Strage di Capaci 23 maggio 1992   Strage di via d'Amelio 19 luglio1992     Sono trascorsi 32 anni, ma non dite che sono morti invano! Grazie a questi due coraggiosi magistrati, la mafia siciliana si è indebolita.

Giovanni Falcone nasce a Palermo il 18 maggio 1939, Paolo Borsellino nasce a Palermo il 19 gennaio del 1940. Crescono ambedue alla Kalsa, un quartiere popolare di Palermo, dunque sono amici da sempre.  Paolo diventa magistrato a 22 anni , nel 1975 entra nell'ufficio istruzione diretto da Rocco Chinnici , dove trova anche Giovanni  Falcone, creando un binomio inscindibile. Essi scrivono insieme l'ordinanza di 8mila pagine del maxiprocesso di Palermo, con il quale si rinviavano a giudizio ben 476 pericolosi individui indagati per mafia. Paolo fu Procuratore capo a Marsala , tornando a Palermo nel 1991.

Giovanni, sotto la direzione di R. Chinnici lavora su oltre 500 processi contro la mafia. Dopo la morte di di Chinnici, continua sotto la direzione di A. Caponnetto. Avviene un fatto importante: si pente un boss Tommaso Buscetta, che rivela una serie di importanti elementi, che portano alla nascita del maxiprocesso a Cosa Nostra, che si conclude con 360 condanne.

Perchè le stragi di Capaci e di via d'Amelio?

Per vendetta, quelle condanne decimarono le famiglie mafiose, importanti boss finirono in carcere con il regime durissimo del 41 bis. Avevano già provato a fermare Falcone mettendo la dinamite nell'abitazione estiva del magistrato, sulla scogliera.

Dall'inizio degli anni '90, Falcone era stato attaccato da diversi fronti, il clima ostile di certi colleghi lo rendevano perplesso, ma pur rendendosi conto di essere isolato , continuava a fare il suo dovere. Paolo è al corrente delle indagini del collega e del pericolo che corre, e sa anche di essere egli stesso in pericolo. Dopo la morte di Giovanni, confida di sapere di essere il prossimo, e tiene sempre con sè una piccola agenda rossa, contenente chissà quali segreti di Stato, non del tutto ancora chiariti ( TRATTATIVA tra Stato e mafia). Quando muore Paolo, l'agenda sparisce.

Giovanni Falcone muore con Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, (Giuseppe Costanza è l'unico sopravvissuto), il 23 maggio del 1992.Strage di Capaci . Alle 17:58, 500 chili di tritolo fanno saltare in aria tra auto, si crea una voragine spaventosa. Il comando dell'esplosivo parte dalla montagna di fronte, dove si nascondono i killer (verranno ritrovate numerose cicche di sigarette nel piccolo edificio bianco, dove oggi campeggia la scritta: NO MAFIA) . A quell'ora e nel mese di maggio, quel tratto di autostrada è trafficatissimo, sia per le fabbriche vicine, sia per la direzione verso l'aereoporto, sia per le località di mare...ogni palermitano ha pensato: potevo esserci anch'io.


Quadro di Gaetano Porcasi (museo del Laboratorio della legalità), il museo si trova in un bene confiscato alla mafia (casa della famiglia Provenzano), a Corleone. Il pittore che dipinge la storia..

Falcone è nato a Palermo nel 18 marzo 1939 in una famiglia benestante Via Castrofilippo nel quartiere di Kalsa dove lo stesso Borsellino e altri futuri mafiosi vivevano,èra il terzo figlio di due sorelle Anna e Maria

Falcone entra nella magistratura nel 1964 dove offrì il proprio contributo nella lotta contro Cosa nostra. 


Falcone utilizzò varie armi per sconfiggere la Mafia che sono: attraverso indagini patrimoniali e bancarie è riuscito a comprendere l’estensione dei traffici della mafia; 

 41 bis un regime carcerario per isolare i mafiosi, pentiti sono membri mafiosi che si sono pentiti di quello che hanno fatto e vogliono aiutare Falcone, indagini patrimoniali e bancarie , confisca del patrimonio dei mafiosi ,istituito il maxiprocesso a Cosa nostra.



Dopo la morte di falcone sono successi cambiamenti con questo attentato,la mafia ha cambiato strategia:quello che sarebbe stato un semplice omicidio con armi da fuoco diventa un grande attentato con uso di un tritolo di esplosivo nell’autostrada poi l’ex ministro della difesa Salvo Andò decise di inviare l’esercito in sicilia per contrastare la mafia,da quel momento la lotta divenne una scopo della difesa ma non solo si cominciò anche nella scuola a parlare dell’accaduto.

Oggi la mafia che conoscevamo con i suoi attentati è stata sconfitta uno di questo grazie anche al fatto che se ne è parlato tanto sui social sui quotidiani nelle scuole.

Per questo secondo me è importante ancora oggi presentare uomini come Falcone e Borsellino ed altri che hanno combattuto contro la mafia con la loro stessa vita perché i giovani non si scordino di cosa fosse la mafia e perché combattono affinché non prende più potere.



La personalità di Falcone aveva un altissimo senso delle istituzioni,era dotato di carisma,di intuito formidabile e di una memoria straordinaria.La sua vita era dedicata al lavoro e aveva un comportamento franco, leale,aperto e amichevole,sapeva ridere e scherzare,era riservato e realista.

Le persone stimano molto Falcone perché lo ritenevano una persona onesta e coraggiosa che lottava contro la mafia per proteggere gli altri.


Per me Falcone è una delle persone che mi affascina, non solo perché è intelligente,ha una memoria straordinaria ma anche per il suo comportamento franco,leale e amichevole.

Paolo Borsellino muore il 19 luglio del 1992, 57 giorni dopo Giovanni Falcone, con la sua scorta, composta da Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi. Strage di via d'Amelio

Paolo Borsellino si reca in visita dalla madre, appena suonato il campanello, l'esplosione.

Spesso, con spirito cinico ed ironico, scherzavano su chi fra i due sarebbe morto per primo per mano di Cosa Nostra.

Quante vittime....magistrati, poliziotti, carabinieri, innocenti bambini. Ma quelle stragi...cambiarono qualcosa, risvegliarono le coscienze dei siciliani e fiorì un riscatto e una coscienza civile scatenata dal sacrificio di tutte quelle persone che avevano sacrificato la loro vita per una società più giusta. Falcone diceva che la mafia come tutti i fenomeni ha un inizio e una fine, ma ancora la fine non si vede. Il grande Leonardo Sciascia scriveva che la linea della palma sarebbe salita più sopra di Roma, e così è stato, il fenomeno mafioso si sviluppa in silenzio e in  modo subdolo, e riguarda tutto il Paese;

Consigli per approfondire: film (la mafia uccide solo d'estate, Convitto Falcone, I cento Passi, Il caso Mattei, Dimenticare Palermo, Un eroe borghese, Felicia Impastato, Il giorno della civetta , Placido Rizzotto, La trattativa, Alla luce del sole su don Puglisi).

Libri: Cose di Cosa Nostra G. Falcone, Il giorno della civetta L. Sciascia, Sulla mafia D. Maraini, E' così lieve il tuo bacio sulla fronte C. Chinnici Peppino Impastato S. Vitale I re di Roma mafia capitale L.Abbate e M. Lillo, Ti racconterò tutte le storie che potrò Agnese Borsellino.

Canzoni: Per la bandiera Stadio, Povera patria F. Battiato, L'isola che non c'è E. Bennato, Pensa F. Moro, Cuore.L'altra Italia  Jovanotti, 100 passi Modena City Ramblers, L'Italiano medio Articolo 31.

Associazioni: Libera , Addiopizzo, Legambiente.

Presentazione  in anteprima del film " La mafia uccide d'estate" realizzata dalla professoressa D. Provenzano, con la partecipazione del regista Pierfrancesco Diliberto (PIF).

Appena pochi giorni  dopo la strage di Capaci, un gruppo di artisti compose delle canzoni che colpiscono per la grande sensibilità, a dimostrazione di quanto quell'evento abbia scosso gli animi. Tra tutte ho scelto : (Per la bandiera) del gruppo bolognese Gli Stadio.


Per la bandiera

Io sono qui per la legge...o meglio...noi siamo la scorta, proteggo un uomo importante, gli apro e chiudo la porta. Questo mestiere mi ha scelto, almeno è un lavoro sicuro, perchè ho una moglie ed un figlio e devo pensare al futuro...almeno finchè ne avrò.

Sento uno strappo di tuono...in questo sabato sera, sassi ed asfalto nel cielo di fuoco rosso e lamiera.

Non sento male...è un istante, ma ora il futuro è chimera...e tutto questo per niente...solo per una bandiera.

Conosco il bene ed il male, distinguo il bianco dal nero, e se ogni tanto ho paura, e perchè mi sento straniero...in un Paese che tace e piega la testa.....è triste morire così per niente ....senza motivo...così.

Un'auto cammina veloce tra gli oleandri dei campi, l'odore mi arriva forte, lo voglio toccare, si spacca tutto coi lampi...sembra che il sole non scaldi...ho freddo, lo voglio toccare...un'anima che va a sfiorare la schiuma dell'onda del mare...e poi si innalza..... chissà.

Io sono qui per la legge...conosco il bene e il male...in un Paese che piega la testa...io sono la legge...solo per una bandiera...

solo per una bandiera.

Le classi  quarte e quinte : B  del WCM ISI Pertini di Lucca, hanno realizzato questa pagina in occasione della manifestazione "21 marzo 2023"

L'alunna Lucrezia Piercecchi accompagnata alla chitarra da Francesca Della Maggiora, della classe quinta  B professionale, recita il testo della canzone del gruppo bolognese degli Stadio, "Per una bandiera". Gli altri alunni leggono alle classe della scuola i nomi delle vittime ad alta voce.

Le classi del Grafico, con la  professoressa Giusy Isgrò,  hanno realizzato un manifesto per commemorare la strage di Capaci                                                          

 Le stragi dal 1992 al 1993 


Il Pertini ospita Teresa Fiume, zia di Nadia e Caterina Nencioni, piccole vittime della strage dei Georgofili.


Manifesto realizzato dall'alunno Marco  Di Girolamo della classe 2A TGC  e dalla professoressa Giusy Isgrò.

Nel corso della manifestazione sono stati presentati i video realizzati dagli alunni del professore Vittorio Stefani e della professoressa Natali Picone

Legalità: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Gli studenti del Pertini incontrano Salvatore Borsellino

Testro teatrale_Autrice Prof Provenzano per Piercecchi_Falcone e El Koudri_Borsellino.docx

Le studentesse Lucrezia Piercecchi e Kaoutar El Koudri interpretano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

Autrice del testo: Daniela Provenzano

titolo: Ne è valsa la pena?