Tempo fa è stato condotto uno studio presso il Brookhaven National Laboratory (New York), il quale ha scoperto che l’uso sistematico di parole negative finisce per causare un’alterazione dei livelli ormonali e dei neurotrasmettitori. In questo esperimento si è osservato che visualizzare la parola “no” per un secondo, stimolava il rilascio di cortisolo, un ormone dello stress.
Questi cambiamenti nella chimica del cervello influenzano immediatamente il nostro pensiero e la nostra capacità di comunicare, questo a lungo termine, potrebbe compromettere le strutture critiche del cervello associate con la memoria e l’emotività.
Un esempio è questo: se chiediamo ad una persona di leggere un elenco di parole negative, in pochi secondi il suo umore sarà peggiorato, infatti, è stato riscontrato che l’effetto delle parole negative viene amplificato quando le verbalizziamo. Il problema consiste nel fatto che le parole a cui attribuiamo un significato negativo attivano l’amigdala che riveste il ruolo di mediatore centrale delle emozioni. Dal momento che le parole negative sono di solito associate a esperienze negative, si trasformeranno in un messaggio di allarme per il nostro cervello.
Inoltre la nostra lingua è molto ricca e disponiamo di migliaia di parole tra cui scegliere, ma ciò nonostante si stima che una persona normale utilizzi normalmente tra le 500 e le 1000 parole negative. Infatti, è stato dimostrato che le strutture positive nella costruzione delle frasi, attivano una reazione neuronale a catena che ci spinge all’azione. In questo senso, un esperimento condotto presso l’Università Claude Bernard di Lione, ha scoperto che quando ascoltiamo dei verbi connessi all’attività fisica, aumenta automaticamente la forza con la quale afferriamo gli oggetti o compiamo delle azioni.
Qui vi proponiamo esempi di parole che impattano i nostri comportamenti:
La parola TUTTAVIA aggiunta a frasi negative ci fa cambiare atteggiamento verso quell’argomento. Ad esempio se tu dici spesso “Non riesco a giocare a pallavolo", la tua autostima scende ed escludi automaticamente questa azione da ciò che potresti fare o imparare. Se si rilegge la frase con la parola "tuttavia", il significato cambia e il tuo approccio sarà diverso e più motivato.
La parola OCCUPATO, diffusa molto ai giorni d'oggi, attiva anch’essa un ormone dello stress. Dicendola si presuppone che il tempo in cui potresti essere occupato è speso per azioni molto importanti. Lo stress sale poiché il nostro cervello capisce che abbiamo troppe cose da fare e ciò provoca molta agitazione.
Infine il comune vocabolo DOVREI influisce negativamente sul nostro organismo poiché con questa parola si intende una cosa non volontaria e quindi una costrizione. Ciò implica una situazione di infelicità. Inoltre fare questa azione, anche se non per tua scelta, è un obiettivo e se in un futuro vicino non viene portata a termine innesca un senso di colpa che ci fa stare ancora peggio.
Al posto di alcune parole dannose per la nostra vita emotiva, si possono scegliere sinonimi più positivi per esprimerci quotidianamente.
A.D IIIE & E.V IIF