Grappler

I Grappler sono una band di Londra che ho avuto il piacere di ascoltare lo scorso maggio su suolo inglese, in un alto palazzone industriale degno di un'ambientazione di Sin City, avvolto nell'oscurità della notte e racchiuso da un inquietante quanto irreale acquazzone tropicale.

Il concerto era relegato in una tetra stanza al piano terra, una sorta di teatro dismesso, l'aria era calda e l'umidità alle stelle ti si appiccicava ai vestiti, rendendoli fradici, ancor prima di prender parte al concerto. Fin dai primi accordi si è percepito tutto il potenziale di freddezza e solitudine contenuto nei testi, niente salti, né poghi, ma movimenti ed espressioni strazianti fra la folla, mentre il cantante si accasciava a terra, accovacciandosi, poi pancia a terra, continuando a cantare.

I Grappler sono di recente formazione, possono esser inquadrati in un genere a cavallo fra Have heart e Carpathian, all'infuori della voce, che è particolare e che non assocerei né al primo, né al secondo.

Hanno prodotto un demo di tre pezzi, spettacolare, profondo e triste, come un'arida foresta, in cui vi sono solo spogli alberi senza rami, senza vita, in cui i propri sentimenti si disperdono nella notte e circolano poi ermeticamente, in un ambiente chiuso, infinito ed uguale.

Quest'anno (2012) è uscito il primo 7”, “Callow” contenente altre tre canzoni, dove la voce risulta più arrabbiata del precedente e i suoni in generale più duri.

http://dogknightsproductions.bandcamp.com/album/dk024-grappler-callow-7-ep

http://grappleruk.tumblr.com/

pules hc