Il più importante diritto degli studenti è quello di ricevere una formazione culturale e professionale qualificata, che tenga conto, anche attraverso l’orientamento, dell’identità di ciascun allievo e che sia aperta alla pluralità delle idee.
In sintesi, a differenza della legge, la formazione non è uguale per tutti ma deve rispettare e valorizzare le capacità, le inclinazioni e le idee di ogni scolaro, garantendo la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. L'obiettivo è quello di formare delle ''teste pensanti'' e non solo dei ragazzi da sottoporre ad un esame.
È stabilito inoltre, che tra i diritti dello studente, ci sia quello alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. La sua presenza non deve essere passiva, ma stimolata al dialogo costruttivo, nel rispetto dei regolamenti delle singole scuole. Un dialogo tra dirigenti, docenti e studenti mirato a definire gli obiettivi didattici, l’organizzazione della scuola, i criteri di valutazione, la scelta dei libri e del materiale didattico.
A proposito di valutazione: i diritti dello studente includono quello ad una valutazione trasparente e tempestiva che punti all’autovalutazione del ragazzo e a far sì che individui punti di forza e punti di debolezza. Che lo faccia crescere e non gli faccia perdere l’autostima.
Gli studenti hanno diritto a dire la loro opinione attraverso una consultazione nel caso in cui si debba prendere una decisione rilevante sull’organizzazione della scuola.
Hanno diritto anche alla libertà di apprendimenti, cioè a scegliere tra le attività proposte dalla scuola, curricolari o facoltative, nel rispetto delle esigenze di vita e dei tempi dei ragazzi.
La scuola deve garantire anche i seguenti diritti agli studenti: