finalità


  • Favorire L’ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO: l’attenzione non è centrata sul prodotto artistico, ma sul percorso attivato e sull’acquisizione di abilità in un contesto ludico.

  • Promuovere il ben-essere psichico, fisico e sociale, individuale e della classe, sollecitando le risorse insite in ogni individuo, consapevoli che educare, come ci suggerisce l’etimo originario, è “TIRARE FUORI” LE POTENZIALITÀ, le capacità, le possibilità di ognuno.

  • Educare alla CREATIVITÀ come risorsa adattiva e di sviluppo della propria personalità.

  • Facilitare le RELAZIONI SOCIALI, interpersonali e di gruppo, favorendo il senso di comunità, la capacità di esprimere i bisogni, di gestire i conflitti, di affermarsi e di rispettarsi.

obiettivi

APPOGGIARSI ALLA TERRA, APRIRSI ALL’ORIZZONTE, TENDERE VERSO IL CIELO

L’approccio simbolico-antropologico alla danzamovimentoterapia presente nei laboratori, insieme alla metodologia espressivo-relazionale, ci fornisce una sorta di vademecum pedagogico per mettere a fuoco gli obiettivi del lavoro. A partire dalla struttura del corpo della persona come croce-albero antropomorfi che, nella dimensione della verticalità si radica nella terra e si eleva verso il cielo e in quella dell’orizzontalità e della sagittalità si estende all’orizzonte, si possono identificare tre simboli che individuano tre dimensioni educative: la terra che corrisponde ai bisogni (vertice inferiore, asse verticale, radici-gambe); l’orizzonte che corrisponde alla relazione (asse orizzontale rami-braccia), il cielo ovvero i metabisogni e la trascendenza (vertice superiore, asse verticale, tronco-colonna, testa). Declinando quindi questa suddivisione simbolica rispetto allo sviluppo dei/delle bambini/e tra i 3 e i 7 anni, vediamo quali possono essere gli obiettivi specifici dei laboratori di Dmt in ambito educativo.

…… per gli/le INSEGNANTI (nei corsi di formazione)

  • per vivere in prima persona quello che vivono i bambini/e nell'apprendimento attraverso la corporeità;

  • per sperimentare la metodologia di apprendimento per prove ed errori;

  • per sperimentare il gioco come modalità di apprendimento cognitivo, emotivo, relazionale.

……per i BAMBINI e le BAMBINE

Appoggiarsi alla terra - Area psicomotoria ed emotiva:

  • sostenere il piacere del movimento come espressione di sé;

  • favorire sviluppo e consolidamento di:

  • schemi motori di base, schema corporeo,

  • coordinazione motoria generale, segmentaria, occhio-mano e occhio-piede,

  • lateralizzazione,

  • abilità visuo-spaziali quali orientamento, percezione spazio-temporale, percezione dello spazio topologico (vicino, lontano, confine, dentro fuori, aperto, chiuso) proiettivo (davanti, dietro, destra, sinistra…) ed euclideo (lunghezze, misure, forme…);

  • controllo tonico: tono muscolare, equilibrio, rallentamento, sosta, rilassamento e respirazione;

  • percezione e la conoscenza di nozioni temporali quali l’ordine, la successione, la durata, l’intervallo, la velocità, la periodicità, il ritmo;

  • capacità di esprimere le diverse qualità del movimento;

  • strutturare la capacità di gestire e orientare-canalizzare le emozioni.

Aprirsi all'orizzonte - Area psico-affettiva e sociale:

  • contattare e nutrire i bisogni propri dell’infanzia quali riconoscimento, come esperienza basilare dell’essere visti (egocentrismo, esibizionismo), opposizione e contenimento;

  • facilitare l’acquisizione della consapevolezza dei propri limiti e possibilità nel rapporto con sé, l’altro, il gruppo, educando ad un contatto rispettoso col corpo dell’altro;

  • stimolare la capacità di imitazione e sintonizzazione reciproca per sperimentare quindi attenzione reciproca e condivisa;

  • promuovere l’interazione con i compagni e gli stili cooperativi educando al rispetto dei turni, al riconoscimento, accettazione e valorizzazione delle differenze; favorendo l’integrazione di bambini visti come problematici e diminuendo forme comportamentali disadattive.

Tendere verso il cielo - Area intellettiva, morale, spiritualità e culturale:

  • creare uno spazio dove i bambini possano ampliare le proprie capacità immaginative ed espressive, affettive e comunicative, scaricare tensioni ed esprimere il proprio mondo interiore, riscoprire il senso della meraviglia e della bellezza;

  • allungare i tempi di attenzione (attenzione sostenuta); esercitare l’attenzione divisa e la capacità di ascolto (integrando piacere del movimento e attenzione alla musica); esercitare la discriminazione percettiva dei suoni; esercitare la capacità di memorizzazione;

  • sostenere la strutturazione di un tempo interiore attraverso la ritmicità dei diversi momenti dell’incontro che da significato al flusso temporale.

……per gli /le ADOLESCENTI

  • Sostenere la crescita della personalità favorendo la percezione della propria corporeità come volume totale della persona e la consapevolezza della propria personale e preziosa identità.

  • Favorire la consapevolezza del proprio stile motorio e stimolare l’espressività corporea per permettere l’ampliamento delle capacità non verbali di comunicazione.

  • Prevenire il disagio migliorando l’immagine corporea, sostenendo il senso di accettazione di sé e del proprio corpo in un’età di grosse trasformazioni fisiche e psichiche.

  • Sostenere la crescita sociale e la conoscenza dell’altro educando: all’empatia e alla cooperazione; all’istaurarsi del senso del noi formando un gruppo che sappia agire in sintonia e in condizioni di ascolto reciproco; al rapportarsi e osservare senza giudizio, favorendo l’instaurarsi di relazioni positive con l’altro sesso.

……INCLUSIONE per la DIVERSABILITA’

  • Sostenere il benessere relazionale e aumentare le competenze relazionali attraverso il contatto fisico e la condivisione di un’esperienza di gruppo, favorendo l’accettazione nella classe.

  • Stimolare il piacere di muoversi: il movimento ritmico e coordinato stimola le strutture più arcaiche del cervello risvegliando le sensazioni di piacere più profonde.

…… INTERCULTURA

  • Favorire l’integrazione utilizzando la danza come linguaggio comune per comunicare.

  • Far scoprire che la diversità non è solo quella del colore della pelle, della cultura o della religione ma è una ricchezza che sta nell’unicità di ogni essere umano.

  • Favorire la conoscenza e la valorizzazione di realtà socio-culturali diverse e il recupero di elementi del proprio patrimonio culturale (come le danze etniche) incoraggiando il superamento delle barriere culturali.

collegamenti interdisciplinari

L’interdisciplinarietà dei laboratori proposti favorisce l’integrazione dei differenti Campi di esperienza e delle differenti Discipline e aree disciplinari.

  • Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo per la centralità del corpo in questa fase dello sviluppo.

  • Educazione Fisica per le valenze espressive e psicomotorie.

  • Musica perché nel laboratorio si crea un bagno ritmico ed emozionale che stimola il movimento; per l’ascolto e lo stimolo al riconoscimento delle diverse ritmicità e frasi musicali.

  • Arte e immagine per la possibilità di integrare nei laboratori movimento ed espressione plastico-pittorica, per la possibilità di usare arte astratta e figurativa come stimolo per la danza.

  • Italiano per lo scrivere nello spazio (il moto, le pause, i fraseggi, le riprese e le variazioni sul tema) e il descrivere quello che succede nelle danze.

  • Lingue perché nelle attività possono essere utilizzati anche giochi, canti, ecc… in varie lingue.

  • Storia perché le danze tradizionali sono espressione della cultura e della storia di un popolo e fanno parte della sua memoria storica.

  • Geografia per il rapporto del corpo con lo spazio nelle diverse coreografie tracciate.

  • Educazione civica per l’assunzione di regole precise nello spazio e nel tempo, nella socialità della condivisione.

  • Matematica per la numerazione ritmica e il contare i battiti musicali; per le forme realizzabili con il corpo.

  • Scienze per la percezione degli organi e degli apparati e per la visione del proprio corpo come identità tra permanenza e cambiamento, tra potenzialità e limiti.

  • Tecnologia perché si mettere in rapporto il pensare e il fare e si stimolano sensazioni e percezioni necessarie a impostare e risolvere problemi.