Mafia S.p.A.: potere economico e potere criminale

Pietro Luigi Di Crescenzo, Alessandro Orlandi e Carlo Ghiringhelli (4^E)

Visione generale e nozioni base

Per questo studio sono stati presi in esame sette Stati appartenenti all’UE ed è stato analizzato il sistema di guadagno e riciclaggio di denaro sporco ad opera di organizzazioni criminali, che in Italia prendono il nome di mafie.

Aree di influenza della malavita

Tra i territori piú “inquinati” abbiamo sicuramente il sud Italia, per poi salire al nord, in Lombardia, la quale viene usata dai boss come territorio di riciclaggio.

Come possiamo vedere dall’immagine, anche se l’idea comune è che il fenomeno mafioso sia limitato al meridione d’Italia possiamo chiaramente notare che le attività criminali sono radicate anche nelle regioni del nord. La mafia più attiva è sicuramente l’ndrangheta, che detiene il quasi assoluto monopolio riguardante il mercato della droga; poi abbiamo camorra e Cosa nostra, che si occupano rispettivamente di contraffazione, riciclaggio di denaro, appalti ed edilizia.

Metodi tradizionali di guadagno

La mafia nasce nella prima metá dell’Ottocento con l’abolizione del sistema feudale in Sicilia.

Persone del ceto medio chiamate "gabellotti" si misero al servizio dei proprietari terrieri offrendo servizi di protezione dal brigantaggio e procurando loro manodopera a bassissimo costo, da sfruttare. I gabellotti diedero ai proprietari terrieri quello che lo Stato non assicurava: infatti a seguito della nascita dell’Italia i rami governativi e di sicurezza non arrivavano in Sicilia quindi a causa di ciò gli abitanti si videro costretti a proteggersi con le proprie forze dal fenomeno del brigantaggio.

Successivamente cercano di ottenere il monopolio dei terreni in modo da poter chiedere, estorcere, ingenti somme di denaro in cambio di permettere ai contadini di continuare a coltivarla.

Infine dall’unione di gabellotti, i mercenari che assoldarono per proteggere i loro signori dal brigantaggio e la presa di controllo di molte bande di briganti nasce la criminalitá organizzata che conosciamo anche oggi col nome di mafia.

Nel dopoguerra, negli anni '50 la mafia si occupa soprattutto del controllo dei latifondi, dei pascoli e nei territori aridi come la Sicilia anche il controllo del razionamento dell’acqua. Nel periodo successivo, tra gli anni ’60 ’70 del Novecento la mafia acquista sempre piú potere buttandosi nel settore edilizio e facendo iniziare la stagione dei sequestri.

Stagione dei sequestri

Luciano Leggio, componente della famiglia dei Corleonesi, è colui che organizza una rete di sequestri al nord per ottenere denaro.

La scelta di delocalizzare al nord i sequestri - spiega Buscetta, collaboratore di giustizia - ha l'obiettivo di non andare a colpire le famiglie con cui facevano affari in Sicilia.

I due sequestri più importanti riguardarono Torielli e Luigi Rossi di Montelera.

Dopo questo periodo di sequestri i mafiosi si rendono conto che non è la via più efficiente per guadagnare, il motivo è dovuto al fatto che i riscatti impiegano molto tempo per essere riscossi.

Per questo motivo e grazie ai soldi ricavati dai sequestri, insieme alle organizzazioni criminali americane la mafia italiana si butterà nel mercato della droga come principale fonte di guadagno.

Mercato della droga

Dagli anni ’70 fino agli anni ’90 la droga sarà la principale fonte di guadagno e di investimento per la mafia.

Questo fenomeno sarà impattante non solo sul territorio italiano ma si diffonderà globalmente.

Questo perché importavano la materia prima da Stati del sud-est asiatico.

Inoltre molti tecnici della droga marsigliesi verranno in Sicilia per insegnare alle cosche mafiose come raffinare principalmente l’eroina, partendo dalle materie prime in loro possesso.

In seguito a queste visite nasceranno i primi laboratori palermitani che saranno principali fornitori per la mafia americana.

Le famiglie italiane spedivano l’eroina in America attraverso le tipiche valigie che usavano gli immigrati italiani, sempre attraverso quelle valige venivano restituiti i guadagni provenienti dalla vendita della droga.

Metodi moderni di guadagno

Leggendo stime e dati stipulati in anni di duri controlli e sequestri emerge il preoccupante dato di un giro d’affari in mano ai mafiosi per un valore totale di 16 miliardi l’anno, tutti derivati principalmente dal mercato della droga, di cui la mafia calabrese ‘ndrangheta ne è sovrana. Purtroppo le azioni criminali non si limitano al mercato della droga in quanto grazie ad estorsioni, usura, sfruttamento della prostituzione, traffico d’armi e gioco d’azzardo il giro di soldi arriva ad un totale di 29.5 miliardi.

Metodi per riciclare il denaro sporco

Con l’inizio del XXI secolo si sviluppa la così definita mafia degli affari cioè il reinvestimento dei soldi ottenuti in maniera illecita in attività legali.

Con l’avvento della tecnologia inoltre è diventato molto piú complicato tracciare gli spostamenti di denaro effettuati dai mafiosi, richiedendo mesi o addirittura anni per rintracciare una singola transazione.

Le organizzazioni criminali prediligono reinvestire in:

  • Beni di lusso (auto, barche, gioielli)

  • Settore immobiliare

  • Settori tradizionali: alberghiero (bar e ristoranti)

  • Appalti, edilizia

  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio

  • Trasporti

Mafia ed emergenza Covid

Sono ormai tre anni che dobbiamo fronteggiare la pandemia di Covid, che ha portato inevitabilmente conseguenze pesanti in tutto il mondo. Infatti, in aggiunta agli oltre 150 000 morti solo in italia e le oltre 6 milioni di morti nel mondo, si stanno moltiplicando sempre piú i livelli di povertà.

Soprattutto nelle grandi città  a sfruttare questa situazione delicata sono i clan mafiosi.

Vediamo ora come le famiglie mafiose si sono organizzate per sfruttare al meglio la situazione.

L’urgenza di portare del cibo sulle tavole e di riuscire a guadagnare il minimo indispensabile sono opportunità ghiotte per i mafiosi, i quali sono pronti a offrire un supporto immediato, con la consegna di beni essenziali, e dilazionato nel tempo, con concessioni di denaro.