Enea

CERVELLO: Quali pensieri gli girano per la testa?

Enea è consapevole del fatto che il viaggio, da lui compiuto al fine di fondare la città di Roma, avvenga per volere degli dei e non per sua volontà. Il suo desiderio sarebbe quello di ricostruire la città di Troia, ma gli ordini divini indirizzano il suo destino in Italia. L'eroe sente il peso della missione e soffre i sacrifici che essa comporta.


OCCHI: Come vede il mondo?

Enea vede le cose sotto il filtro della pietas. Conosce il carattere fatale della sua impresa e lo rispetta, nonostante questo implichi la sopportazione di molte fatiche.


SPALLE: Quali pesi porta?

Enea deve portare sulle sue spalle, oltre al padre Anchise, un altro notevole peso, una grande responsabilità: quella di guidare l'intera stirpe troiana. 


CUORE: Cosa ha a cuore?

Ad Enea sono cari il padre Anchise, che porterà sulle spalle fino alla sua morte, il figlio Ascanio, che l'eroe tiene per mano, la città di Troia e i Troiani, ma anche il volere divino.


MANO DESTRA: Cosa lo sostiene?

Benché Enea debba affrontare tanti sacrifici e tanta sofferenza, le Parche hanno già deciso il suo destino: dal sangue troiano sarebbe nata una stirpe che avrebbe abbattuto le rocche di Cartagine e avrebbe distrutto la Libia.


MANO SINISTRA: Cosa gli manca?

L'eroe subisce, poco prima di fuggire da Troia, la perdita della moglie Creusa.


TALLONE D'ACHILLE: 

Al viaggio di Enea si contrappone Giunone, ancora rancorosa nei confronti dei Troiani per via del giudizio di Paride e per gli onori di Ganimede.


STRADA: Quali eventi significativi ha vissuto?

Enea viene da una guerra nella quale ha visto la sua città cadere, il re Priamo morire ucciso e sua moglie Creusa scomparire.


RADICI: Da cosa e chi è stato formato? Quali sono le sue radici?

Enea è un principe dardano, figlio di Anchise e della dea Venere. 


Pagina curata da Federico Curioni