Enea

Cervello: risparmio o uccido Turno?

I suoi pensieri sono in ostaggio del cuore, Enea é diviso tra il senso di pietà verso Turno supplicante e il sentimento di giusta vendetta verso l'amico Pallante.

Occhi: come vede il mondo Enea?

Enea lo vede attraverso gli occhi di un guerriero leale e coraggioso; Enea è l’incarnazione dell’eroe romano e vive secondo le virtù della lealtà, della clemenza e della giustizia. Nel momento in cui Turno si trova a terra, disarmato ed impaurito, Enea lo guarda con compassione, salvo poi, essere invaso dal sentimento di vendetta (quando con i suoi occhi vede il balteo dell’amico Pallante addosso a Turno).

Bocca: 

‘Tune hinc spoliis indute meorum eripiare mihi? Pallas te hoc vulnere, Pallas immolat et poenam scelerato ex sanguine sumit.’ 

Forse tu, vestito delle spoglie dei miei mi verresti sottratto? Pallante con questa ferita, Pallante ti immola e prende vendetta dal tuo sangue maledetto. 

Questa citazione memorabile di Enea è fondamentale per comprendere l’ultimo episodio dell’Eneide: Enea nonostante sia dominato della pietas nei confronti del nemico, una volta visto il balteo di Pallante sopraffatto dal sentimento di vendetta, infuriato chiede all’avversario se davvero pensa di riuscire a sfuggirgli dopo aver provocato tanto dolore, e poi gli infligge un colpo mortale al petto. Proprio in quest’ultimo passo entra nuovamente in gioco il fato: la vendetta non poteva essere evitata. 

Spalle: 

Il fato ha un’importanza centrale: il destino dell'eroe è già scritto ed è ineluttabile. Enea si trova alla guida un popolo e ha la responsabilità di un condottiero, che fonderà la città di Roma.

Cuore: 

Pietas intesa in maniera molto più complessa di come la intendiamo noi: è rispetto e devozione nei confronti degli dei, della famiglia, ma anche nei confronti degli uomini (compresi i nemici); Enea è  un eroe passionale: ama Lavinia (contesa con Turno),  si infuria quando vede il balteo che gli ricorda il profondo dolore provato per l’uccisione di un giovane amico.

Mano destra: che cosa lo mantiene in piedi?

Enea è un uomo diligente e rispettoso nei confronti delle divinità, infatti per volere del fato riesce a superare tutti gli ostacoli e fatiche, a fondare la città di Roma. 

Mano sinistra: che cosa gli manca?

Ad Enea manca moltissimo Pallante, l'amico vinto e disonorato. Tutto il dolore che gli ha causato questa perdita viene lasciato alle spalle nel momento in cui Enea trafigge il petto del nemico Turno. 

Tallone d’Achille: la “pietas” è una debolezza?”

Questo sentimento condiziona Enea in diversi episodi: Turno morente provoca compassione, riuscendo quasi per un momento a convincere Enea a risparmiarlo e chiedendo almeno che il suo corpo sia riconsegnato al padre (facendo leva sull'amore/pietas che anche Enea provava  per suo padre Anchise). 

Radici: 

Enea nacque dall’unione tra Anchise e Afrodite. Quest’ultima sotto incantesimo da parte di Zeus si innamorò di un uomo mortale, dando così vita ad un semi-dio.

Strada - linea della vita: 

Enea all’interno della sua vita vive numerosi momenti significativi: 

pagina curata da Marco Murgia