Legalità: Giuseppe Di Matteo

C'era una volta un bambino che amava i cavalli.

Figlio di un pentito, fu rapito e dopo due anni di prigionia sciolto nell'acido. Un delitto che cambiò la percezione di "cosa nostra" nel Paese: Il carceriere ammise: quel gesto fece perdere ai boss il rispetto della gente.

Perchè fu ucciso?

Solo perchè era figlio di un pentito.

Il ragazzino fu attirato da due uomini che gli dissero che lo avrebbero portato da suo padre, da quel momento inizia la sua prigionia in contrada Gianbascio (Pa), in un casolare trasformato in una prigione degli orrori. Il boss G. Brusca lo chiamava in modo spietato "u cagnuleddu, fu rapito il 26 novembre del 1993 , la sua unica colpa di essere il figlio di un collaboratore di giustizia, che avava cominciato a raccontare i particolari sulla strage di Capaci. Oggi il luogo della prigionia di questa piccola vittima della mafia è diventato un giardino della memoria, con un maneggio pieno di quei cavalli che a lui piacevano tanto. Aveva solo 13 anni e chissà quanto dolore ha patito in due anni di prigionia.

Il film : Sicilian ghost story, delicatissimo film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.

https://rakuten.tv/it/movies/sicilian-ghost-story