DISCARICA
DEFINIZIONE.
La DISCARICA è un impianto di smaltimento di rifiuti dove può portare i rifiuti solo la SOCIETÀ DEI RIFIUTI e dove vengono depositati e ricoperti da strati di terra gli strati di rifiuti compattati in modo non differenziato i RIFIUTI SOLIDI URBANI cioè: quelli della frazione INDIFFERENZIATA prodotti dal CIRCUITO DOMESTICO ed i RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ASSIMILIABILI AI RIFIUTI URBANI prodotti dal CIRCUITO NON DOMESTICO.
STRUTTURA, CARATTERISTICHE ED ALTRE INFORMAZIONI.
La normativa italiana prevede tre diverse tipologie di discarica:
- DISCARICA PER RIFIUTI INERTI;
- DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI (RSU: RIFIUTI SOLIDI URBANI, oggi frazione chiamata con il nome di: SECCO RESIDUO o INDIFFERENZIATO);
- DISCARICA PER RIFIUTI PERICOLOSI (ceneri e scarti degli inceneritori).
L'UE indica che: l'uso delle discariche per il rifiuto INDIFFERENZIATO deve essere assolutamente evitato e stabilito con la direttiva 99/31/CE che in discarica debbano finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili, quindi dando priorità al recupero ed inoltre la direttiva prevede il compostaggio ed il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei rifiuti.
I residui di molti rifiuti, soprattutto di RIFIUTI SOLIDI URBANI ORGANICI restano attivi per oltre 30 anni e attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica producono molti liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere, visto che i tempi di degradabilità di molti materiali non differenziati solitamente conferiti in discarica ad esempio: plastica, vetro, rifiuti pericolosi, ecc…, sono molto lunghi, tracce di queste sostanze potranno essere presenti fino a 1000 anni dopo la chiusura della discarica stessa: ecco perché è importante differenziarli.
Dall'aspetto dell'emissione in atmosfera di gas responsabili dei cambiamenti climatici, le discariche risultano nocive se il rifiuto non viene preventivamente differenziato come spesso capita), infatti è scientificamente provato che i rifiuti in discarica causano emissioni ad alto contenuto di CH4 METANO e CO2 ANIDRIDE CARBONICA: due gas serra (gas presenti nell'atmosfera capaci di catturare una parte importante dei raggi infrarossi riflessi dal sole sulla Terra e di immagazzinarli riscaldando l'aria) molto attivi; una moderna discarica deve quindi assicurare la presenza di sistemi di captazione di tali gas, in particolare il metano, che può essere usato anziché disperso in atmosfera).
Le emissioni di gas possono essere ridotte o eliminate mediante tecniche costruttive specifiche e con il pretrattamento dei rifiuti: in particolare la raccolta differenziata della FRAZIONE UMIDA e di tutto quanto è riciclabile.
Una discarica moderna e controllata deve essere realizzata secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal suolo ed in grado di riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generare energia.
Anche se la DISCARICA è progettata e costruita correttamente, i rifiuti devono rimanere sotto osservazione per almeno 30 anni dopo la sua chiusura e intanto l'area è utilizzabile per altri scopi, generalmente nel terreno in superficie vengono piantati gli alberi.
La progettazione di una DISCARICA ed anche la sua gestione, infatti ogni discarica viene progettata per accogliere determinati rifiuti (INERTI, NON PERICOLOSI E PERICOLOSI) e quindi dovrà accogliere solo quel tipo di rifiuti; inoltre ogni discarica viene progettata per accogliere una determinata quantità di rifiuti e quindi ha una vita limitata che non può essere allungata all'infinito.
Una discarica ben gestita non produce molto inquinamento, anche se ci sono inconvenienti come: l’imbruttimento del paesaggio almeno finché non viene chiusa e coperta con alberi) e la necessità di sorvegliare l'area per un certo periodo dopo la cessazione dell'attività.
Purtroppo, specialmente in Italia, esistono numerose discariche abusive inquinanti e pericolose, non controllate, spesso connesse con attività criminali che gestiscono il lucroso traffico illegale dei rifiuti.
Una moderna DISCARICA controllata, in generale prevede questo:
- gestione e controllo del biogas:
il biogas è il prodotto finale della degradazione microbica della materia organica in assenza d'aria (anaerobica) che si verifica all'interno di una discarica; il processo di degradazione si svolge in diverse fasi, durante le quali la sostanza organica viene prima ridotta in parti minori e successivamente trasformata in biogas: un gas composto in prevalenza da metano ed anidride carbonica; il biogas è una fonte di energia pulita e rinnovabile; una corretta gestione prevede analisi settimanali sulla qualità del biogas ed analisi semestrali sulle emissioni dei motori collegati ai gruppi elettrogeni;
- estrazione del biogas:
l'estrazione del biogas (captazione) avviene mediante pozzi verticali posizionati nel corpo della discarica e collegati mediante una rete di tubi ad un sistema di aspirazione;
mediante gli aspiratori giacenti sulla piattaforma di aspirazione, il biogas viene captato dai pozzi verticali ed inviato ad una centrale di cogenerazione, quindi diretto a motori in grado di azionare gruppi elettrogeni;
- estrazione, gestione e controllo del percolato:
il percolato: un liquido che si genera in seguito a processi di lisciviazione (estrazione solido-liquido consistente nella separazione di uno o più componenti da una massa solida tramite un solvente) e fermentazione (decomposizione) all'interno di una discarica, viene estratto da pozzi di captazione attraverso pompe ad immersione poste all'interno dei pozzi; una corretta gestione prevede il controllo mensile del percolato estratto; una volta estratto, il percolato viene raccolto in cisterne di stoccaggio e subito dopo inviato negli impianti autorizzati al suo smaltimento;
- monitoraggio acque di falda:
in una moderna discarica a protezione delle falde acquifere è previsto un sistema di monitoraggio costituito da pozzi piezometrici posti lungo il perimetro della discarica;
- biofiltro:
il biofiltro è una specie di filtro di grandi dimensioni riempito di compost e corteccia vegetale, utilizzato per il trattamento delle emissioni gassose provenienti dagli impianti di selezione e principalmente dagli impianti di biossidazione, cioè negli impianti di trattamento del rifiuto ORGANICO.