Sant'Angelo in Formis - monte Tifata

percorso a piedi: dalla basilica Benedettina di Sant'Angelo in Formis al monte Tifata - 4 km circa - 2 h - 500 mt di dislivello - percorso di alta difficoltà

La salita al monte Tifata è sicuramente la più aspra, selvaggia e dura delle escursioni sui colli Tifatini ma è anche quella che più ci avvicina ad una essenza divina, fiabesca, dove centinaia di anni addietro la diligenza umana ha spesso incontrato e interagito con quella parte mistica localizzata dentro e fuori di noi, ecco perchè alla base o direttamente sui suoi pendii ritroviamo mille testimonianze di antichi luoghi di culto.

Sicuramente il più importante è la Basilica Benedettina di Sant'Angelo in Formis, tra le più significative espressioni di architettura romanica, con un importante ciclo di affreschi di scuola bizantino campana, fu edificata nel X secolo sui ruderi del tempio dedicato a Diana Tifatina; essa costituisce inoltre il nostro punto di partenza dell'escursione e merita perciò un'approfondita visita prima di partire.

Per la passeggiata invece salendo dalla strada principale dal centro di Sant'Angelo in Formis raggiunta la piazzetta sottostante la basilica procediamo ora a piedi qui dritto sulla stradina posta subito a sinistra e dietro il bar; ci teniamo a sinistra incamminandoci in ripida salita lungo una strada a volte cementata ed a volte sterrata, risaliamo quindi il pendio cespuglioso con un paio di tornanti tralasciando una deviazione (con dei cartelli di divieto d'accesso) mentre poco oltre abbandoniamo la sterrata per imboccarne un'altra posta a destra subito in ripida ascesa.

Attraversiamo una piccola fonte stagionale fino a raggiungere un'altro bivio, qui possiamo proseguire indifferentemente su tutte e due i percorsi ricordando di mantenersi sempre sul percorso principale se si prosegue sulla sterrata oppure di seguire i tornanti e svoltare dopo a destra se si prosegue sul sentiero che parte alla nostra destra.

In tutte e due i casi ci ricongiungiamo provenendo da direzioni opposte su un bello e rilassante pianoro sommitale, qui osservando bene verso la montagna intercettiamo un sentierino inizialmente poco visibile che risale di petto la cresta di un vallone; lo seguiamo per poi deviare nel vallone ed attraversarlo per guadagnare la linea di cresta successiva entrando poi in un secondo vallone in cui troviamo una momentanea sosta all'ombra di un boschetto di querce.

Proseguiamo ora puntando verso la frontale cima dei Lupi ben visibile per via della croce, in realtà il sentiero ci conduce al valico che la separa dal resto della montagna, perciò se vogliamo con una veloce salita possiamo anche guadagnare questa facile vetta distaccandoci dal sentiero originario che qui invece deviando verso destra inizia una ripida ed esposta risalita di cresta.

Consigliamo in questo punto di proseguire in modo adagio e di soffermarsi ogni tanto a visionare il meraviglioso panorama che ci circonda, proseguendo invece per altri 10 minuti eccoci sbucare sull'anticima del monte san Nicola dove visitiamo i ruderi di un'eremo di Sant'Offa, di esso rimangono solo le pareti della chiesetta e delle cisterne.

Per la cima ora manca poco, vediamo di fronte a noi la croce ben visibile che raggiungiamo in altri 10 minuti. Straordinario ovviamente il panorama su tutta la piana Casertana ed in fondo il mar Tirreno.

Per il ritorno possiamo seguire a ritroso il percorso dell'andata oppure proseguire sul sentiero per San Leucio che sale dal versante opposto

https://sites.google.com/site/sentieritifatini/san-leucio---monte-tifata