Il telescopio spaziale James Webb è il più sofisticato telescopio spaziale mai costruito dall’uomo, la sua realizzazione è avvenuta grazie ad una collaborazione tra: NASA, ESA e CSA (l’agenzia spaziale canadese) ed è stato lanciato il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Arienaspace, nella Guyana francese. Prende il suo nome dal secondo amministratore della NASA: James Edwin Webb.
Gli specchi dei due telescopi a confronto
Lo scopo del telescopio James Webb è quello di fornire più dati possibili su alcuni argomenti di astronomia, astrofisica e cosmologia molto ampi, come la struttura dell’universo, l’origine delle galassie, la nascita e l’evoluzione di stelle e pianeti. Per questo potrebbe essere definito l’erede di un celebre telescopio spaziale: Hubble, operativo dal 1990. Le principali differenze tra questi due telescopi: il tipo di onda elettromagnetica che sono in grado di percepire (luce visibile e ultravioletti per Hubble ed infrarossi per il James Webb), le dimensioni ( 2,4 m contro 6,5 di larghezza) e la distanza dalla Terra (Hubble orbita a circa 600 km di distanza, mentre James Webb arriverà a 1,5 milioni di km di distanza). Questi fattori influiscono anche sulle informazioni che riceviamo tra i due telescopi.
Lo specchio primario del James Webb è composto da diverse sezioni di forma esagonale, il cui completo dispiegamento ed allineamento è avvenuto il 8/01/2022, costruite in berilli e disposte a nido d’ape. Una domanda che risulta spontanea è “Perché una forma esagonale?”, ovviamente questa scelta non casuale: infatti, spiega la NASA, gli elementi di forma esagonale riescono ad incastrarsi tra di loro molto più facilmente rispetto a, per esempio, elementi di forma quadrata o circolare inoltre grazie alla forma esagonale si riesce a creare una specie di ovale che permette ai raggi infrarossi di concentrarsi in un unico punto. Per questo la forma esagonale migliora notevolmente le prestazioni del telescopio spaziale.
Hubble e James Webb a confronto
Inoltre su James Webb sono montati innumerevoli strumenti scientifici che monitorano continuamente l’ambiente circostante e che permettono di mantenere costante il contatto con la Terra.
La missione è attualmente in corso e continuerà anche per 30 anni, cambiando il nostro modo di vedere l’universo. Inoltre esiste un sito della NASA (in inglese, ovviamente) che permette di monitorare costantemente la posizione di James Webb: Where Is Webb? NASA/Webb e ottenere in tempo reali dati trasmessi dai suoi strumenti, come per esempio la temperatura esterna.
M. F. III E