percorso a piedi: dal cimitero di Santa Maria Capua Vetere alla collina di Sant'Iorio - 5 km circa - 2 ora - 200 mt di dislivello - percorso di media difficoltà
Raggiugiamo il grande piazzale antistante il cimitero di Santa Maria Capua Vetere in via Pimpinella, strada d'accesso dallo svincolo della variante ed uscita autostradale.
Ci incamminiamo per via degli Spiriti, la stessa che passa poco dopo sotto la variante, e prosegue dritto direzione monte Tifata, costeggia un meccanico e scavalca con un cavalcavia l'autostrada del sole. Appena scendiamo dal cavalcavia al bivio svoltiamo a destra su uno stradone in leggera salita, quindi al termine di un rettilineo svoltiamo a sinistra su una sterrata di campagna in via 1 ottobre 1860, la seguiamo per solo una cinquantina di metri per svoltare a destra su sterrata immersa tra bei olivi, nei pressi dell'entrata di un ovile proseguiamo tra campi tra secolari alberi in direzione delle alture.
Raggiunte le falde della collina ci immettiamo a sinistra su una carrareccia, quindi proseguiamo camminando ora in falsopiano. Superata sulla destra una vecchia cava, dopo altri pochi metri lasciamo la sterrata per seguire un sentiero a destra che si dirige verso un uliveto; tenendoci a destra dell'uliveto il sentiero tra rocce e bassi arbusti inizia una lenta salita lungo il fianco del monte.
Ci immettiamo quindi su un sentiero proveniente dalla vicina ex cava, qui svoltiamo a destra e proseguiamo la lenta inesorabile salita. Oltrepassato un tornantino alla nostra sinistra in basso ci appare un boschetto che in realtà avvicinandoci scendendo di qualche metro dal sentiero ci appare ora in una grossa buca, è lo spacco della Centemola, di origine carsica. Per chi vuole con molta attenzione ci si può scendere, costeggiando il bordo in discesa, sotto una pianta di fico ecco un varco d'ingresso.
Ritornati sul sentiero precedente attraversiamo ora un bel boschetto quindi raggiunto un uliveto ci teniamo dritto al bivio costeggiando la proprietà, altri pochi metri e ci troviamo presso i letti Garibaldini, saranno tra i cespugli alla nostra sinistra, qui possiamo sicuramente fare un lieta sosta.
Ripartiamo tralasciando il sentiero a destra che va su al Tifata, per continuare sulla traccia principale in leggera discesa, ci teniamo quindi sempre sulla via centrale tralasciando quelli vari che scendono alla nostra sinistra, quindi costeggiamo la recinzione di una proprietà immersa negli uliveti.
Siamo ora presso il valico di cambio versante del monte Tifata dove inizia il sentiero del Re, prestiamo qui attenzione poichè lasciamo qui il sentiero per immetterci a sinistra su una via prativa che prosegue sotto i tralicci dell'alta tensione. Aggirati dei cespugli ci teniamo sulla traccia a destra in leggera discesa con visione sul sottostante bosco di san Vito, lo stesso aggira in tal modo una collinetta quindi sembra terminare presso un altro valico naturale immerso tra cespugli. Qui tra tracce di sentiero aperte dallo scorazzamento dei cinghiali troviamo la via per salire sulla spalla posta proprio avanti a noi, troviamo sulla stessa poi una pavimentazione rocciosa che ci conduce fin sopra la cresta, siamo arrivati, bei panorami e belle conformazioni rocciose carsiche dette karren!
Il ritorno lo svolgiamo su stesso percorso dell'andata oppure scendendo verso la basilica Benedettina e da qui lungo la viabilità urbana.