Carpineto

LA STORIA

Il borgo di Carpineto è nato nell'VIII-IX secolo, ma il primo documento che lo colloca sotto il controllo dell'arcidiocesi di Laterano risale al 1077.

Con l'arrivo dei De Ceccano (1157), la città subì una trasformazione urbanistica e si divise in due nuclei distinti: il quartiere "D'Ammonte", più recente e in prossimità della montagna, e il quartiere "D'Abballe", più vicino alla valle, dove è situato il centro storico.

I due nuclei che conferiscono al borgo il suo spiccato disegno urbano sono collegati da strade strette e lastricate, case povere e modeste accanto a dimore eleganti, portali in pietra calcarea con iscrizioni in latino, italiano e dialetto che ci riportano indietro nel tempo fino al Medioevo, al Rinascimento e al Barocco.

Chiesa del Sacro Cuore 

La Chiesa del Sacro Cuore fu innalzata tra il 1750 e il 1772. Si trova in piazza Regina Margherita, e presenta una struttura massiccia con 3 portali e due meridiane ai lati della chiesa.

Nella stessa piazza è presente una delle due fontane monumentali. 

Torre del palazzo Aldo Brandini

L'attuale torre campanaria, è stata parzialmente restaurata; nel XVI secolo ospitava un orologio, e nel XVII secolo una maiolica. Sotto la torre, sorge il Palazzo Aldo Brandini davanti al quale si trova un giardino ornato da piante centenarie. Il palazzo è composto da diversi ambienti in gran parte ricostruiti e ospita il Museo del Patrimonio della Famiglia Volci


Palazzo pecci 

Il palazzo Pecci è il luogo dove nacque il benefattore della città, Gioacchino Vincenzo Pecci, che nel 1878 sarebbe diventato Papa Leone XIII. Egli, infatti, fece costruire splendide chiese, fontane pubbliche, ospedali e scuole. L'edificio presenta tutte le caratteristiche tipiche dei palazzi italiani costruiti nel XVII secolo. La "Cappella gentilizia" contiene preziose "reliquie" di santi e lettere autografe. Importante anche la biblioteca con 2500 volumi e libri recapitati al papa per omaggiare la sua presenza e le sue idee.


Ogni anno, a febbraio, la cittadina organizza una manifestazione dedicata al tartufo nero, tra le varietà più pregiate e particolari d’Europa. Durante la sagra, in strada è possibile assaggiare il tartufo, creme ed oli aromatizzati, mentre i ristoratori si occupano di preparare piatti a base di questa specialità.


Nel mese di agosto, tutti gli anni, si tiene il Pallio della Carriera. Si ispira al medioevo, ai festeggiamenti in onore di S. Agostino e alla suddivisione del paese in “D’Ammonte” e “D’Abballe”. I 7 rioni si cimentano nella cucina, aprendo tante “fraschette” all’interno del paese, dove si consumano i piatti tipici su tavolini di legno. Al termine della sfida culinaria, i fantini di ogni rione gareggiano per la conquista del pallio, cioè uno stendardo decorato da artisti illustri di anno in anno. 


IL DIALETTO: acuni proverbi 

Quanto glio sole fa gl’ occhietto, caccete le scarpe e ficchete aglio letto.

Quando il sole fa l’ occhietto, levati le scarpe e mettiti al letto.

Glio cannarile stritto stritto, se ‘nghiotte la casa co’ tutto glio titto.

La gola stretta stretta, si inghiotte la casa con tutto il tetto.

Glio boe dice cornuto agl’aseno.

Il bue dice cornuto all’ asino.

A ghi lo bono vino, a ghi l’ acqua de fosso, a ghi tanta carne, A ghi non po’ addorà a n’ osso.

A chi il buon vino, a chi l’ acqua di fosso, a chi tanta carne, a chi non può annusare un osso.