Qi Gong letteralmente vuol dire “lavoro dell’energia”, lavoro energetico. Con questo termine vengono indicati tutti quegli esercizi volti a sviluppare il Qi, l’energia interiore che guida la vita degli essere umani. Il termine Qi può essere tradotto come energia, aria, soffio e può essere considerato al pari del concetto di Prhana indiano e del Pneuma greco. Il Qi è il substrato fondamentale del corpo umano e ne condiziona la vita.
Il Qi è all'origine di tutto ciò che esiste. Dalla nascita alla morte, le vita è il risultato dell'attività e delle trasformazioni del Qi. Il Qi Gong affonda le sue radici nel pensiero taoista, che dava molta importanza (quasi consacrava) alle pratiche fisiche e meditative (a scopo igienico-terapeutico); ma l'antica tradizione cinese vede il suo creatore nell'Imperatore Giallo (Huang Di), antenato della nazione cinese, che ha redatto già nel IV secolo a.C. il "Classico della medicina Interna" (Nei Jing). Secondo la teoria di questo libro tutte le malattie derivano dal Qi. Se si regolano bene i fattori Yin e Yang e si conservano il Qi e il sangue, si prevengono tutte le malattie e si allunga la vita. Anticamente la pratica del Qi Gong era anche chiamata "elisir di giovinezza". Ai suoi albori il Qi Gong era molto legato, non solo alla filosofia cinese, ma anche alla stregoneria e all'alchimia.
La teoria del Qi individua la presenza di invisibili canali nel corpo umano, in cui scorre il questa energia, che con il suo libero fluire favorisce la buona salute. Un accumulo o una deficienza di Qi nel corpo porta alla malattia. Quindi è obiettivo del Qi Gong auto-regolare le attività funzionali dell'organismo e mantenerne l'equilibrio dinamico. Inoltre, la teoria del Qi è alla base della Medicina Tradizionale Cinese, e di tutte le sue pratiche quali: Agopuntura, Tui Na, An Mo, Erboristeria Cinese ...
Il Qi Gong nasce da un intuizione: se possiamo controllare il nostro corpo, i nostri muscoli, perché allora non poter controllare l’energia che ci fa muovere, pensare, vivere?
Esistono molti tipi di Qi Gong, dai vari nomi evocativi (Palo Eretto, Matrimonio tra Cielo e Terra, Giocare con le nuvole ...), e le classificazioni del Qi Gong possono essere svariate, ma in ogni esercizio di Qi Gong, qualunque esso sia, deve essere in linea con il lavoro di regolazione che si esercita contemporaneamente sul corpo, sulla respirazione e sulla mente (cuore). Un metodo di esercizio fisico che mette in gioco queste tre modalità di regolazione può essere considerato un metodo di Qi Gong.
Regolazione della Mente (tiaoxin)
Si tratta di un esercizio della coscienza, che richiede durante la pratica, uno stato d'animo calmo. A questo punto la corteccia cerebrale è in uno stato di inibizione protettrice e di rilassamento: ciò favorisce il rilassamento del corpo, la diminuzione del consumo di energia, il rafforzamento della funzione del cervello, il quale è capace di lavorare in modo ordinato. Questi fattori contribuiscono anche all'accumulazione e alla circolazione del Qi.
Regolazione della Respirazione (tiaoxi)
La respirazione deve essere profonda, lenta, addominale e regolare per rafforzare le funzioni respiratorie, massaggiare gli organi interni grazie ad un aumento dei movimenti addominali, facilitando così la circolazione del sangue e dell'energia. La regolazione della respirazione favorisce il metabolismo gassoso, e contribuisce all'aumento della capacità polmonare e all'accumulo di energia vitale nel DanTian (un punto in cui si accumula il Qi, posto sotto l'ombelico) e permette nello stesso tempo di accedere alla "concentrazione spirituale".
Regolazione del Corpo (tiaoxing)
Durante la pratica è necessario preparare correttamente la postura per entrare in uno stato che si può così descrivere: "Essere rilassato senza essere molle, essere in movimento senza contrazione". In tal modo, ogni area dell'organismo si trova rilassata, completamente distesa, senza tensione, uno stato che favorisce la circolazione del Qi.