IL PRIMO SOCCORSO
Per “primo soccorso” si intendono tutte le azioni che dobbiamo svolgere quando si presenta un qualsiasi tipo di incidente. Ma come è nato il primo soccorso?
Il primo soccorso nacque nell’antichità con ordini religiosi cavallereschi che fornivano assistenza medica ai feriti durante la guerra.
Cosa fare in caso di incedente
Quando ci troviamo davanti ad un incidente, e siamo formati per prestare assistenza, dobbiamo mettere in atto la “catena della sopravvivenza”. La “catena della sopravvivenza” non è altro che un insieme di interventi collegati tra loro che possono permettere di aumentare sensibilmente la probabilità di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco. Quali sono i 4 “anelli” di questa catena?
● PRIMO ANELLO: ALLARME PRECOCE
Allerta del Sistema di Soccorso di Urgenza ed Emergenza con una valutazione dello scenario, con calma e precisione, due caratteristiche fondamentali per fornire le giuste informazioni al sistema di Emergenza, in modo da preparare il personale paramedico per l’intervento sul posto.
● SECONDO ANELLO: RCP PRECOCE
Eseguire il prima possibile la manovra RCP (rianimazione cardiopolmonare) formata da 30 CTE (compressioni toraciche esterne) seguite da 2 insufflazioni (ventilazioni bocca a bocca)
● TERZO ANELLO: DEFIBRILLAZIONE PRECOCE
L’immediato reperimento di un DAE (defibrillatore automatico esterno) è fondamentale per aumentare la probabilità di ripresa di una persona vittima di un arresto cardiaco.
● QUARTO ANELLO: CURE AVANZATE
È importante assicurare la rapida applicazione dell’intervento di un’equipe medica per permettere di completare le cure contro l’arresto cardiaco.
Le posizioni
POSIZIONE ANTISHOCK
La posizione antishock serve fondamentalmente a migliorare l’afflusso sanguigno agli organi vitali.
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
Serve per evitare il soffocamento in caso di rigurgito.
Figura 1: Preferibilmente il malcapitato va posizionato sul lato sinistro
Le 5B del primo soccorso
1) Bleeding (Emorragia)
2) Breacks, Sprains and Strains (Fratture, Distorsioni e Stiramenti)
3) Blisters (Vesciche)
4) Burns (Ustioni)
5) Bites and Strings (Morsi e Punture)
Emorragia
Per fermare un’emorragia, ovvero una fuoriuscita copiosa di sangue, è necessario applicare una pressione diretta sulla ferita. Oppure, se l’emorragia è arteriosa, quest’ultima va fermata con un dispositivo emostatico a monte della ferita.
Fratture, Distorsioni e Stiramenti
Le fratture si trattano con una steccatura. Distorsioni, ovvero la fuoriuscita del capo osseo dall’acetabolo con ritorno, e gli stiramenti si trattano con ghiaccio e una fasciatura.
Vesciche
Le vesciche si possono trattare bucandole con un ago sterile e poi coprendole ma sarebbe meglio lasciarle guarire da sole.
Ustioni
Le ustioni si possono trattare con acqua fredda messa su di esse ma se l’ustione è estesa per più del 10% del nostro corpo non si può raffreddare altrimenti si rischia l’ipotermia, ovvero la temperatura corporea troppo bassa
Morsi e punture
Se si viene morsi da un serpente bisogna usare un estrattore sawyer. Se si viene punti da un’ape c’è bisogno di estrarre il pungiglione dal nostro corpo. In tutti e due i casi disinfettare.
Lesioni muscolari
Contusione
La contusione è un versamento di sangue subcutáneo provocato da un urto. Per trattarla bisogna applicare del ghiaccio o delle garze bagnate. Poi mettere delle creme per l'assorbimento del sangue.
Crampo