Giardini di Via Giotto

INTRODUZIONE

I giardini pubblici di Via Giotto sono situati lungo la parte finale dell’omonima via a Colleferro, sul lato sinistro della strada. I Giardini di Via Giotto sono stati inaugurati nel 2013, qualche anno dopo è stato aperto anche un chiosco al centro del parco che ha avuto la funzione di barpizzeria. Il parco è rimasto aperto fino al 2020, frequentato dalle famiglie del quartiere, ma anche dagli abitanti dei paesi circostanti che volendo godere di uno spazio all’aperto sicuro ed attrezzato con giochi per bambini, potevano prenotare un posto presso il chiosco e trascorrere qui le serate estive. A causa della pandemia da COVID-19, il Chiosco “La Baita” ha chiuso ed il giardino stesso è andato in disuso. Nel 2021 il Comune di Colleferro ha pubblicato un bando pubblico per la concessione del giardino comunale e del relativo punto ristoro di Via Giotto. La concessione prevede la gestione del chiosco e la manutenzione del parco. Ci auguriamo che quest’area verde della nostra città possa presto tornare ad essere frequentata dai cittadini. Il parco, ricco di alberi, cespugli e siepi, è la caratteristica principale di questo giardino al centro di Colleferro che proprio grazie al verde è diverso da tutti gli altri giardini pubblici della città. Alla sinistra del chiosco gli alberi formano un boschetto, bellissimo in primavera, quando gli alberi sono in fiore, e in autunno, quando le foglie sono gialle, arancioni e rosse. Sulla destra invece, c’è un ampio prato delimitato da alti cespugli. 

STRUTTURA

Il cancello all’ingresso del giardino, chiuso da circa due anni, è ormai completamente arrugginito.

La leggera salita porta ad uno spiazzo dove si intravede la “Baita”, il chiosco, bar e pizzeria, al centro del parco. In queste foto possiamo notare lo stato di abbandono del giardino di via Giotto in seguito alla sua chiusura. 

Accanto al chiosco, inoltre, c’è un’area dedicata ai giochi per bambini con altalene, scivoli, una “casetta” e delle piccole giostre. Sotto gli alberi ci sono diverse panchine, un posto ideale per trascorrere qualche ora all’aperto in primavera e, soprattutto, in estate, quando gli alberi rendono questa zona del parco fresca e ombreggiata.

 

“La Baita” è stata, per alcuni anni, il giardino più bello di Colleferro, molto frequentato da adulti e ragazzi.

Oggi, senza la manutenzione necessaria, il giardino appare in stato d’abbandono. Le foglie cadute in autunno sono ancora lì, coprono il terreno, i cespugli sono cresciuti disordinatamente, è facile immaginare i giochi scrostati e arrugginiti; da fuori è impossibile fotografarli.


NOTA STORICA

Durante i lavori di sbancamento necessari alla sistemazione del parco fu rinvenuta una fornace di epoca romana, la cui camera di cottura è stata purtroppo distrutta.  La camera di combustione è di forma circolare, con pareti scavate nel banco di argilla, indurite dall'esposizione al fuoco e rastremate verso il basso. 

Via Giotto (Colleferro).

1.   La fornace durante lo scavo.

2.   Ipotesi ricostruttiva della fornace.

Si pensa che la fornace fosse situata in un complesso abitativo, forse una Villa Rustica. Il rinvenimento, sempre entro la stessa camera, di molti blocchi di calcare, visibilmente allo stato gassoso per contatto col fuoco, ha fatto ipotizzare che la fornace fosse utilizzata, almeno nella sua ultima fase di vita, per la produzione di calce.

CATASTO DEGLI ALBERI DI COLLEFERRO

ANNO 2019/2020

La presenza di aree verdi nelle città è cruciale per la qualità della vita dei cittadini. Non solo perché parchi e giardini offrono occasioni ricreative e di socialità, di pratica di sport all’aperto, di gioco per i più piccoli, ma anche perché garantiscono un importante servizio ecologico. Le città infatti sperimentano alcune problematiche ambientali, tipiche di territori altamente urbanizzati. In questo senso il verde urbano contrasta e mitiga tali fenomeni. Abbassa la presenza di polveri sottili nell’aria, attenua il rumore, contrasta l’innalzamento delle temperature, aumenta la permeabilità del suolo e garantisce alla città la connessione con i ritmi naturali e la presenza di varie specie animali e vegetali.

Secondo una legge nazionale entrata in vigore il 16 Febbraio del 2013 (Legge 10/2013) è fatto obbligo ai Comuni con più di 15mila abitanti di dotarsi di un “catasto” degli alberi.

La stessa legge dispone anche che per ogni bambino nato o adottato in quei comuni venga piantato un nuovo albero dedicato e che venga prodotto – a fine mandato di ogni primo cittadino – un bilancio del verde che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, ecc.). Il Comune di Colleferro, ha dunque disposto nel 2019 un censimento degli alberi presenti sul territorio. Per ciascun albero è stata compilata una scheda comprensiva della posizione Gps, del nome scientifico della specie, di un codice numerico identificativo, l’altezza, lo stato di salute e gli eventuali interventi necessari.

Il patrimonio arboreo del Comune di Colleferro, censito si compone di 2500 alberi, appartenenti a 68 generi e 105 specie.

Si tratta di 315 Tigli, 279 Lecci, Prunus cerasifera, centinaia di Aceri, Cipressi, Betulle e Platani.

I quartieri più densamente alberati della città sono Santa Barbara e San Bruno.

L’altezza media delle alberature è di 8 metri, con altezze massime che si aggirano intorno  ai 34 metri. 

Sotto l’aspetto sanitario gli alberi si presentano nel complesso in discrete condizioni,  sebbene non manchino sintomi di forte sofferenza imputabili a fattori diversi:

     ▪ il 74% degli alberi presenta uno stato sano e vigoroso; 

▪ il 20% mostra uno stato leggermente alterato da fitopatologie o attacchi parassitari; ▪ solamente il 4% possiede alterazioni più gravi, che necessitano di interventi urgenti  ed efficaci; 

▪ il restante 2% è associato ad alberi gravemente avvizziti o morti.

Fra le misure essenziali per avere città più verdi (e quindi più sane, più attrattive, meglio  tenute e con minor spesa: in una parola, più vivibili), oltre al censimento del verde, sono  previsti strumenti di pianificazione strategica, come il piano comunale del verde per una  corretta progettazione del verde pubblico, in un’ottica orientata alla sostenibilità ambientale ed economica. Cruciale si rivela anche il tema della formazione degli operatori, anche della  sensibilizzazione e del coinvolgimento attivo della cittadinanza nella gestione e  valorizzazione partecipata di questo importante bene comune.  

Le aree verdi offrono ai cittadini la possibilità di sperimentare il contatto diretto con i cicli  naturali e gli elementi della flora e della fauna locale, contribuendo in questo modo  all’educazione ambientale di giovani e adulti, alla ricerca scientifica nonché alla formazione  di una cultura di conoscenza, rispetto e cura del verde e della natura in generale.

PROGETTO DI RECUPERO E MIGLIORAMENTO

Dal momento che la didattica e la formazione civica di adulti, bambini e ragazzi sono  considerate elementi primari, in quanto il parco pubblico ha un contenuto elevato dal punto  di vista culturale ed è strumento fondamentale di apprendimento, potrebbe essere una  buona idea, per esempio, quella di istallare le tabelle informative sulle caratteristiche  naturalistiche del luogo (vegetazione, storia e cultura). 

Un giardino che tenga conto delle esigenze del cittadino, dovrebbe essere suddiviso in varie  aree e dotato di arredamenti urbani che possano consentirne la fruizione.  

AREA GIOCHI INCLUSIVA 

Il giardino di Via Giotto, dispone già di un’area dedicata ai più piccoli. In un progetto di  recupero si potrebbero creare aree gioco che puntino su materiali naturali, che si integrino  con la struttura naturale del giardino, con pavimentazione antitrauma in gomma colata, in  grado di stimolare una percezione del luogo fortemente collegata all’aspetto naturalistico. 

Progettare un’area gioco inclusiva, significa prevedere l’istallazione di giochi accessibili anche ai bambini con disabilità, dotati di percorsi, rampe di accesso e strutture cosiddette  combinate. In un contesto che sarà accogliente anche per gli adulti, si potrebbero istallare,  inoltre, tavoli inclusivi dove poter svolgere attività di vario tipo (dalla merenda al disegno, dal  relax al laboratorio didattico) e percorsi ludici per stimolare i sensi.

Esempio di come attrezzare un'area per renderla più fruibile al pubblico

AREA FITNESS E BENESSERE 

È di grande tendenza l’allestimento nei parchi pubblici in tutto il mondo, di percorsi fitness  per gli appassionati dello sport all’aperto. 

Dal momento che il Giardino di Via Giotto, si estende su una superficie abbastanza ampia,  sarebbe possibile attrezzarlo con una serie di stazioni progettate per un allenamento  specifico con l’utilizzo di diversi attrezzi tra cui panca, addominali, camminata sospesa,  pressa per gambe. Grazie al percorso fitness, sportivi di ogni età, ritagliandosi poco meno  di un'ora, potrebbero allenarsi quotidianamente all’aperto. 

Nel percorso, gli attrezzi possono essere corredati da un cartello descrittivo in legno, che  fornisce istruzioni sul numero delle ripetizioni e delle serie di esercizi da fare, ricreando  idealmente il circuito di training di una palestra all'aperto. 

RELAX E CONNESSIONE NATURALE 

È necessaria anche un’area per la lettura e il riposo individuale o socializzante, per il relax,  l’aggregazione e conversazione. È importante, in questo caso, individuare aree ombreggiate  e tranquille. 

I percorsi pedonali nel verde dovrebbero essere costruiti in modo da essere ben illuminati  e agevolmente percorribili anche da persone diversamente abili. Dovrebbero collegare le  varie zone dell’area verde, prevedere idonei accessi dalle strade limitrofe e comprendere  zone di sosta con panchine e fontanelle d’acqua potabile a disposizione dei cittadini e  contenitori per differenziare i rifiuti. 

Potrebbe essere realizzata inoltre un’area cani recintata su tutti i lati con fontanella,  panchine, cestini e lampioni.

ENGLISH

The public garden in Via Giotto is named after  the road where it is in Colleferro.

It was opened in 2013 and some years later, in the middle of the park, a Bar Pizzeria was built.

Families living in this area together with  the inhabitants of Colleferro and of the nearby towns, spent their time there, in a safe place with a playground for children. They could also book a table at the Pizzeria and spend their summer nights there. The park closed in 2020 because of the Covid pandemic and the Pizzeria La Baita closed too. The public garden has been closed since then.

Trees, bushes and hedges are the most important characteristics of this place in the city centre and it is thanks to the green area that the park is unique and different from all other playgrounds for children in Colleferro.

Without constant works of cleaning and maintenance, the park lies in a state of neglect.

SOME HISTORY

During the excavation necessary to build the garden, a Roman furnace was found. Its cooking chamber was unfortunately destroyed. The combustion chamber is circular. Its walls were dug in the clay and then they were hardened with fire and tapered at the bottom.

REGISTRY OF THE TREES in COLLEFERRO - 2019/2020

Green areas are of crucial importance for a better quality of life of the citizens. Parks and playgrounds offer the opportunity to socialize and to enjoy leisure activities, to do sport and to play, especially for children. But parks are also important for the environment. Nowadays, towns suffer from serious environmental problems typical of highly urbanized areas. Urban green  contrasts and mitigates these phenomenons. It decreases fine particles in the air, reduces the noise, contrasts rising temperatures, increases soil permeability and guarantees to the town the bond with natural rhythms and the presence of different animals and plants. 

The two most tree-lined blocks are Santa Barbara e San Bruno.