Primo Guerra

Alfonsine 23 marzo 1913 – Anita (FE), 3 dicembre 1944

Primo Guerra era un bracciante agricolo antifascista che, per la sua maturità, si era guadagnato per tempo il soprannome di “E Capitèni”, essendo il comandante di una Compagnia del Distaccamento “Aurelio Tarroni”.

Sul finire del 1944 prese corpo il piano concordato fra gli Alleati e la 28° Brigata partigiana per liberare il ravennate con un’azione congiunta che mobilitava tutte le forze della resistenza a nord del capoluogo. Alla confluenza del Senio nel Reno si doveva concentrare di nascosto un contingente formato da un centinaio di gappisti più esperti e da circa 250 volontari delle Squadre di Azione Patriottica (S.A.P.) provenienti da Alfonsine, Mezzano, Villanova, Santerno, Piangipane, Savarna e Conventello. Era la cosiddetta Colonna Wladimiro, dal nome di battaglia del suo comandante Mario Verlicchi. Compito della Colonna, numerosa ma male armata, era quello di costeggiare il fiume Reno, raggiungere e liberare Sant’Alberto e proteggere da Nord le manovre che gli altri Distaccamenti partigiani avrebbero intrapreso per impegnare i tedeschi fuori dalla città. Pur marciando di notte fra i campi fino alla Madonna del Bosco la Colonna il 30 novembre venne a contatto con un reparto tedesco. I partigiani furono costretti ad impegnare battaglia, poi a ripiegare verso la penisola di Boscoforte, all’interno delle Valli di Comacchio, dopo uno scontro aperto presso la pilleria del Riso in località Rotta Martinelle. Dopo due giorni arrivò l’ordine di mobilitazione generale e negli scontri che seguirono nella giornata del 3 dicembre, dove pure i partigiani riuscirono a passare, trovò la morte Primo Guerra, ferito in combattimento e deceduto poche ore dopo.


Classe 3^E a.s. 2023/2024