La morte di Riina

17 Novembre 2017, Salvatore Riina muore, e sui social si scatenano commenti che poco hanno in comune con le ben più serie riflessioni che andrebbero fatte in relazione ad un criminale che ha avuto un peso così rilevante sulla recente storia italiana.

L'ex pm antimafia Antonino Ingroia, dice: possono tirare un sospiro di sollievo i tanti potenti che in tutti questi anni hanno sempre temuto potessero venir fuori le verità indicibili su trattativa e stragismo del 1992/1993; prima Provenzano e ora Riina sono morti senza parlare, portandosi nella tomba i terribili segreti di cui erano a conoscenza. La morte di Riina copre con una coltre di silenzio omertoso le malefatte di un'intera classe dirigente collusa con la mafia. Per non essere complice di quel silenzio, il popolo deve ribellarsi contro quella classe politica impunita, responsabile di una delle stagioni più buie della nostra storia. Con la morte di Riina si chiude una fase storica della mafia, la stagione dello stragismo politico e mafioso di cui Riina fu protagonista ed artefice, stagione cui fece seguito quella della trattativa Stato-mafia in cui Riina fu invece comprimario.

Spunti di riflessione:

Mai un cenno di pentimento: un criminale per la società pulita , ma un eroe dell'antistato.

Ha diritto ad un funerale religioso? La strana religiosità dei mafiosi.

Chi diventerà il nuovo capo di Cosa Nostra? L'attuale mafia è spalmata nell'intero territorio nazionale , fa accordi con le altre organizzazioni criminali. La mafia ha un inizio e una fine come sosteneva Falcone?

Sui social le condoglianze shock per la morte di Riina.

Morto (il capo dei capi), si apre un vuoto al vertice di una Cosa nostra camorristizzata.

Il grande mistero del blitz rinviato nel covo dove Riina trascorse gli anni della latitanza.