L'astronauta Omar Gamberini parla del problema dei rifiuti spaziali

Quando si pensa allo spazio vengono in mente subito le stelle, i pianeti, gli astronauti. Negli ultimi tempi, però, è emergenza rifiuti. Crescono di giorno in giorno i detriti che girano intorno alla terra e ai vari satelliti, e questo aumento improvviso ha destato molta preoccupazione, tanto da creare un sistema di sorveglianza utilizzando dei potenti strumenti.

Per farvi capire la gravità, vi facciamo questo esempio: un detrito spaziale viaggia all’incirca a 40 mila chilometri orari, e il suo impatto potrebbe essere simile all’esplosione di una bomba a mano. Vi immaginate se colpisse uno dei satelliti? Per parlare di questa situazione, abbiamo contattato Omar Gamberini, astronauta italiano che ha partecipato a numerose spedizioni spaziali: “E’ una cosa a cui in pochi pensano, ma dovremmo prestare più attenzione a questo problema. Pensate che secondo le stime sono circa 750 mila i detriti più grandi di 1 centimetro”.

Per ovviare al problema dei rifiuti, tutte le organizzazioni e i personaggi di spicco per quanto riguarda lo spazio stanno cercando una soluzione, nonostante ci siano già state le prime collisioni con i detriti. L’inconveniente è che tutti questi frammenti possano andare in orbita e creare ancora più fastidio, ed è per questo che sono stati contattati molti scienziati per riuscire a trovare un metodo. “Non è come sul nostro pianeta, dove il problema dell’immondizia viene tenuto a bada da varie figure, come gli spazzini, che vengono e puliscono tutto. Nello spazio la situazione è un pò più complicata, e certamente non si può andare in giro con la scopa e la paletta. Speriamo che i vari ingegneri, scienziati e gli operatori spaziali riescano a trovare una soluzione nel breve termine” dichiara Omar Gamberini.

Qualcosa riguardo i rifiuti spaziali si è già mosso, visto che si è iniziato a parlare di metodi per evitare detriti, nuovi concetti per una rimozione attiva dei rifiuti e un potenziamento di telecomunicazioni grazie ai vari satelliti. “Ci sono diverse istituzioni che sulla questione hanno iniziato a muovere i primi passi, ma è ancora poco. Andare nello spazio è già pericoloso, e se noi ci complichiamo la vita da soli diventa un grande problema. Speriamo che i vari Paesi riescano ad unire le forze e trovare un rimedio”, afferma l’astronauta Omar Gamberini.

La gravità della questione dei rifiuti nello spazio aumenta quotidianamente, e la speranza di tutti è che le istituzioni riescano finalmente a definire un piano d’azione, quanto meno per diminuire la presenza di detriti che sono un pericolo per tutti gli astronauti.