Gli edifici

EDIFICI PIU' IMPORTANTI

Secondo villaggio: Nel 1934 venne fatto ampliare il villaggio e Leopoldo affida questo compito a  Riccardo Morandi. Fu realizzata Piazza Littoria detta poi Piazza Italia. Il 14 Ottobre 1936 ci fu un incidente aereo ai figli di Leopoldo Parodi Delfino, Gerardo e Paolo ( che erano saliti sull’aereo per festeggiare la nascita della seconda figlia di Paolo). Nel 1939 si inaugurarono la scuola elementare e la scuola per l’avviamento professionale dedicate a Paolo e Gerardo, infatti la scuola elementare si chiama (GPD) Gerardo Parodi Delfino. Nel 1940 l’Italia entra nella seconda guerra mondiale che si concluderà nel 1945.Durante questo periodo tutti i cittadini di Colleferro si dovettero rifugiare all’interno dei rifugi. Il 13 Giugno 1935 Colleferro diventa comune e il suo primo sindaco fu Pio Peraccini. Morandi doveva fondere il villaggio vecchio con il villaggio nuovo e trovò la soluzione mettendo le case su una collina unendo così i due villaggi e oltretutto le case così potevano restare anche vicino alla fabbrica per i turni di lavoro degli operai. Sono state costruite anche delle scale tra le case in modo tale da diminuire il tempo che i lavoratori impiegavano per arrivare alla fabbrica o per tornare nelle loro abitazioni.


STORIA DELLA CITTA'

Primo villaggio: per costruire il primo villaggio tra il 1913 e il 1914 Leopoldo Parodi Delfino affidò il progetto edificatorio all’ing. Michele Oddini di Ovada (AL), marito della cugina. È disposto su un poggio a circa 700 metri dallo stabilimento BPD, completato già nella prima metà del 1914 nei reparti di lavorazione. Le abitazioni si dividono sostanzialmente in due gruppi ben distinti: l’uno dagli alloggi destinati agli operai ad un piano  con servizi igienici in comune; l’altro formato dalle unità abitative per gli impiegati ed i dirigenti con caratteristiche di lusso, dotate di bagno interno ad ogni singolo appartamento. Le varie costruzioni erano indicate con dei numeri per comodità di coloro che dovevano fare la manutenzione a questi edifici. Il primo villaggio comprendeva:


Colleferro oggi ( foto del 2022)

Tempio di S. Barbara ( foto del 2022)

Tempio di S. Barbara

Venne costruito nel 1916 e inizialmente era un luogo che era dedicato alla festa della patrona della città il 4 Dicembre, oppure le Comunioni o Cresime durante l’estate. Nel 1916 venne costruito. Il culto della santa deriva dalla produzione che si faceva nella città. Infatti la santa è considerata protettrice di coloro che hanno a che fare con le armi e con il fuoco.  Nel 4 Dicembre veniva fatta la processione, nelle scuole elementari venivano date delle premiazioni agli studenti. Nel pomeriggio c’erano dei giochi popolari. Alcuni cercavano di fare delle mongolfiere che però cadevano giù bruciando dopo poco tempo che andavano in aria. Nel 1930 fu costruito il tempio a croce latina  e venne utilizzato tutti i giorni per il culto.

L'ex piazza Littoria, oggi piazza Italia ( foto del 1960)

Piazza Italia

Venne realizzata nel 1934, Piazza Littoria detta poi Piazza Italia, questa piazza era al centro della città e tutte le altre case erano costruite sopra alcuni rilievi e per questo la città sembrava come un anfiteatro dove la piazza era il palcoscenico e le case erano le gradinate. Il territorio dove sporgerà piazza Italia era un grande prato. Poi nel 1934 Parodi volle far ampliare il villaggio, affidò il lavoro a Riccardo Morandi che in pochi anni costruì la piazza ( Littoria), dove ci sono la chiesa, la casa del Fascio e 2 palazzoni, ai lati della piazza arricchiti con un ampio porticato. Fu costruita secondo i canoni architettonici dello “stile fascista”. Piazza Littoria fu un centro politico, economico e sociale della città, sotto i portici furono costruite varie attività commerciali. Di fronte al comune vi fu costruita la casa del Fascio dove lavorava la segretaria locale del partito fascista; dopo la guerra questo edificio divenne un luogo di incontro per feste e perse il suo ruolo politico. Poi venne utilizzato per caserma dei Carabinieri.

Chiesa di S. Barbara

Venne costruita nel 1937 e venne dedicata a Santa Barbara. Il campanile ha delle pareti spesse 15 cm e le campane di bronzo al suo interno sono 3: due dedicate ai figli di Leopoldo Parodi Delfino, Gerardo e Paolo ( peso di 3.78 e 2.72)  e un’altra campana dedicata alla santa a cui è dedicata anche la chiesa ( peso di 5.90). Morandi prende spunto per la facciata della chiesa dal castello di Colleferro. Ha 3 grandi arcate di 25m, misura 42m di lunghezza, 16m di larghezza e 12m di altezza. All’interno c’è un altare maggiore di marmo e ai lati  2 altari minori di marmo. E’ presente un mosaico di Santa Barbara dietro l’abside che raffigura la santa opera di Marino Mazzacurati. A destra e a sinistra dell’abside ci sono due altari eretti a spese della popolazione per ricordare la protezione della santa ai 105 bombardamenti che colpirono la città, gli stabilimenti e il territorio circostante. Sulla parte degli altari laterali sulla sinistra del mosaico di Don Bosco è  ben visibile una lapide che ricorda l’incidente aereo avvenuto ai figli di Leopoldo Parodi Delfino, Paolo e Gerardo che avvenne nel 14 Ottobre 1936. Nelle campane dedicate a Gerardo e Paolo c’è incisa una frase:

Paulus et Gerardus fratres, quamodo in vita dilexerunt se, ita et in morte non sunt separati.

Paolo e Gerardo fratelli, come nella vita si amavano, così nella morte non erano separati.