Palkosceniko al neon - Lucas

Palkoscenico al Neon – Lucas (2011)

L’idea di fondo di “Lucas” è una digressione nel dentro…nel suo lato oscuro. La svolta nel profondo è un momento di estrema libertà che “Lucas” raggiunge lasciandosi alle spalle l’ipocrisia e i canoni della vita contemporanea (P.a.n.)

Il cd è formato da dodici tracce, e viene introdotto dagli impulsi elettronici di un elettrocardiogramma e parte subito con una sferzante cuore di cane, ritmata dal ritornello “vivo di niente, nascosto nel tuo presente/ricordo sempre qualcosa si perde e qualcosa si perde/ricordo sempre non tutto si vende non tutto si vende”, molto coinvolgente e cadenzata dalla doppia tonalità di voce del cantante, un binomio tra fiumi di parole in stile quasi rap, unito ad un ritmo ed una rabbia hardcore, di sicuro molto particolare, che attraversa tutto l'album.

Molto meno pompato e meno orientato ad un hc nuova scuola rispetto a Lungo la Strada, 2009, che è stato l'album con cui gli avevo conosciuti.

La terza traccia si apre con una cover, brucia di vita dei negazione, a dir poco spettacolare,.....e non voletemene a male, ma l'ho trovata così espressiva, che mi ha fatto rivalutare questo brano, che non mi era mai riuscito a trasmettermi un granché.

In quinta traccia la canzone che dà il nome all'album, e avanti passando per una cover di Stefano Rosso (che non conoscevo), Colpo di Stato, arrivando alla dieci, la più particolare e melodica dell'album, accompagnata da una voce femminile in sottofondo e infine la dodici che si conclude con un pezzo per piano.

Nel complesso un lavoro interessante, che merita un ascolto attento!

http://www.myspace.com/palkoscenikoalneon

pules hc