Legalità: Placido Rizzotto

Placido Rizzotto: sindacalista e politico italiano, rapito e ucciso da Cosa Nostra (Mafia). Nacque a Corleone il 2 gennaio del 1914, e morì nel 1948. Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio in Friuli, si unì ai partigiani della Brigata Garibaldi come socialista. Rientrato a Corleone in provincia di Palermo, iniziò la sua attività di sindacalista. Fu esponente di spicco del Partito socialista italiano e della CGIL.

Perchè è stato rapito e ucciso il 10 marzo del 1948?

Venne barbaramente assassinato a causa del suo impegno a favore del movimento contadino per l'occupazione delle terre. Mentre veniva ucciso, il piccolo pastorello Giuseppe Letizia, assistette all'omicidio di nascosto, vide in faccia gli assassini e tornò a casa sconvolto e delirante, portato dal medico boss Michele Navarra, anch'egli mafioso, venne ucciso con una iniezione letale, dallo stesso medico. Le indagini sul delitto furono condotte dal Generale dei carabinieri C.A.Dalla Chiesa. Sulla base degli elementi raccolti, vennero arrestati V. Collura e P. Criscione in concorso con il pericoloso L.Liggio. In base alle confessioni il povero corpo di Rizzotto fu ritrovato nelle foibe di Rocca Busambra, vicino Corleone.

Curiosità: oggi la tomba di Rizzotto si trova al cimitero di Corleone, ed è meta di giovani provenienti da tutta Italia, grazie all'opera di ricostruzione della memoria e dei campi di Libera, è commovente vedere la quantità di fiori e pensieri che vengono donati, mentre un poco più distante, si scorge una tomba disadorna e anonima: Quella di Michele Navarra.

La sua vita è stata raccontata al cinema nel film Placido Rizzotto di Pasquale Scimeca (2000)

Oggi la cooperativa siciliana Libera terra produce e commercializza i vini deominati Placido Rizzotto, provenienti da vitigni confiscati alla mafia. Le etichette portano la creatività degli studenti delle scuole elementari e medie siciliane.

Rocca Busambra ,Portella della Ginestra, Cartello stradale che riporta la data dell'arresto del latitante B.Provenzano (per la popolazione rappresenta la liberazione dall'oppressione del potere mafioso, oggi Corleone è vitale e produttiva), studentessa del gruppo Libera Toscana al lavoro nei campi confiscati, terreni coltivati a Corleone. La tomba di Placido Rizzotto.