Il 29 gennaio 2022, dopo una settimana di vertici, accordi e riunioni, è stato rieletto Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, con 759 voti.
Da diversi mesi, tutti i partiti italiani proponevano dei nomi, andando spesso in contrasto tra loro. Il 24 gennaio, a Montecitorio sono iniziate le elezioni. Al primo scrutinio, prevedibilmente, sono uscite 672 schede bianche. Il più votato, con 36 preferenze, è stato il giudice costituzionale Paolo Maddalena. Il giorno precedente si era ritirato dalla corsa al Quirinale il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Non sono mancati nomi bizzarri come quelli dei conduttori Amadeus e Alfonso Signorini e di molti calciatori come Dino Zoff.
Il 25 gennaio c’è stata un’altra fumata nera: 572 schede bianche e pochi voti per Maddalena e Mattarella. Simile anche il terzo scrutinio del 26 gennaio, 412 schede bianche, molti voti per Sergio Mattarella (125) e Guido Crosetto, il candidato proposto da Fratelli d’Italia (114). Altra fumata nera il 27, con 441 astenuti, molte schede bianche e 166 voti per Mattarella.
La quinta votazione, avvenuta la mattina del 28 gennaio, è quella che ha visto lo schianto della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, sostenuta dal centrodestra. L'avvocatessa ha infatti ottenuto 382 voti, mentre ne aspettava almeno 70 in più dal suo partito, Forza Italia.
Durante il pomeriggio del 28 gennaio, alla sesta votazione, salgono vertiginosamente i voti per Sergio Mattarella, senza che nessun partito lo avesse esplicitamente candidato: 336 preferenze.
Il 29 gennaio si arriva al settimo scrutinio: non era mai capitato di andare così avanti con le elezioni. Mattarella riceve 387 voti, con un enorme distacco dal secondo, il giudice Carlo Nordio (64 voti) proposto da Fratelli d’Italia. Nel pomeriggio i partiti si accordano per un Mattarella-bis. Il Presidente dà la sua disponibilità e alle 17:00 si torna alle urne.
All’ottavo scrutinio Sergio Mattarella è rieletto con 759 voti, seguito dal giudice Carlo Nordio (90 voti), dal magistrato Nino Di Matteo (37 voti), dall’ex premier Silvio Berlusconi (9 voti), dalla dirigente del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza Elisabetta Belloni (6 voti), dall’attuale premier Mario Draghi (5 voti), dal senatore Pier Ferdinando Casini (5 voti), dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (4 voti). Le schede bianche sono state 25, quelle nulle 13.
F.M. IIIE