percorso a piedi: dal borgo della Vaccheria al monte San Leucio - 3 km circa - 1,30 h - 270 mt di dislivello - percorso di media difficoltà
E' sicuramente la montagna che offre gli scenari più suggestivi su Caserta, sugli altri colli Tifatini e sulla piana di terra di Lavoro, questo perchè il suo sporgere e digradare su San Leucio da la sensazione a chi cammina sulla sua cresta sommitale di essere quasi in cielo, come da sopra un aereo, e nelle caldi notti estive con l'intenso brillare sottostante il tutto viene enormemente esaltato!
Si parte dall'antico borgo della Vaccheria, dove si tiene l'annuale e famosissimo presepe vivente; è raggiungibile da Caserta lungo la strada che porta a San Leucio e prosegue per Caiazzo sulla SP 336 deviando al valico a destra su per via Cappuccio, fino alla piazza del borgo, di fronte la bella chiesa di Santa Maria delle Grazie; qui parcheggiamo.
Ci incamminiamo indirizzandoci verso il borgo entrando nella seconda stradina a destra della facciata della chiesa per poi svoltare alla prima a destra su una stradina sbrecciata in prossimità di un antico lavatoio quindi aggiriamo un cancello sulla destra ed entriamo subito nel folto bosco.
Ci troviamo subito di fronte un bivio in un bell'alberato di robinie, qui superato di un paio di metri il cancello prendiamo il primo sentierino di sinistra (non molto visibile, ed è prima della susseguente biforcazione a soli altri pochi metri) che in leggera salita si immerge totalmente nella rigogliosa e verdeggiante macchia di monte San Leucio, in questo tratto si ha la sensazione di stare in una vera e propria galleria naturale!
Sempre nel bosco costituito da arbusti di sambuco, alberi di lecci e sottobosco di pungitopo raggiungiamo un sterrata più evidente, qui svoltiamo a destra e dopo pochi metri eccoci ad un quadrivio con molto spazio (al 2021 ci troviamo anche due panche). Continuiamo sulla sterrata di destra e dopo un 200 metri circa svoltiamo a sinistra, imboccando ora il sentiero che sale verso la cima in modo ora netto. (guardando la cartina possiamo accorgerci che abbiamo altre due possibilità di sentieri per giungere in tal punto, per chi vuole può seguirne anche una delle due, casomai alternandolo tra andate e ritorno)
Proseguendo dritto ad un bivio, il bosco ora poco alla volta si dirada lasciando spazio ad arbusti di corbezzolo, mirto e qualche rovo che cerchiamo sapientemente di aggirare o spostare; in un secondo tratto ora la macchia mediterranea aumenta di intensità specie nei mesi estivi, qui se il sentiero non è pulito bisogna farsi largo tra la vegetazione, che ovviamente guadagna il proprio spazio, rimanendo sempre sul sentiero ben marcato a terra.
Sopravanzato questo tratto eccoci emergere sulla cresta sommitale arida e spoglia dove ora proseguiamo in falsopiano godendoci il primo spettacolare panorama che ci soddisfa pienamente quando dopo l'ultima finale salitella guadagniamo la vetta principale del monte San Leucio. In cima rinveniamo anche i ruderi di una preesistente torretta Borbonica (sedia del Re), purtroppo crollata nell'inverno 2014 per i forti venti che flagellarono Caserta.
Il ritorno lo svolgiamo seguendo a ritroso il sentiero dell'andata.