Il 20 marzo 2025 le classi IIIB e IIID hanno visitato il Mausoleo delle Fosse Ardeatine.
Il Mausoleo è un cimitero militare e civile dedicato alla memoria delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il complesso è costituito dalle grotte delle Cave Ardeatine, dove è avvenuto materialmente l'eccidio, dal Sacrario, dove sono custodite le salme, e dal percorso circostante che collega questi due siti attigui; l'intero sito è circondato da un muro rustico di pietra sperone.
La storia delle Fosse Ardeatine
Ottantuno anni fa, i soldati della Germania nazista che occupavano Roma rastrellarono 335 italiani (civili, ebrei e militari) e li fucilarono in una cava presso l'antica via Ardeatina, appena fuori dalla capitale. La strage del 24 marzo si compì come rappresaglia per un'azione partigiana. Il 23 marzo - il giorno prima dell'eccidio - una bomba partigiana piazzata in Via Rasella aveva ucciso 33 tedeschi appartenenti ai corpi di polizia del reparto "Bozen."
Fu ordinata vendetta immediata dai nazisti, che decisero di uccidere 10 italiani per ogni soldato tedesco caduto. I nazisti fucilarono tutti i rastrellati e tentarono di nascondere i corpi facendo esplodere l'entrata alle Fosse Ardeatine.
Oggi, nel luogo degli eccidi sorge un monumento commemorativo delle vittime della violenza nazista.
L'architettura delle Fosse Ardeatine
Il piazzale d'accesso al complesso delle Fosse Ardeatine, completamente dedicato alla memoria dell'eccidio, è il luogo in cui, il 24 marzo 1944, furono scaricati dai camion gli uomini provenienti dal carcere Regina Coeli per poi essere condotti nelle cave e uccisi brutalmente con un colpo di pistola.
Come anticipato, sul luogo, sorge un monumento, che ha come titolo "Le tre età", una statua in travertino di Francesco Coccia. Tre uomini: un giovane, un adulto, un anziano, legati ai polsi e alle caviglie, rivolgono i volti verso tre luoghi significativi dell'eccidio: la strada, i cunicoli e il sacrario.
All'ingresso del sacrario, troviamo la cancellata maggiore, opera di Mirko Basaldella, realizzata interamente in bronzo, lunga 6 metri. Rappresenta un drammatico groviglio di corpi martoriati. Altri due cancelli, di dimensioni minori ma con lo stesso stile, si trovano al fondo delle gallerie.
Dall'entrata si può intravedere il grande monolite, una gigantesca pietra tombale posta a copertura dei sacelli in cui sono sepolte le 335 vittime dell’eccidio, si tratta di una struttura una in cemento armato bocciardato vuota internamente, che ricorda una gigantesca pietra tombale.
D.G IIID