Primo gruppo trentino intervistato per il primo numero di Menti Inquinate, uscito in inglese ad aprile 2012 e distribuito in Inghilterra, Germania e Grecia (Distorted Minds 2012)
No More Flags, Valsugana streetcore
1. Presentatevi come meglio credete, avete l'onore di presenziare su questa prima versione internazionali delle menti,in inglese
Beh siamo onorati di essere su menti inquinate, se poi in versione internazionale lo siamo ancora di più! Cosa possiamo dirti.. abbiamo iniziato a suonare insieme nel 2009 e, dopo vari cambi di formazione, con la recente aggiunta di Arianna attualmente siamo in cinque (si spera in modo definitivo!). Per noi i testi delle canzoni sono molto importanti in quanto pensiamo che il punk non sia solo musica, ma anche denuncia ed azione contro i mali che si sono annidati nella società. Chi fosse interessato a capire quali sono gli ideali che cerchiamo di portare avanti, può scaricare gratuitamente il nostro demo da internet!
2. Raccontateci di qualche retroscena che vi è capitato ai concerti
Retroscena? Cos'è un retroscena? Possiamo solo raccontare qualche storiella che ci è capitata andando in giro a suonare! Ad esempio una volta stavamo andando ad un concerto con due macchine, il viaggio in tutto durava circa un'ora e mezza; a tre quarti del percorso l'auto davanti non vede più l'altra e dopo qualche minuto riceve una telefonata: "oh ragazzi aspettateci va" - "perchè, è successo qualcosa?" - "si, pxxxxn mi ha implorato di fermarmi perchè doveva assolutamente cagare!
3. Domanda ardua,definite il vostro genere,cosa ha contribuito a delineare la musica che fate
Il nostro genere sicuramente si annida in qualche meandro non ben definito del punk, ma dargli un nome è difficile! Probabilmente un incrocio tra hc, street e punk rock talvolta con ispirazioni anche esterne al punk, ma in giro si dice che facciamo street quindi chi può dirlo con precisione! Non ci interessa avere un suono ben delineato, ci basta suonare senza porci troppe domande. Il nostro sound nasce dall'unione del bagaglio personale di ognuno; non vogliamo essere musicalmente piatti o tradizionalisti, ma in costante evoluzione ed alla ricerca di qualcosa di nuovo. 4. E' già settembre e ahimè il Tilt non tornerà per farci compagnia nelle fredde serate trentine. Cosa vi ha dato quest'esperienza,a un pò tutti voi che siete gli artefici? Ha smosso qualcosa nel vostro paese,ho tutto è tornato come prima?
Credo sia davvero difficile spiegare cosa ci ha dato l'esperienza del TilT. Prova ad immaginare uno spazio completamente autogestito; da te, dai tuoi amici, da tutte quelle persone che hanno interessi simili ai tuoi. Un luogo in cui è possibile organizzare attività artistiche, culturali, musicali e perchè no, anche semplicemente ricreative. Un ritrovo stabile dove sai che anche senza chiedere in giro puoi trovarci dei tuoi amici o quantomeno gente interessante, da scoprire. Un locale per dare spazio a tutte quelle realtà a cui viene negato uno spazio dove poter esprimersi: dalla musica che faticosamente esce dalle sale prove, alla fotografia o alla lettura. Un'alternativa concreta al solito bar, per dare alla gente la possibilità effettiva di uscire da schemi socialmente prefissati in cui regnano l'apatia ed il disinteresse. Uno stimolo. Ma il TilT non è stato solo questo. Era anche passione, condivisione, impegno, unione, sudore e sangue, una seconda casa. Un urlo condiviso da noi tutti, contro il disinteresse della società stessa verso la gioventù, oppressa e lasciata senza spazi.
Dopo due anni di duro lavoro, chiudere il TilT per noi è stata una scelta molto dura ma anche purtroppo inevitabile. La scarsità di risorse (sia umane che fisiche), il basso bacino d'utenza dovuto alla nostra configurazione territoriale, la rampante fame di denaro del nostro locatore ed un quasi totale disisnteresse da parte delle istituzioni, ci hanno costretto a cercare un modo diverso per portare avanti le nostre idee.
Sicuramente ha lasciato dietro di sè un grande vuoto, è stata una di quelle esperienze che rimarranno per sempre indelebili nella tua memoria. Ci ha impegnato duramente, ma nonostante le difficoltà incontrate penso che tornando indietro ognuno di noi lo rifarebbe ancora ed ancora.
Stando a continuo contatto con le persone, ci ha permesso di comprendere meglio come si comporta la gente. C'è chi è tutto apparenza e niente sostanza, chi si impegna fino in fondo per quello in cui crede, chi si disinteressa del mondo che lo circonda e vive passivamente lamentandosi senza muovere un dito. Il testo di una nostra canzone dell'ultimo demo, ovvero normal, è ispirato da quello che ci ha lasciato il TilT.
Purtroppo, dopo la chiusura, nel nostro paese apparentemente non è cambiato niente, speriamo solamente che il circolo abbia lasciato una traccia di sè nel cuore di tutte le persone che vi sono entrate: come una prospettiva diversa da cui vedere le solite cose, per cercare di vivere attivamente e non lasciarisi assorbire dall'apatia. . 5. A breve uscirà il nuovo cd,dopo il demo dell'anno scorso,oltre alla voce femminile di Arianna,quali novità? Farete anche canzoni in italiano?
Sì, finalmente è uscito il nuovo demo: 1 pezzo vecchio completamente riregistrato e 3 canzoni nuove. Abbiamo voluto registrare nuovamente Against discrimination perchè è stata adattata alle modifiche subite dalla nostra line-up. Dopo l'abbandono del nostro secondo bassista, probabilmente perchè puzziamo incredibilmente e il nostro batterista è un rompi-coglioni incredibile, abbiamo deciso riportare Saulo dall'essere l'unica voce primaria al suo impiego originario come bassista e prendere Arianna come cantante, che sentivamo col suo gruppo. Provando abbiamo quindi deciso di suonare senza avere una voce principale, ma optando per un mix: ovvero due maschili ed una femminile. Quindi ora la nostra line up è: Potoz (chitarra solista), Saulo (basso e voce), Manuel (batteria e voce), Arianna (voce) e Bazzoli (chitarra ritmica). Siamo molto soddisfatti di come è stato registrato questo demo, cmq canzoni in italiano non sappiamo se in futuro ne faremo, comunque mai dire mai! . 6. Qual'è la canzone che avete scritto che preferite e perchè?
Saulo: Be risposta scontata la migliore canzone e sempre quella che stiamo per scrivere
Arianna: Testualmente against discrimination perchè credo che racchiuda una parte fondamentale del nostro pensiero, mentre musicalmente ovviamente heroes!
Manuel: Devo dire che tutto l'ultimo demo mi piace molto, sia testualmente che musicalmente! Del primo invece personalmente ho apprezzato molto international riot. . 7. I tre migliori dischi della storia del punk (qualsiasi sottogenere più ameno è ammesso nella classifica)
S: be difficilissiomo non esisto 3 dischi che si possono mettere in assoluto nei primi 3 posti, cosi al volo giusto per mettere un po di sottogenri diversi ti direi London Calling dei clash, qualcosa dei primi bar religion generator tipo, e non so zen arcadia degli hurcer du ma amche lets start to day dei gorilla bisquit, ma cmq la domanda e' troppo difficile potrei scrivertene 100 di migliori 3 dischi punk
A: manca la branca fondamentale dell'anarco punk che credo che per noi sia molto rilevante, tipo the day the country died dei subhumans o the ungovernable force dei conflict...!
M: Io vorrei nominare anche Explode degli Unseen e dare un consenso in più per London Calling dei Clash! Come dice Saulo l'elenco sarebbe lungo quindi meglio fermarsi qui! . 8. Fine dell'intervista,se volete concludere o proseguire,posto ce n'è quanto volete. Progetti per il futuro?
Un buon progetto per il futuro sarebbe sicuramente quello di rimanere uniti, continuando a trasmettere il nostro messaggio suonando in giro. E perchè no, sarebbe bello fare anche qualche tour fuori dall'Italia!
Qui la versione in inglese ed i contatti e i link di download dei due demo: http://mindsdistorted.blogspot.it/2012/04/no-more-flags.html