San Prisco - croce Santa - pianoro della Montanina
percorso a piedi: dall'acquedotto di San Prisco al monte Croce Santa e possibile prolungamento per pianoro Montanina - 2 km circa - 1 h - 200 mt di dislivello - percorso di media difficoltà
La piccola collina della Croce Santa, da tutti localmente definita la montagna di San Prisco offre un ottimo belvedere sulla purtroppo fin troppo cementata piana Casertana ma anche per questo si contrappone in modo caparbio per via invece dei sui soavi e vellutati silenzi e per il suggestivo pianoro della Montanina, nascosto e solitario, ne rimarremo sicuramente incantati!
La partenza è quindi posizionata nel territorio di San Prisco, in auto dal centro paese seguiamo la strada che conduce in zona acquedotto; seguendo dapprima la strada per Casagiove, attraversato il viadotto sull'autostrada svoltiamo a sinistra ad una rotonda con un ulivo al centro quindi seguendo la strada per un 1 km circa costeggiando il costone sottostante della montagna svoltiamo a destra e parcheggiamo quando la strada devia verso sinistra per raggiungere il cancello d'ingresso dell'acquedotto, qui dovremmo trovare anche un cartello illustrativo dei sentieri della zona.
Ci incamminiamo a piedi sopra il muretto in cemento di contenimento della strada fino al recinto dell'acquedotto, qui deviamo verso destra e proseguiamo lungo il sentiero inizialmente in salita molto ripida tra bassi cespugli; deviando poi verso sinistra alleggerisce il carico di pendenza e rientra poi dentro una piccola valle interna al pendio.
Senza svolte raggiungiamo un pratone d'alta quota, qui ci teniamo sempre sul sentiero di destra e puntiamo dritti verso la visibile croce posta avanti a noi. Per prati e tracce di sentiero eccoci fin sulla cima dove troviamo anche una baracca abbandonata ed una targa.
Ritorniamo poi sui nostri passi fino al pratone, qui vale sicuramente la pena allungarsi per visitare il pianoro della Montanina svoltando alla seconda a destra luno una sterrata in leggera salita. Ci manteniamo sempre sulla sterrata principale puntando prima in direzione di un alto pino e poi deviando verso sinistra entriamo nel bel pianoro un tempo intensamente coltivato, da qui possiamo o tornare indietro oppure proseguendo sul sentiero per altri 15 minuti lasciando il pianoro ci ricongiungiamo presso il valico di monte Sommacco al sentiero per il monte Tifata e San Leucio
https://sites.google.com/site/sentieritifatini/san-leucio---monte-tifata