Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza

L’11 febbraio 2022 si celebra la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza.

Questa giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con una delibera del 22 dicembre 2015.

L’Assemblea ha deciso che era necessario ricordare che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini e che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della scienza e nella vita.

Negli scorsi decenni, e in alcuni paesi anche ora, le donne sono discriminate, come lavoratrici e persone.

Le donne scienziate sono una minoranza: è importante aumentare la percentuale di studentesse iscritte alle materie scientifiche per cercare di avere un maggior numero di scienziate che, a loro volta, possano fornire dei modelli affinché altre ragazze intraprendano gli studi scientifici.

Spesso le ragazze soffrono di una minore motivazione personale e autostima, sono condizionate da pregiudizi e stereotipi, sono scoraggiate dalla disparità di trattamento economico e non trovano modelli a cui ispirarsi.

In questa giornata quindi dobbiamo ricordare le donne che hanno cambiato il mondo e che lo cambieranno: donne e ragazze brillanti, intelligenti e capaci di lasciare un segno con le loro scoperte e curiosità.

Ecco alcune di loro.

MARGHERITA HACK (1922-2013)

Margherita Hack nasce il 12 giugno 1922 a Firenze. La sua infanzia la trascorre nel luogo della nascita, sceglierà liceo classico, intraprenderà studi di fisica e prenderà la sua prima laurea nel 1945. Fu la prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico, in particolare quello di Trieste, lavoro che svolgerà dal 1964 al 1987.

Fu membro di diverse società fisiche e astronomiche, sia in Italia che all'estero, e per un certo periodo lavorò anche all'ESA e alla NASA.

Ha lavorato duramente perché tutte le persone potessero occuparsi dell'astronomia, e per questo motivo è conosciuta anche a livello internazionale. I genitori erano cattolici e cercarono di indurla alla loro religione, ma lei si definiva atea.

Muore a Trieste il 29 giugno 2013 in seguito a problemi cardiaci, motori e respiratori.

L’adolescenza sportiva e le lotte civili

Margherita amava molto gli sport "maschili", infatti praticò il basket e l'atletica leggera, e partecipò ai campionati della sua università. Inoltre partecipò a diverse lotte per i diritti, una delle più importanti fu quella per i diritti degli animali.

Gli amori di Margherita Hack

Il 19 febbraio 1944 Margherita Hack sposò Aldo De Rosa. Vissero insieme per 69 anni fino alla morte di entrambi avvenuta a distanza di un anno quella dell’uno da quella dell’altra.

La carriera di Margherita Hack

Margherita non fu soltanto a capo dell’Osservatorio Astronomico di Trieste ma anche professore ordinario all'università della stessa città dal 1964 al 1992. Scrisse molti articoli e libri per gli studenti universitari.

Fondò anche una delle riviste di astronomia più importanti insieme a Corrado Lamberti, «Le Stelle». Durante la sua carriera fu sempre convinta che forme aliene non fossero mai esistite, infatti non cercò mai gli UFO.

Margherita Hack ricevette molte onorificenze dalla Repubblica Italiana e fu eletta senatrice a vita. A memoria delle sue grandi scoperte adesso un asteroide porta il suo nome.

ELENA LUCREZIA CORNARO (1646-1684)

Elena è stata la prima donna della Storia a laurearsi in Europa, e forse addirittura nel mondo, nel 1678 a Padova. Nata a Venezia il 5 giugno del 1646, fu il padre a scoprire il suo potenziale e le riservò la giusta istruzione. Studiò molte lingue e materie, tra cui il francese, l'inglese, lo spagnolo, la matematica e la filosofia. Quest'ultima era la sua preferita e divenne anche la sua professione. Quando il padre e gli altri insegnanti che avevano curato la preparazione della giovane Elena, richiesero all’ateneo padovano di rilasciarle il diploma di laurea in filosofia e teologia, ci volle del tempo prima che la richiesta fosse accettata, ma alla fine Elena riuscì ad ottenere il titolo di dottore in filosofia il 25 giugno 1678, a 32 anni.

MARIA SIBYLLA MERIAN (1647– 1717)

Maria Sibylla Merian fece diverse scoperte scientifiche che riguardavano soprattutto le due discipline che amava: la natura e la scienza. Infatti fu lei a scoprire la metamorfosi dal bruco alla farfalla e altre trasformazioni, che servirono e serviranno, per le classificazioni che verranno in futuro.

MARIE CURIE (1867-1934) E LA FIGLIA IRÉNE JOLIOT-CURIE (1897-1956)

La famosissima Marie Curie fu una delle prime scienziate riconosciute tali a livello mondiale. Fece molte scoperte sia singolarmente che con il marito Pierre. Ottenne due premi Nobel: il primo nel 1903 (Premio Nobel per la fisica) il secondo nel 1911 ( Premio Nobel per la chimica). Le sue scoperte riguardano soprattutto le radiazioni e i materiali radioattivi. La figlia Iréne continuò gli studi dei genitori dando un grande contributo alla scoperta della cosiddetta ‘radioattività artificiale’ con ampia applicazione al campo medico.

HELEN TAUSSIG (1898-1986)

Una cardiologa pediatra che contribuì alla scoperta del "morbo blu", malattia del cuore per cui la vita dei bambini appena nati era a rischio.

RITA LEVI MONTALCINI (1909-2012)

Scienziata e senatrice. Nel 1986 ricevette il Premio Nobel per la medicina, per aver scoperto una proteina dello sviluppo del sistema nervoso.

DOROTHY HODGKIN (1910-1994)

Cristallografa e biochimica inglese, questa donna, anche se aveva molti problemi di salute, riuscì a fare molte scoperte riguardo sostanze biochimiche tramite i raggi x. Ricevette il Premio Nobel per la chimica nel 1964.

GETRUDE BELLE ELION (1918-1999)

Gertrude è stata un’eccellente biochimica. Riuscì a trovare diverse soluzioni all'AIDS, malattia che negli anni Ottanta era impossibile da curare.

Grazie a queste ricerche nel 1988, le fu consegnato il Premio Nobel per la medicina, dopo di che giunse alla scoperta del farmaco AZT, per le persone fragili.

ROSALIND FRANKLIN (1920-1958)

Grazie a lei si conosce la struttura a elica del DNA, e per questo motivo ora si possono studiare altri aspetti di questo argomento, e si può approfondire trovando la cura alle malattie a questo legate.

FRANCOISE BARRE-SINOUSSI (1947)

Questa donna ricevette il Premio Nobel per la medicina nel 2008. Anche lei contribuì, insieme al suo collega Luc Montagnier, alla scoperta di alcune cure per l'AIDS. Le sue ricerche contribuiscono tuttora a combattere questa malattia.


Di scienziate importanti ne abbiamo anche oggi: non si può non ricordare l’italiana Samantha Cristoforetti.

La sua carriera è molto movimentata.

È laureata in ingegneria meccanica e si è specializzata in propulsione aerospaziale e strutture leggere.

Inizia come pilota militare e diviene astronauta, anzi la prima donna europea comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Partecipa a diverse missioni nello spazio, tra cui: la Missione Futura, quella NEEMO 23 e la Missione Minerva. Inoltre è anche la comandante dell'ISS.

Samantha è molto giovane e sentiremo parlare ancora tanto di lei!

Oggi ricordiamo l’impegno di Samantha e di tutte le donne che, con fatica e dedizione in una società maschilista, hanno ricoperto e ricopriranno sempre più (speriamo!) posti di rilievo nella scienza.

Chissà se tra noi giovani studentesse ci sarà una ragazza che lascerà la sua impronta …non rimane che attendere. (Livia Latini)

11 febbraio 2023