità del gruppo a una dimensione più rivolta al pubblico e al mercato nazionale. I testi sono affidati al cantautore Gianfranco Manfredi. La svolta musicale e artistica del gruppo crea attriti con Bernardo Lanzetti che abbandona per dedicarsi alla carriera solista. Nel 1978 la PFM realizza un tour con Fabrizio De André da cui viene tratta una fortunata coppia di album dal vivo con le versione “progressive” di  Il pescatore. Si è nel frattempo affiancato al gruppo il polistrumentista Lucio "Violino" Fabbri, mentre Franz Di Cioccio assume il ruolo di front man e di cantante cedendo la batteria a Walter Calloni. Frutto di questa nuova tendenza musicale e stilistica è l'album Suonare suonare del 1980, disco che ha un buon successo in Italia e permette alla PFM di mantenere la popolarità in un periodo di crisi del progressive rock. Dopo l'uscita del disco anche Flavio Premoli, stanco della vita "on the road", lascia il gruppo senza essere sostituito. Anche l'album successivo, Come ti va in riva alla città (del 1981), ottiene un discreto successo. La musica è orientata a un rock più immediato e più in linea con i gusti degli anni ottanta e i componenti del gruppo si dedicano a scrivere i testi. La PFM è ancora in attività. Per concludere «Resta da dire che la PFM è il nome fondamentale nella storia del pop italiano; la capacità dei singoli e la volontà innovativa ne hanno fatto il gruppo italiano più preparato e più apprezzato all'estero»[6].

I Ricchi e Poveri sono un gruppo musicale italiano nato a Genova quando Angelo Sotgiu e Franco Gatti incontrano la cantante del gruppo beat I Preistorici, Angela Brambati, e decidono con lei di costituire un quartetto polifonico, idea che si concretizza nel 1967, dopo l'incontro con un'amica di Angela, Marina Occhiena. La band viene presa in simpatia dal cantautore romano Franco Califano  che, capito che i quattro ragazzi non dispongono di molto denaro, suggerisce di adottare il nome che tuttora portano apostrofandoli come ricchi di spirito e poveri di tasca. Decide di diventare il loro produttore e crea un nuovo look per ognuno, che comprende un taglio maschile per i capelli di Angela e un'ossigenata a quelli di Angelo e Marina. Il debutto del gruppo avviene al Cantagiro del 1968 con L'ultimo amore, cover in lingua italiana del brano Everlasting love degli inglesi Love Affaire (il testo in italiano è di Mogol). Nello stesso anno, esce il loro primo 45 giri, che contiene, oltre alla cover, anche Un amore così grande. Successivamente incidono La mia libertà, cover di un pezzo dei Bee Gees, tradotta in italiano da Franco Califano che diventa il loro produttore stabile. Nel 1970 partecipano per la prima volta al Festival di Sanremo sostituendo all’ultimo momento Gianni Morandi che si ritira, e arrivano secondi cantando, in coppia con Nicola Di Bari, la canzone La prima cosa bella, il loro primo vero successo, contenuto nell'album che porta il nome del gruppo, Ricchi e Poveri. Nel 1970 incidono il singolo Primo sole primo fiore, con il quale partecipano al film musicale “Terzo Canale - Avventura a Montecarlo” di Giulio Paradisi, con New Trolls e The Trip. Nel 1971 prendono di nuovo parte al Festival di Sanremo, classificandosi nuovamente secondi con Che sarà, interpretata in abbinamento con José Feliciano. Il pezzo diventa un loro cavallo di battaglia e viene considerato un classico della canzone italiana nel mondo. A fine anno, esce l'album Amici miei, che contiene l'omonima canzone che dà il titolo all'LP, cover della famosa spiritual Amazing Grace, inno alla pace e all'amicizia. Sempre nel '72 sono in gara a “Un disco per l'estate” con Pomeriggio d'estate, classificandosi al 13º posto, ex aequo con I Nomadi di Io vagabondo. Successivamente incidono Una musica, duetto tra Angela e Marina destinato a diventare la sigla di chiusura del quiz “Rischiatutto”. Nel 1973 sono a Sanremo con Dolce frutto, che si piazza al 4º posto; partecipano poi per la seconda volta a “Un disco per l'estate” con la canzone Piccolo amore mio; in autunno sono a Canzonissima con il brano Penso, sorrido e canto, che ottiene il secondo posto. Nel 1974 partecipano a Un disco per l'estate con il nuovo singolo Povera bimba, che supera la fase eliminatoria e arriva alle semifinali di Saint Vincent. Nel 1978 sono all'Eurofestival di Parigi con Questo amore, che poi ripropongono al Festivalbar. Nel 1981 Marina lascia il quartetto a causa di contrasti con Angela e intraprende la carriera di solista. Nonostante la defezione, i Ricchi e Poveri si presentano al Festival di Sanremo come trio conquistando uno dei loro maggiori successi in assoluto con Sarà perché ti amo. Nonostante il quinto posto, la canzone diventa uno dei singoli di maggior successo dell'anno conquistandosi il titolo di singolo italiano più venduto del 1981,  con ben milioni di copie. Partecipano anche al  al Festivalbar con il brano M'innamoro di te: il trio modifica il loro genere musicale limitando le parti corali per esaltare gli interventi solistici e ritornelli con le tre voci che cantano all'unisono. Le canzoni Come vorrei (1981) e Piccolo amore (1982) sono altri motivi interpretati in questo periodo dal gruppo come trio e diventeranno la sigla di chiusura di due edizioni del programma Portobello, condotto dal presentatore Enzo Tortora. Dal primo album senza Marina Occhiena, E penso a te, viene tratto un altro singolo Made in Italy, intreccio di tonalità con suggestive alternanze tra le tre voci e un ritornello dal ritmo trascinante. Nel 1982 esce il 33 giri Mamma Maria che ottiene una buona posizione nella  classifica delle vendite seguito nel 1983 da Voulez vous danser, che raggiunge il primo posto nella hit parade. La title-track Voulez vous danser, è una delle canzoni italiane più vendute in Europa nell'estate del 1984. Nel 1985 i Ricchi e Poveri vincono il Festival di Sanremo con Se m'innamoro, a conferma della loro popolarità. Nel 1987 partecipano nuovamente al Festival di Sanremo con Canzone d'amore, composta da Toto Cutugno, e arrivano settimi. Esce l'album Pubblicità, che contiene  Lascia libero il cielo con le quali gareggiano a “Un disco per l'estate” classificandosi al terzo posto. Nel 1988 tornano a Sanremo proponendo Nascerà Gesù ma il brano suscita critiche tra gli addetti ai lavori e i giornalisti per il modo con cui si pone contro l'ingegneria genetica, e anche il pubblico non lo accoglie favorevolmente. Nel 1989 ritornano sul palco dell'Ariston con Chi voglio sei tu, duetto interpretato da Angelo e Angela, che si ferma all'ottava posizione della gara. Nel 1990 partecipano nuovamente alla kermesse sanremese in coppia con Jorge Ben portando il brano Buona giornata, che diviene una sigla televisiva. Esca il loro album Buona giornata e... dove si celebrano i primi vent'anni trascorsi da La prima cosa bella, il loro primo pezzo vincente. Nel 1992 i Ricchi e Poveri salgono di nuovo sul palco di Sanremo con la canzone Così Lontani, ma  il brano non accede alla finale. A seguito della manifestazione esce il doppio album Allegro italiano, che li vede cimentarsi nell'interpretazione di alcune tra le canzoni italiane più conosciute. Negli anni successivi la loro attività continua con tour, anche internazionali, e numerose presenze a programmi televisivi.

Sensations’ Fix sono stati un gruppo di musica rock progressive/elettronica guidato da Franco Falsini.  Falsini, nato in Italia, si trasferisce in Virginia nel 1969 dove crea uno studio di registrazione per dedicarsi a sperimentazioni con un Moog e un registratore 4 tracce. Tornato in Italia forma una band, inizialmente nota solo nella scena musicale fiorentina, ma poi arrivata a maggiore fama nazionale. Questa la formazione: Franco Falsini chitarra, tastiere e voce, Keith Edwards batteria, Richard Ursillo basso e Stephen Head tastiere (dal 1976). Si ricordano i primi album: Fragments of Light e Portable Of Madness (del 1974) e  Finest Finger del 1976 con anche Stephen Head. Il gruppo si scioglie alla fine del 1979, quando Franco Falsini torna negli USA.

Note:

[6] S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, Milano, Gammalibri, 1977, p. 77

Skiantos Gli Skiantos sono un gruppo rock demenziale formatosi a Bologna a metà degli anni Settanta. Fanno parte della prima ondata del punk rock italiano di cui la città di Bologna, allora molto legata al Movimento del '77, fu il primo e più fertile centro nevralgico. Un gruppo di studenti  del DAMS si ritrova per suonare nella cantina del futuro cantante Roberto (Freak) Antoni e nel 1977 incide  Inascoltable, album frutto di una seduta di improvvisazione con una decina di presenti. I concerti del gruppo sono caratterizzati da performance provocatorie con riferimenti alle avanguardie futurista e dadaista. Nel 1978 gli Skiantos realizzano il loro secondo LP dal titolo MONO tono, un disco punk con cui si affermano rappresentando l'anticonformismo di rottura sociale tipico del Movimento del '77, di cui il gruppo diventa uno dei portavoce. Il disco è preceduto dal singolo Karabigniere Blues / Io sono un autonomo. Nel 1979 pubblicano l’LP Kinotto, a detta di Freak Antoni, un LP new wave. Nello stesso anno partecipano al concerto “Omaggio a Demetrio Stratos” organizzato dalla Cramps Records. Nel 1980 esce su 45 giri una delle loro canzoni più famose, Mi piaccion le sbarbine, già brano di apertura di Kinotto, inserita come lato B del singolo Fagioli. Con questo brano il gruppo si presenta alle selezioni del Festival di Sanremo 1980: questa partecipazione determina la fuoriuscita del cantante dal gruppo. A fine anno esce il loro ultimo album Pesissimo! con il debutto di Linda Linetti come cantante. Lo scarso successo commerciale e le critiche ricevute dall'album portano il gruppo allo scioglimento.

Stormy Six sono stati un gruppo musicale fondato a Milano alla metà degli anni Sessanta. Nel 1966 incidono il primo 45 giri, Oggi piango (cover di All or Nothing degli Small Faces) e Il mondo è pieno di gente (di Franco Fabbri) mentre nel 1967 vengono scelti come uno dei gruppi spalla per la loro prima tournée italiana dei Rolling Stones. Esce il nuovo 45 giri Lui verrà / L'amico e il fico. Nel 1969 viene inciso il primo LP Le idee di oggi per la musica di domani, album dove si intrecciano riferimenti al rock psichedelico angloamericano ma anche alla nascente canzone d'autore. Le canzoni sono tutte di Franco Fabbri e di Claudio Rocchi; oltre a loro sono nella band Luca Piscicelli e Antonio Zanuso e Fausto Martinetti alle tastiere (che però esce da gruppo). Nel 1970 esce Claudio Rocchi ed è sostituito da Massimo Villa. Con la nuova formazione sono incisi due singoli di canzoni originali, Alice nel vento/Il venditore di fumo (1970) e Rossella/Leone (1971) che ottengono un certo successo radiofonico per l'atmosfera country-rock e i testi svagati e ironici. Leone diventa un tormentone estivo grazie alla trasmissione Alto gradimento, che gioca sull'omonimia tra il protagonista della canzone e l'allora Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. È così che gli Stormy Six iniziano ad essere associati alla scena politica. Nel 1971 prendono parte al primo festival di Re Nudo a Ballabio e al primo Festival d'Avanguardia della Musica e Nuove Tendenze, presentando la loro prima canzone esplicitamente politica, La manifestazione. Nell'autunno dello stesso anno viene registrato L'unità, concept album che rilegge in chiave storico-critica l'unità d'Italia. L'album ottiene un buon successo di critica (viene salutato come la migliore uscita dell'anno di un gruppo italiano, insieme a Storia di un minuto della PFM). Le vendite sono comunque scarse e la casa discografica impone agli Stormy Six la partecipazione ad “Un disco per l'estate” con una canzone, Sotto il bam-bù, ma il testo viene però bocciato dalla RAI. Dal 1973 la formazione diventa: Franco Fabbri chitarra e voce, Umberto Fiori chitarra e voce, Carlo De Martini sax, violini, viola e chitarra acustica  Tommaso Leddi violino, mandolino e chitarra acustica, Luca Piscicelli basso e voce,  Antonio Zanuso batteria e percussioni. Sono loro che incidono Guarda giù dalla pianura, una raccolta di canzoni di protesta tratte dai repertori internazionali. Lasciata l'Ariston Records nel 1975 per l’etichetta indipendente L’Orchestra esce Un biglietto del tram, che contiene canzoni che diventano notissime, intonate come inni di piazza o eseguite da altri musicisti: «è il ’75 e gli Stormy Six intendono “celebrare” l’anniversario della Resistenza con una serie di buone canzoni come Stalingrado, La fabbrica, Dante Di Nanni e 8 settembre»[7]. Nel 1976 esce Cliché, registrato nel 1976 insieme al trombettista Guido Mazzon e al batterista Toni Rusconi che ottiene ottime critiche ma lascia freddo il pubblico militante che non si aspetta una raccolta di brani strumentali vicini al jazz. Si torna alla “normalità” con L'apprendista (1977), album con un carattere decisamente più progressive, dove gli Stormy Six tornano a usare strumenti elettrici e prendono atto della funzione politica delle loro canzoni, che possono essere trasmesse dalle emittenti radiofoniche. Inizia un periodo di intensa attività internazionale degli Stormy Six, con significativi apprezzamenti da parte della critica e del pubblico di vari Paesi Europei. Il settimo album, Macchina maccheronica (1980), vince il premio della critica discografica tedesca come miglior album rock dell'anno, relegando al secondo posto i Police. La partecipazione alla registrazione e ad alcuni concerti di Georgie Born, violoncellista degli Henry Cow, è un altro segno dell'internazionalizzazione degli Stormy Six, che porta anche all'adozione temporanea del nome Macchina Maccheronica per lo stesso gruppo. La presenza degli Stormy Six/Macchina Maccheronica al Festival della canzone politica di Berlino Est, nel 1979 e nel 1980, crea anche un "caso" politico nella Germania dell’Est perché gli intellettuali dell'opposizione vedono con favore il successo del gruppo italiano in alternativa alla canzone politica "ufficiale" sostenuta dal governo. L'ultimo album prodotto in studio  è Al volo (1982), nel quale il gruppo lavora in quintetto. Nel settembre del 1982 il gruppo si scioglie. Ci sarà una reunion nel 1993 per un'esibizione in seguito documentata dal cd live Un concerto (1995). 

The Trip è stato un complesso musicale rock progressivo anglo-italiano formatosi a Londra nel  1966, durante il soggiorno inglese del cantante Riki Maiocchi (ex Camaleonti) che stava cercando musicisti per formare un nucleo di supporto con propensione al rock psichedelico. Il gruppo si presenta sui palchi italiani con il nome Maiocchi & The Trip, ma già nel 1968 la band si separa da Maiocchi e si conferma la seguente formazione: Arvid Andersen, basso e voce, Billy Gray, chitarra, Joe Vescovi, tastiere e voce, Pino Sinnone,  batteria. Siamo in piena epoca psichedelica e il quartetto mantiene il nome di The Trip ("il viaggio") con chiare allusioni all'esperienze lisergica. Con la formazione a quattro guidata dal valentissimo Vescovi, il complesso propone una miscela di beat, rock e blues con qualche venatura sinfonica, che i critici battezzano "musica impressionistica". Con queste premesse nel maggio 1970 il complesso pubblica il primo album, The Trip e nello stesso anno appare in veste di protagonista nel film surreale “Terzo Canale - Avventura a Montecarlo”, insieme ai New Trolls, Mal ed altri artisti, che li mostra in azione al Festival Pop di Caracalla. L'anno successivo, nel mese di settembre, viene inciso il secondo album Caronte, un disco con gli elementi che costituiranno il progressive maturo: brani lunghi e articolati, variazioni di ritmo, citazioni letterarie e arrangiamenti barocchi con influssi sinfonici. Le tastiere di Vescovi diventano lo strumento predominante nella maggior parte dei brani, soprattutto nei due pezzi che danno il nome al disco, anche se sono ben presenti fraseggi di chitarra. Nel 1971 la band partecipa al Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio e l'anno successivo a Contro - Canzonissima di Ciao 2001 e al Festival Pop di Villa Pamphili. Gray e Sinnone lasciano la band e il batterista viene rimpiazzato da Furio Chirico, che pur essendo molto giovane ha già al suo attivo diversi anni di esperienza in complessi beat. L'abilità tecnica di Vescovi permette al gruppo di presentarsi come trio con tastiera, basso e batteria, sull'esempio di Emerson, Lake & Palmer. Nel maggio 1972 con la realizzazione di Atlantide il suono della band si sintonizza sempre più chiaramente sulle frequenze del progressive di stampo anglosassone. Il disco è un concept album che prende spunto dal mito del continente scomparso, per simboleggiare la genesi e la caduta della società totalitaria. I testi sono in lingua inglese e le tastiere di Vescovi risultano ancora più enfatizzate, con frequenti spazi per assoli e virtuosismi, anche di Chirico. La stessa formazione  pubblica nel 1973 il quarto e ultimo album, Time of Change. Anche questo è tema mitologico e rispetto ai precedenti lavori presenta una ancora più evidente contaminazione di musica classica e influssi jazz. L'opera rappresenta il crepuscolo creativo della band che si scioglie.

Note:

[7] E. Gentile, La "Nuova Resistenza", in S. Angiolini – E. Gentile, Note di pop italiano, Milano, Gammalibri, 1977, p. 119