Guarda sui tetti splendere la piova
Testo apparso su «Il Torchio» (Casale Monferrato), aprile 1994, p. 5
Guarda sui tetti splendere la piova
dopo il temporale, immota, guarda
la fresca pace delle fronde in cui si placa
la furia rapida d’un volo, e pendula sugli orti
una bianca danza di farfalle
Ascolta il loro farsi parola incorruttibile –
come un monumento nero che si innalzi
sulla più alta luce della neve
è sul fragile foglio il torvo inchiostro
il solco incerto che la mano lascia è come
l’orma di un pellegrino che sospiri
il rifugio alla fine del ghiacciaio
Aspetta che il tuo fiato si rapprenda
nel buio grumo di una sillaba
e sia la rabbia quieta, asciutto il pianto
le cose eterne e grigie nell’immobile
e desolato fossile di un attimo –
è questo, solo questo che resta, sulla terra