Palazzo Pitti

Palazzo Pitti

Fu fatto costruire dal banchiere fiorentino Luca Pitti. Nel 1550 il palazzo fu venduto a Cosimo I de Medici e divenne la nuova residenza granducale ma il nome rimase invariato. Palazzo Pitti, gigantesca mole a bugnato rustico distesa sulle pendici della collina di Boboli, è il più grande dei palazzi fiorentini e bene testimonia la potenza di coloro che la scelsero come propria reggia di rappresentanza. Al suo interno è infatti ospitato un importante insieme di musei: la Galleria palatina, sistemata secondo il criterio della quadreria settecentesca, con capolavori di Raffaello e Tiziano; gli Appartamenti reali, l'appartamento della Duchessa d'Aosta e il quartiere del Principe di Napoli (ordinariamente non visitabili dai turisti); la Galleria d'arte moderna (con le opere dei macchiaioli), e altri musei specializzati: il Tesoro dei granduchi, dedicato all'arte applicata; il Museo della moda e del costume, il maggiore museo italiano dedicato alla moda; il Museo delle porcellane e il Museo delle carrozze. Il palazzo è completato dal Giardino di Boboli, uno dei migliori esempi al mondo di giardino all'italiana.Dal 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali ha riunito entro un'unica amministrazione palazzo, giardino e Galleria degli Uffizi, creando le Gallerie degli Uffizi, un nuovo ente dotato di autonomia speciale.


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