Recensione de “Il mio migliore amico è fascista”
Il mio migliore amico è fascista
di Takoua Ben Mohamed
Ed.Rizzoli, maggio 2021
252 pagine, brossurato con alette, colore-16,50 euro
Questo "graphic novel" è un libro molto toccante, per i temi trattati, alleggerito,però, da una grafica coinvolgente e ironica. Parla di una ragazzina musulmana, Takoua Ben Mohamed, migrata in italia nel 1999, a soli otto anni, che si trova a combattere contro i pregiudizi. Lei vorrebbe solo avere il diritto di fare scelte proprie e di inseguire i suoi sogni, ma è ostacolata dai suoi professori, dalla gente che la insulta per strada e dal suo peggior nemico, il suo compagno di banco Marco.
Dall’11 settembre 2001 le parole "musulmano" e "terrorista" vengono associate e, proprio in quel momento, Takoua decide di iniziare a portare il velo. La sua vita,però,va sempre peggio, i suoi vicini di strada la guardano con sospetto e non si può fidare nemmeno dei suoi compagni di classe.
Takoua è l’esempio perfetto di ragazza che cerca di superare le difficoltà, anche in momenti di crisi, e che prova a non far preoccupare la sua famiglia e le sue amiche.
Le parole che più mi hanno colpito sono le seguenti: “non sono né nera né bianca, non sono né tunisina né italiana, non sono né africana né europea, né araba né occidentale, non sono niente, perchè sono tutto. Ma cosa più importante, sono ciò che io stessa ho deciso di essere.”
Nella nostra società, spesso serpeggia il pregiudizio che le persone con un diverso colore di pelle, o di un altro gruppo religioso o politico, siano pericolose e per questo, vadano tenute lontane e trattate come se non fossero esseri umani.
Il libro è diviso in quattordici capitoli in cui i fumetti sono intervallati da pagine didattiche che spiegano e contestualizzano, con parole semplici e dirette, i seguenti temi: “nazismo e fascismo”, “arabi e musulmani”, “terroristi e talebani”, “diritti delle donne e femminismo”, “bullismo e cyberbullismo”, “cosa fare da grandi” e “migranti.”
I disegni a colori sono semplici ma molto rappresentativi.
Nonostante il racconto affronti problematiche difficili da risolvere quali: i pregiudizi della nostra società, gli stereotipi, il razzismo, le difficoltà nella scuola, i problemi legati alla crescita degli adolescenti e l'importanza dell'amicizia,tutto viene raccontato sempre con il sorriso e la forza dell’ironia.
T.M. IIA