Giornata internazionale della violenza contro le donne
25 NOVEMBRE
25 NOVEMBRE
Perché si celebra questa giornata?
Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal.
Dal 1999 ogni anno il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una data scelta dall'Onu non a caso. Proprio un 25 novembre, quello del 1960, nella Repubblica Dominicana si consumò il martirio di tre giovani donne, le sorelle Mirabal: Patria, Minerva e Maria Teresa, soprannominate “las mariposas” cioè le “FARFALLE”.
Erano belle, colte, benestanti, fortemente cristiane, ma con un “peccato” imperdonabile agli occhi del dittatore Rafael Leónidas Trujillo: non volersi piegare alla feroce logica dell'uomo che in trent'anni di potere, non aveva mai esitato a fare uccidere chi gli si opponeva, tanto che il numero delle sue vittime arriverebbe addirittura a trentamila. Così anche le tre coraggiose sorelle furono assassinate, ma la storia ha dato ragione a loro, tanto da farne un'icona di libertà e opposizione alla violenza. Lo sono in particolare nella loro nazione ormai felicemente democratica, dove ovunque sono loro dedicati monumenti, scuole, strade, festival, associazioni culturali, e addirittura il nome di una delle 32 province domenicane.
La violenza contro le donne e la pandemia
Dall’inizio della pandemia in Europa si è manifestato un preoccupante aumento degli episodi di violenza sulle donne, e il fenomeno ha coinvolto anche l’Italia. Nel contesto del lockdown le famiglie hanno trascorso più tempo assieme, aumentando così il rischio che le donne e i figli fossero esposti alla violenza domestica. La situazione si è aggravata soprattutto in quei nuclei familiari in cui si sono verificate gravi perdite economiche o di lavoro. Nel 2020 le chiamate al 1522 sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat. Le tante chiamate sono iniziate da fine marzo 2020, in piena emergenza Covid-19, fino ad aprile e a maggio.
La violenza psicologica ed economica
Oltre a quella fisica esistono varie forme di violenza contro le donne come quella psicologica ed economica. Queste tipologie di abuso prevedono atteggiamenti finalizzati all’umiliazione, alla svalorizzazione, al controllo ed all’ intimidazione, nonché alla privazione o alla limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche.
Perché le scarpette rosse?
Il significato delle scarpe rosse, nel giorno contro la violenza sulle donne, dovrebbe spingere molti a riflettere sul femminicidio, e non solo. Il rosso rappresenta il sangue versato dalle donne vittime di violenza. L’iniziativa nasce da un’ idea dell’artista messicana Elina Chauvet che, attraverso le scarpe rosse, ha voluto in qualche modo rendere visibili i femminicidi. Molte associazioni promuovono questa iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare e diffondere il simbolo della lotta contro la violenza di genere. Gli abusi contro le donne di solito rimangono nascosti tra le mura domestiche. Da qui l’idea di Elina Chauvet che, attraverso l’arte, rende pubblici questi crimini.
Vi starete chiedendo perché le vittime di violenza non parlino, non denuncino. Non è una cosa così semplice in quanto molte donne temono che poi possano essere minacciate dai compagni o pensano che sia colpa loro se il proprio partner è arrabbiato.
Perché le donne guadagnano meno degli uomini?
Il Gender Pay Gap è il divario salariale di genere, ovvero, la quota di denaro in meno che una donna guadagna solo per il fatto di essere donna. Questo fenomeno rappresenta uno dei principali ostacoli per raggiungere la parità di genere ed è fortemente connesso con la disuguaglianza economica, a sua volta condizionata dalla partecipazione delle donne al mondo del lavoro. La maternità è un elemento fondamentale che condiziona la partecipazione femminile al mondo del lavoro e aumenta fenomeni quali la sospensione del lavoro, la riduzione degli orari e la difficoltà a raggiungere posizioni di comando..Un Paese che rende così difficoltosa la genitorialità ed in particolare la maternità, tanto da farne un fattore di discriminazione, mostra una palese contraddizione tra l’interesse dichiarato verso la famiglia e le concrete scelte politiche, mettendo in rischio il proprio futuro.
Le donne nella storia
Le donne nella storia, dal Medioevo fino ad ora, hanno avuto una continua emancipazione e, a seconda del periodo, ruoli differenti e una diversa considerazione. Nella società medievale, per esempio, gli unici lavori che potevano svolgere erano quelli domestici e nei campi (con le dovute eccezioni). Nei nostri manuali di storia studiamo la vita e le opere di alcune donne importanti che hanno svolto ruoli di prestigio come le regine. Purtroppo, delle numerose altre donne, non vi è traccia seppur abbiano contribuito attivamente alla Storia. Oggi, nella società in cui vivo e grazie alle numerose lotte femministe, le donne godono di pari dignità sociale sebbene esistano ancora molti stereotipi da abbattere.
BASTA CON QUESTI STEREOTIPI.
Da dove nasce la mia passione
Tutto è incominciato da un video visto in classe mia di Paola Cortellesi e Claudio Santamaria che parlava della violenza sulle donne. Quando lo stavamo vedendo mi sono commossa. Ecco, da quel secondo, da quell'attimo in classe, da quel giorno mi sono sempre più interessata a questo argomento e ho iniziato a scrivere cosa pensavo, a fare quei lavori sulle donne con il libro “CATTIVE RAGAZZE”, ma anche molti altri.
Mi sono appassionata alla storia delle donne, alla lotta alle discriminazioni di genere, e agli stereotipi, ho approfondito la storia della comunità LGBTQ+ con il solo scopo di insegnare, sì di insegnare alla nostra generazione cosa accade nel mondo esterno, la realtà dei fatti. Questi sono argomenti molto seri, importanti e particolari, che dobbiamo sapere. Ci stiamo preparando al mondo dei grandi, possiamo fare la differenza. Visto che sarà il mio ultimo anno in questa scuola, spero di portare e di aver portato un insegnamento e spero che per una volta per tutte usciremo da queste situazioni.
IL FUTURO É NELLE NOSTRE MANI!
R.T. IIIC