Il 28 aprile alle ore 12:00 si è verificato un blackout molto esteso che ha colpito la penisola Iberica e il sud della Francia, paralizzando treni e aerei, provocando molti disagi a settori chiave come quello del trasporto e delle telecomunicazioni. Queste nazioni fortunatamente, non hanno subito troppi danni grazie alla configurazione energetica indipendente di ognuna di esse.
Il blackout ha avuto inizio da un problema locale. Probabilmente c’è stato uno squilibrio fra l’energia prodotta e quella inviata attraverso i cavi dell'alta tensione alle industrie, alle case e ad altri consumatori. C’è da sapere che l’energia appena prodotta deve essere subito distribuita e usata per non creare una situazione di instabilità. Un susseguirsi di sistemi di sicurezza è stato attivato. La rete, a causa del problema locale, ha tentato di agire attraverso i sistemi di regolazione che hanno provato a riportare la situazione alla normalità. Questo intervento è risultato inutile data l’ampiezza dello squilibrio. Perciò sono stati attivati i protocolli di emergenza che prevedono il distacco selettivo e controllato di carichi non essenziali. Ciò è stato attivato per riportare rapidamente la stabilità tra produzione e consumo. Successivamente il blackout si è diffuso dalla Spagna ai i paesi vicini. Sfortunatamente sono decedute 5 vittime in questo evento.
Le cause non sono state ancora ben identificate. Da un lato si ipotizza che l’elevato sfruttamento delle risorse rinnovabili di energia abbia innescato il collasso del sistema, dall’altro la Spagna negli ultimi anni ha aumentato fortemente la propria produttività con il conseguente aumento di richiesta energetica che potrebbe aver mandato in tilt il sistema.
Finiamo col dire che l’energia è alla base di tutto ciò che facciamo nella nostra vita quotidiana, dai trasporti pubblici alle vie di comunicazione e molto altro. Il suo sfruttamento eccessivo può causare eventi di questo genere e perciò dobbiamo stare attenti a ridurne il consumo.
D.G IIID, A.D IIIE, E.V IIF