Koroba milk

#1, Hardcore melodico , Andalo

Presentatevi (nomi e relativi strumenti, genere proposto, miti ispiratori, data di formazione, motivazioni...storia del gruppo in pratica)

Andrea: Ci siamo formati nella primavera del 2003, volendo fare qualcosa di un po' diverso, visto che nella nostra zona l'unica cosa che può distrarti un po' dalla noia è l'alcol. Fino a quel momento nell'accozzaglia di paesi dove viviamo si faticava a vedere un gruppo che suonava in qualche cantina, figuriamoci a fare concerti... comunque il nucleo iniziale era composto da Gianni (voce e chitarra), Elvis (voce e chitarra), Matteo (basso e voce) e io (batteria). Si parte come tutti con qualche cover e intanto cominciamo a mettere insieme qualche pezzo. Ci accorgiamo ben presto di non essere molto apprezzati nelle nostre zone, popolate solo da gente tipo “menefregodellamusica” e “ascoltosolovasco”, quindi con un po' di buona volontà e l'aiuto degli amici Inedya cominciamo ad esportare all'esterno dell'altopiano il nostro sound. Verso la fine del 2005 Elvis ci lascia e proseguiamo in tre. 2 anni dopo Matteo se ne parte per l'estero in cerca di “avventure” (diciamo così va), così reclutiamo Davide (bassista degli Incline) a sostituirlo e visto che c'eravamo, anche Filippo (ex Sufferin' Fools e Gruppo Sanguineo) alla chitarra e voce. Matteo è comunque appena tornato e pronto a tornare in formazione.

Canzoni o album all’attivo..

Andrea: Allora, ce ne siamo usciti nella primavera del 2005 con un demo dall'eloquente titolo “...Non posso credere che l'abbiano registrato”, inciso tutto in saletta, in presa diretta e senza esperienza nel settore (e si sente). 2 anni dopo ha visto la luce “Scusate il disturbo”, 8 pezzi incisi presso l'Associazione Sonà di Pietramurata dalle sapienti mani e orecchie di Giacomo Galassi (ex batterista dei Figli di Alex). Esiste anche un live registrato alla ben e meglio, ma è merce rara!

Perché avete scelto di chiamarvi Koroba Milk?

Andrea: Koroba Milk fu la proposta di Pol (ora bassista degli Inedya) per il nome di un gruppo chaos/street punk che avevamo messo su a Trento qualche anno fa, ma venne scartato (il gruppo non durò moltissimo comunque...). In teoria sarebbe il baretto di Arancia Meccanica dove i drughi vanno a rifornirsi di latte più, in pratica quel posto si chiama KoroVa Milk, cosa che abbiamo scoperto un paio di anni dopo averlo scelto. A me piace di più così a dirla tutta.

Quale messaggio volete lanciare al pubblico attraverso le vostre canzoni?

Andrea: Nessun messaggio in particolare, non siamo dei militanti sloganisti, ci piace suonare, e i nostri testi alla fine parlano di cose più o meno personali...

Gianni: ...e introspettive. Sono fotografie sgualcite e piccoli racconti sgrammaticati di particolari stati d'animo ed esperienze.

Spiegazione della canzone “no” e di “scusate il disturbo”...

Gianni: No è un grido liberatorio di consapevolezza silenzioso. È semplicemente la riposta giusta a domande che spesso non ci poniamo perché molte cose vengono prese come dato di fatto e ci portano ad assumere comportamenti fedeli ad un copione non letto ma preso per

buono.

Andrea: per quel che riguarda “Scusate il disturbo” è molto semplice... provate a immaginare cosa direste ad un pubblico misto di vecchi rockers, ascoltatori di musica italiana, vascoliga-fili e gente che se ne frega dopo avergli rotto timpani e maroni con tre quarti d'ora di punk/hc... ecco...la frase che ci verrebbe (e l'abbiamo usata spesso!) è questa!

Perché la scelta di cantare in italiano?

Andrea: Sento in giro troppi, troppissimi gruppi che si presentano con dei testi in inglese, troppo spesso con testi poco ricercati (e nella lingua di Sheakspeare te lo puoi anche permettere) e a volte pure cantati con un accento davvero imbarazzante. No, io voglio che mi ascolta mi capisca al volo, tanto per il 99% sono tutti italiani, diciamoci la verità, quanti gruppi italiani sdoganano all'estero? E siamo sicuri che il cantare in italiano sia limitante per varcare la frontiera? L'hc credo sia il genere musicale che rende meglio in italiano, e negli anni passati ci è stato largamente dimostrato.

Il vostro cd “scusate il disturbo” è stato reso scaricabile sin dall'inizio...come mai?

Andrea: Diffusione. Questo è il motivo principale! Anche noi siamo “scaricatori” e sappiamo come funziona: se trovi l'album da scaricare magari lo ascolti, altrimenti è dura, a meno che non ci vedi dal vivo e magari salta lo schizzo di comperarlo. In ogni caso il cd è stato stampato, tutto bello, curato graficamente, cellophanato, ecc... (pagato uno sfracello tra l'altro), e lo svendiamo comunque a 3 euri. a noi non interessa guadagnare, alla fine nessuno di noi prende il gruppo come un mestiere, basta divertirsi.

Parlateci un po' del Marcio tour, cos'è, dov'è e cosa vuole da noi?

Andrea: Il Marcio tour non è altro che uno scherzo, cioè, chiamavamo così i nostri concerti insieme a gruppi amici per farci due risate con il Marcio dei Dangerous Gases, che era un po' quello che organizzava tutto. Svariati concerti, feste, pogo e birre: questo è il Marcio Tour, una carovana sempre in movimento e sempre pronta a portare il verbo ovunque capiti. Il tutto è poi sfociato nel festival Rumori dal Lago, open air organizzato sulle rive del lago di Santa Giustina, che ha radunato orde di appassionati dell'hard core, del rock, ma anche solo della birra per un paio di giorni nel giugno 2008. Oltre ai Dangerous in questi concerti hanno suonato: Inedya, Incline (ex Silly Boys), Radio Aut, Kepsah, Fango, Damsel's Demon Lovers, Dust Into Your Eyes, ecc...ecc... (sicuramente ho dimenticato qualcuno)

Progetti che avete per il futuro prossimo

Andrea: prima di tutto scrivere altri pezzi nuovi, siamo delle lumache nel song writing e spero sia dato dal fatto che cerchiamo di buttar fuori qualcosa in cui siamo pienamente convinti! Quindi registrare, rilasciare ancora qualcosa (magari uno split per smezzarsi le spese con qualcuno) e ovviamente suonare, suonare e suonare, stiamo cercando spazi anche fuori dal trentino, qualcosa abbiamo già trovato!

Messaggi che la band vuole mandare ai lettori (qualsiasi genere... insulti...consigli di lettura, eventi culturali, qualsiasi....)

Andrea: Un saluto e un ringraziamento, può suonare strano, ma questa è stata la nostra prima intervista! Poteva andare peggio. Se avete qualche domanda, insulto, saluto da farci, ma anche qualche birra da offrirci, il nostro sito è www.korobamilk.net. Si, abbiamo anche un myspace, ma a noi piace molto di più il sito.