Data pubblicazione: 15-ott-2009 8.24.22
" Sai zia la vecchia generazione aveva bisogno di credere in qualcosa: Krymov credeva a Lenin e al comunismo, mio padre crede nella libertà, la nonna nel popolo e negli operai. A noi, invece, alla nostra generazione, tutto questo sembra stupido. Credere è stupido. Bisogna vivere senza credere a nulla". È la giovane Nadja Strum che parla nel giorno di Natale. Non del 2011 ma quello del 1942.
(Da “Vita e destino” di Vasilij Grossman)