QUARTO CICLO RIPENSIAMOCI
PRIMA PARTE - LE GUERRE, LA PACE
RIPENSIAMOCI
Terzo ciclo - UNO CHE CONOSCEVO
22 marzo 2018
SPETTACOLO TEATRALE DI E CON CORRADO ACCORDINO
Secondo ciclo - VERITA' E POST VERITA' NEL WEB
1 marzo 2018
W.W.W. = LA RAGNATELA ESTESA A TUTTO IL MONDO: UN'ENORME POTENZA COMUNICATIVA A DISPOSIZIONE DELL'UOMO, CHE CAMBIA UN'EPOCA E CREA INUSITATE NEFANDEZZE E NUOVE DIPENDENZE.
FAUSTO COLOMBO, PROFESSORE DI TEORIA E TECNICHE DEI MEDIA ALL'UNIVERSITA' CATTOLICA DI MILANO
Secondo ciclo - LA VERTA' NELLA FOTOGRAFIA
1 febbraio 2018
MASSIMO VANZI NE PARLA CON ROBERTA VALTORTA, STORICA E CRITICA DELLA FOTOGRAFIA (VEDI)
Reportage:
Dalla camera oscura al digitale. La "vera" storia della fotografia - Marco Galvani su Il Giorno del 30 gennaio 2018
Secondo ciclo - GIORNALI, SPETTACOLO E SATIRA: SALE DELLA DEMOCRAZIA O SPETTACOLO MEDIATICO?
11 gennaio 2018
Antonio Cornacchia intervista ALTAN ed ELIO DE CAPITANI
Primo ciclo - TRUTH, IL PREZZO DELLA VERITA'
21 novembre 2017
Un caso di studio: rischi e benemerenze del giornalismo d'inchiesta.
Proiezione del film "TRUTH IL PREZZO DELLA VERITA'" con Robert Redford e Kate Blankett
a cura di Anteo Spazio Cinema.
Reportage: Alla ricerca della verità' - Il ruolo del cinema d'inchiesta - G.C. su Vorrei del 23 novembre 2017
Primo ciclo - SPLENDORI E CADUTE DELL'INFORMAZIONE
9 novembre 2017
L'informazione e la comunicazione: realtà, suggestioni, bugie, eroismi, manipolazioni nella carta stampata e nella televisione.
MONICA GUZZI ne parla con FERRUCCIO DE BORTOLI (VEDI)
Introduzione - SULLA VERITA'
26 ottobre 2017
Preparando il progetto di Ripensiamoci ci siamo accorti della necessità di far anteporre ai cicli sulla verità e sulla menzogna un'introduzione sul tema di fondo della possibile verità.
Cosa ci ha lasciato il lungo e secolare dibattito sulla possibilità del pensiero umano di conoscere il reale? Che significa oggi la (o le) verità?
E' il nostro un tempo di sonno della ragione?
La verità nei tribunali di Giustizia e sulla stampa.
E' di questo che ci hanno parlato il 26 ottobre (in una mitica serata) il Filosofo Carlo Sini, e Gherado Colombo - nella sua duplice veste di responsabile editoriale, Presidente del Collegio di vigilanza del Sole 24 ore, già membro del Cda della RAI e di magistrato di importante esperienza (VEDI).
Il trailer della serata
Come è nato il progetto
Il progetto Ripensiamoci ha avuto una lunga fase di gestazione e ora vede la luce grazie soprattutto all'impegno e alla capacità del nostro socio, Massimo Accarisi, che ringraziamo di cuore. Qui sotto le riflessioni che hanno dato origine al programma
"Ri pensiamoci" - Cos'è?
Tre cicli d'incontri, conferenze, film, spettacoli orientati a sollecitare una riflessione sulla forza della ragione nell'epoca della comunicazione globale.
Promossa dall'Associazione Culturale Novaluna in collaborazione con il Circolo Fotografico, Capitol Spazio Cinema, Binario 7 e Il Giorno, è una sorta di discreto invito ad una riflessione comune alla ricerca di nuove analisi sui grandi mutamenti di cui siamo protagonisti (più o meno felici).
E' forse tempo di usare nuove categorie di pensiero, di rivisitare parole chiave, di RIPENSARE significati diversi rispetto ad improbabili contenuti veicolati, a volte, dai mezzi di comunicazione di massa.
"Ri pensiamoci" - Perché?
E' sempre più diffuso nella vita sociale una sorta di malessere legato al modo con cui comunichiamo e ai comportamenti conseguenti e indotti dallo straordinario sviluppo dei mezzi di comunicazione, così efficienti e così invasivi.
Al crescere di quelli che potremo chiamare "i disagi della comunicazione" si diffonde sempre più estesamente il desiderio di avere luoghi e momenti in cui si possa RIPENSARE, cioè ricercare la verità delle cose, chiamarle con il loro vero nome, interpretarle con più adeguate categorie di pensiero.
Noi vorremmo che Novaluna fosse percepita come uno dei luoghi in cui poter ragionare insieme con libertà e spirito critico e come un'occasione per fare esperienza della funzione della cultura e della riflessione per la qualità della nostra vita.
"Ri pensiamoci" - Come?
Attraverso tre cicli, distribuiti dall'autunno 2017 al 2019 e una introduzione ci avvicineremo a una lettura delle grandi trasformazioni dell'epoca corrente.
Come e dove vengono gestite le informazioni sarà l'argomento del primo ciclo dedicato agli Splendori e cadute dell'informazione.
Il primo ciclo verrà aperto il 9 novembre da Monica Guzzi con Ferruccio De Bortoli.
Poi incontreremo il giornalismo coerente nel film Truth con Robert Redford, la satira con Francesco Tullio Altan, la fotografia con Roberta Valtorta, la rete Web con Fausto Colombo, uno spettacolo teatrale di Corrado Accordino ambientato in una redazione di giornale.
La chiusura del ciclo è dedicata a Menzogna e verità nella storia dell'Arte, con Flavio Caroli e Salvatore Carrubba.
Il secondo ciclo è tutto incentrato su nuove analisi e differenti chiavi di lettura per alcuni fenomeni della nostra contemporaneità.
Il titolo già ne anticipa i contenuti:
Pensare in modo diverso l'identità Europea , la crisi degli Stati Nazionali, la Grande Migrazione e il Futuro del Lavoro.
Si parlerà di fuga dall'Europa, della sfida dei nuovi clan all'ordine mondiale, della Grande Migrazione, vista un po' più da vicino, e di cosa sarà il lavoro al tempo dei robot.
Con il titolo Siamo sempre più connessi in rete, ma migliora la comunicazione? il terzo ciclo indagherà sui riflessi quotidiani e familiari dell'uso dei moderni mezzi di comunicazione.
Si affronteranno così i temi di internet e crescita educativa di bambini e ragazzi, della buona e della cattiva scuola, delle tensioni e solitudini delle famiglie in un difficile contesto sociale.
"Ri pensiamoci" - Due suggestioni
Ci sono due spunti che hanno aiutato l'avvio della nostra riflessione.
Il primo è un'acquaforte e acquatinta del 1797 di Francisco Goya, facente parte de Los caprichos (I capricci), una serie di ottanta opere che ritraggono - in chiave allegorica - vizi e miserie umane, ma anche soggetti fantastici o grotteschi.
La raccolta è assai meno nota del titolo di un suo foglio:
"Il sonno della ragione genera mostri".
Ancora Goya specifica che "La fantasia priva della ragione genera impossibili mostri: unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie.”
Un monito e un auspicio per ridare forza alla ragione nell'epoca della caotica arena della comunicazione globale.
Un secondo spunto ci è venuto da una nuova Biblioteca danese. Nel quadro delle iniziative per celebrare nel 2017 Aarhus, seconda città della Danimarca e Capitale Europea della Cultura, è stata aperta nel 2015 DOKK1, una "meta biblioteca" pensata come il luogo della città dove si integra informazione, conoscenza, capacità di dialogo tra cittadini.
E' una nuova architettura posta nel luogo storico del commercio, il porto.
La sua parola chiave è Ripensiamoci...come a dire: riconsideriamo tutto ciò che abbiamo, la cultura del passato, nei documenti e libri, e vediamo di darvi nuova vita nel presente con le continue occasioni di confronto tra i cittadini e l'uso saggio della comunicazione digitale.
In attesa di avere anche a Monza una biblioteca così, cominciamo a costruire dialogo nella città.