Dedicato a chi crede di saper fare un trasformatore di uscita
Dedicato a chi crede di saper fare un trasformatore di uscita
Ciao In alto come da foto coppia trasformatori Custom Made in INDONESIA!! Si noti cortesemente la semplicità e la robustezza sia dei contatti di collegamento sia le staffe a L di collegamento al telaio dell'amplificatore senza scrivere stupidaggini del tipo; stringere di più i dadi per ottenere più induttanza, ecco questo è un'altro esempio di come (i veri professionisti!!) non stringono proprio nulla, infatti è una loro caratteristica (sarà che in ASIA sono più onesti!!) fare le cose robuste senza sprecare materiale, se poi qualcuno avrebbe visto un frame ovvero telaio montato sui tali trasformatori quindi con la possibilità di poter pressare il trasformatore sui quattro lati e da ogni faccia del trasformatore, sicuramente la prima affermazione da parte di Kappanubis sarebbe stata ;costoro hanno stretto i dadi a 150ATM fino ad arrivare a deformare le "molecole" del lamierino, per ottenere più induttanza, in quanto nella testa di "Kappanubis" ruotano antichi manicomi a pressione !! In questo caso invece, non viene bene denigrare i tali trasformatori perchè privi di telaio anti- pressa!! Understood!? , niente fronzoli tutto succo e affidabilità!! rimangono sempre e comunque due trasformatori di uscita e quindi non evocano CONAN IL BARBARO!!
Un trasformatore di uscita come tutti i trasformatori è una macchina statica, inutile affermare il contrario, come tale ha dei grossi limiti anche se ci sono persone che cercano di migliorarne le caratteristiche, purtroppo visto il limite intrinseco dello stesso ci si ritrova ad una sorta del gioco del cane che si morde la coda, quindi i risultati saranno legati a quella funzione con i compromessi di indotto e non a qualcosa di magico come molti fanno credere!! Le affermazioni di certi a riguardo delle proprie realizzazioni di trasformatori di uscita audio, sia push pull che single ended in molti casi servono solo per pubblicizzare il proprio prodotto, facendo quasi capire che il tale proprio trasformatore non è più un trasformatore ma un pezzo di ferro alieno dotato di chissà quali poteri magici!! Quello che fa più ridere è che molti nominano i grandi trasformatorai dei tempi andati, quasi come se questi siano stati la soluzione a tutti i mali a riguardo dei trasformatori di uscita valvolari, gli Williamson (per esempio) con i loro rinomati trasformatori, Parmeko, auto oscillavano sulle onde medie!! Insomma capisco la passione ma non ne capisco la tanta spensieratezza nel rappresentare anacronisticamente, un pezzo di ferro e del rame avvolto!! Comunque personalmente non ho mai visto un trasformatore audio valvolare comportarsi diversamente da quello che è ovvero; macchina di trasformazione e adatttamento, con; basso fattore di smorzamento, anzi quasi nulla, sfasamento del segnale, rotazioni di fase, etc... Premetto che non sono interessato a dibattiti inutili, quindi chi sa di essere un buon progettista di trasformatori di uscita faccia pure , personalmente continuo a pensare che un zoppo rimarra zoppo e quindi inutile aspettare dei miracoli per strada!! un trasformatore di uscita con un grosso nucleo comporta un numero di spire alto anche se poco intercalato tra primario e secondario, quindi le capacità parassita tra spire giocheranno il loro ruolo in alta frequenza attenuando così le frequenze alte, mentre che un numero di spire superiore, sarà un aiuto maggiore in basso cioè da 50Hz in giù visto che entrerà in gioco il nucleo aumentando appunto l'induttanza!! Ma questo comporta comunque problemi in quanto in base ad un superiore numero di spire, aumenterà la resistenza CC degli avvolgimenti !! In molti casi uno sbilanciamento sui rami del Push Pull del trasformatore anche se piccolo è da considerare anche se vero è che conta l'induttanza in alternata e non il valore Ohmico CC, invece in un trasformatore di uscita single ended abbiamo il problema del'air Gap e del segnale che si richiude ad anello corrente di alimentazione compresa, quindi ne risultano due problemi possibile magnetizzazione de nucleo causa passaggio corrente permanente con conseguente saturazione in tutti i casi ripeto e riscrivo che un trasformatore audio è una macchina statica e tutto quello che succede durante il suo utilizzo è causato dalle riflessioni dei disadattamenti interni causati tra circuito anodico valvola e trasformatore senza metterci anche il catodo di mezzo, quindi disadattamenti sia di impedenza che di carico CC, in quanto durante il suo funzionamento sia un trasformatore Push Pull che Single Ended i due tipi di trasformatore di uscita si comportano comunque e sempre, come perfette macchine statiche, facendo vedere alla valvola farfalle e farfalline , cioè facendo vedere alla valvola ad esso collegata impedenze diverse da quelle di progetto, infatti quello che comanda nel caso di un push pull è il giochetto impedenza anodo anodo, che dalla valvola ad esso collegata, può essere visto anche ad un quarto del carico reale durante il funzionamento, se poi si collegano più tubi in parallelo allora i calcoli bisogna farseli meno elementari, ovviamente utilizzando trasformatori realizzati a ok per la bisogna!! Il Single Ended invece è martoriato dal continuo scorrere della corrente all'interno dell'avvolgimento primario, in quanto trattandosi di un classe A la corrente vi scorre per l'intero ciclo del segnale in ingresso quindi dotato di air Gap ovvero distanziatore che non richiude ad anello il nucleo, con conseguenza ben nota; nucleo di dimensioni maggiori ad un push pull per ottenere la stessa potenza, infatti non ho mai capito la classe A Single Ended a cosa serva se esiste il Push Pull classe A !! insomma il trasformatore di uscita, rimane sempre un pezzo di ferro poco lineare ricoperto di spire di rame con troppi compromessi tutti da giocare stratificando con molta attenzione, interponendo fogline di isolamento tra il primario e secondario, in base alle varie intercalate, ed è qui che molti si sentono forti, personalmente credo che codesti trasformatorai siano tutti bravissimi ma il suono che ne scaturisce da questi trasformatori non può certo dirsi un qualcosa di eclatante, forse accettabile, ecco che allora ognuno si vanta il suo prodotto aggredendo a volte chi prova a fare affermazioni contrarie fino ad arrivare addirittura ad arrogare inutilmente cercando di dimostrare che il suo trasformatore di uscita lo si deve provare a tutti i costi, magari acquistandolo per forza, al punto che uno in casa si potrebbe ritrovare tanti di questi trasformatori da non sapere cosa farsene, magari dopo averne provato tanti e quindi tante delusioni!! Il compromesso dell'adattamento da alta a bassa impedenza comporta perdite di inserzione, abbastanza significanti, tali compromessi sono accettati solo per passione, per curiosità per amore di una tecnologia andata, ma certo non si può pretendere che un trasformatore audio di uscita, alleggerisca il carico e quindi aggiungendo o sottraendo qualcosa, come molti credono (in una macchina statica si cercano aggiuntivi da parte della stessa!?) scomparendo quindi dalla sezione circuitale finale!! A buon intenditore poche parole!! Chiaramente a qualcuno, leggendo verrà da dire che sono un diffamatore a gratis, perchè non sono capace di scrivere il contrario di ciò che i vari Kappanubis scrivono o ciarlano nei confronti di una macchina statica come quella che è il trasformatore sia di alimentazione che di uscita audio, o non è forse vero che i libri appositi dichiarano il trasformatore una macchina statica!? Purtroppo il dottor Kappanubis non è d'accordo, come tutti i Kappanubis che attaccano il mio sito solo perchè dico la verità in faccia a tutti!! Bene, adesso dopo aver scritto quello che so a riguardo dei trasformatori di uscita, mi si provi il contrario e sia dimostrato e reso pubblico, come fa un trasformatore a generare qualcosa, come convinzione di molti che parlano di armoniche generate dal trasformatore e correnti di rete distorte generate dalla distorsione aggiunta dal trasformatore sotto test, invece non è che per caso il risultato di tali misure è legato al fatto che i disattamenti interni del trasformatore stesso siano i responsabili di tali responsi ovvero misure che invece vengono viste come un aggiuntivo da parte del trasformatore stesso? Cosa aggiunge una macchina statica? Armoniche? Distorsione? se poi gli stessi "malandrini" misuratori di turno trovano anche trasformatori che non creano distorsioni alla sinusoide della corrente di rete, siamo d'accordo o no che il primo ti fa vedere una corrente di rete distorta a causa di un cattivo avvolgimento e perdita di flusso, quindi riflessioni e disadattaamento interno al trasformatore in questione, mentre che il secondo trasformatore più ben realizzato stranamente non aggiunge nulla da parte sua e quindi apre i cancelli della fisica e lascia passare "madame sinus" con tutta la sua maestosità!! Ma fattemi il favoreee!! In questo caso, Stiamo parlando di una frequenza di 50Hz, immaginatevi invece cosa non dovrebbe aggiungere un trasformatore di uscita audio visto e considerato che all'interno di tale avvolgimento circolano correnti BF, dinamiche, spiegatemi cosa succede al suo interno durante il funzionamento, considerando che ferro e rame sono li fermi avvolti molto strettamente tra loro i quanto il compito statico è quello di adattare/trasferire correnti BF dinamiche o NO!? Vi risulta? Oppure fate una cosa; Reinventatevi l'elettrotecnica e la fisica, magari ci riuscite!! Grazie!!