L'overbooking e il caso di United Airlines

La compagnia di volo United Airlines ha fatto molto parlare di sè per aver costretto con la forza un passeggero a scendere dall’aereo per far posto a dei dipendenti di una compagnia satellite. Il tutto su un aereo in partenza dall’aeroporto di Chicago O’Hare in Illinois e diretto a Louisville in Kentucky.

La notizia ha presto fatto il giro del mondo e i video girati dai passeggeri che hanno assistito alla scena sono diventati virali.

United Airlines è stata travolta dalle critiche per questo particolare modo di gestire l’overbooking.

Cos’è l’overbooking e il fatto United Airlines

Un caso di overbooking si verifica quando a bordo di un aereo ci sono più persone dell’effettivo numero di posti disponibili. Questo avviene ovviamente perchè la compagnia aerea vende più biglietti rispetto alle capacità del velivolo, per trarre il massimo profitto possibile da ogni volo, nella speranza che qualche passeggero cancelli la prenotazione all’ultimo minuto e non restino posti vuoti. Quando però il passeggero rinunciatario cancella all’ultimissimo minuto e la compagnia non ha il tempo di rimettere in vendita il biglietto, si manifesta l’overbooking. Solitamente il problema viene gestito nel seguente modo: al gate, la compagnia annuncia ai passeggeri il la situazione ed offre una somma di denaro a chi rinuncia volontariamente al viaggio. Se non ci sono volontari, solitamente raddoppia l’offerta e così via finchè qualcuno non si fa avanti.

Nel caso di United Airlines, nonostante i vari rialzi dell’offerta di denaro, nessun passeggero si è offerto volontario, e la compagnia ha deciso di estrarre a sorte 4 nominativi. Tra questi, è risultato David Dao, medico di origine cinese, che però non voleva rinunciare al suo diritto di portare a termine il viaggio. Per risolvere il problema, tre addetti della polizia aeroportuale hanno fatto irruzione nell’aereo trascinando il passeggero con la forza e la violenza, mentre chi assisteva alla scena inorridito urlava nel tentativo di fermarli, e qualcuno riprendeva con lo smartphone la scena dell’uomo sanguinante trascinato nel corridoio dell’aereo.

Il numero uno di United Airlines ha fatto alcune dichiarazioni sull’accaduto. Nella prima, ha detto che la società aveva contattato l’uomo per “risolvere la questione”; in un secondo momento, invece, ha accusato il passeggero di essere “belligerante”. Le prime vere ammissioni di colpa sono arrivate solo quando i titoli della compagnia hanno cominciato a perdere quota in Borsa. Il ceo di United Airlines ha annunciato che tutti i passeggeri di quel volo riceveranno un rimborso del costo del biglietto. Intanto, il dipartimento aeroportuale di Chicago ha annunciato la sospensione dei tre dipendenti che hanno forzatamente trascinato l’uomo fuori dall’aereo.

Ma gli avvocati di Dao sono comunque decisi a ricorrere ai giudici, lo hanno annunciato in una conferenza stampa.