Aurelio Ravaioli

Aurelio Ravaioli nacque ad Alfonsine il 20 agosto 1903.
Morì il 16 aprile 1945, aveva 42 anni.

Era un partigiano durante la Seconda guerra mondiale, apparteneva alla Compagnia Comando della 28a Brigata Garibaldi “Mario Gordini”. Decise di contribuire al trasporto dei partigiani da una riva all'altra del fiume Reno con la propria barca, mettendo a rischio la propria vita.
Un giorno, mentre aiutava alcuni partigiani ad attraversare il fiume, venne catturato dai tedeschi e portato nel cortile dell’ abitazione del sig. Montanari Eugenio il quale, dopo vari tentativi e suppliche, riuscì a convincere i tedeschi a lasciarlo andare.
Aurelio Ravaioli decise, dopo alcuni giorni, di tornare dagli altri partigiani nelle valli, dove vi rimase fino al giorno in cui morì, calpestando accidentalmente un mina; lasciò sole la madre, la moglie e le sue quattro figlie. Era il 16 aprile 1945, aveva 42 anni.

Il partigiano Aurelio Ravaioli è ricordato sulla lapide  in marmo collocata sulla facciata del Municipio in piazza Gramsci ad Alfonsine, realizzata in occasione del Decennale della Battaglia del Senio (1945-1955), eretta in onore dei partigiani che “diedero generosi la vita perché la vita degli altri fosse migliore”.